Universoscuola
Il tema degli stipendi per i docenti riguarda anche i coordinatori di classe e i supplenti Covid, fra retribuzioni inadeguate e ritardi nei pagamenti. Qual è la situazione? it-IT Editoriale 2023-06-28T10:11:56+02:00
Docenti

Coordinatori di classe e supplenti Covid: retribuzioni inadeguate o in ritardo

Il tema degli stipendi per i docenti riguarda anche i coordinatori di classe e i supplenti Covid, fra retribuzioni inadeguate e ritardi nei pagamenti. Qual è la situazione?

Redazione Universo Scuola
  • Share
  • Facebook
  • Whatsapp
  • Twitter
  • Telegram
  • Linkedin

La questione delle retribuzioni per gli insegnanti è da sempre un tema caldissimo. Infatti, al netto di un lavoro che va sempre oltre le ore passate in classe, gli stipendi sono fra i più bassi in Europa e in Italia, se consideriamo il medesimo titolo di studio.

A fronte delle promesse fatte in sede di Legge di Bilancio e di rinnovo contrattuale, gli aumenti - quando sono previsti - sono irrisori o poco più. È per questa ragione che non stupiscono:

  • le critiche di uno scrittore come Christian Raimo alle retribuzioni per il coordinatore di classe;
  • le lamentele e conseguenti pressioni dei sindacati per gli stipendi arretrati dei supplenti Covid.

Qual è a oggi la situazione?

Fra i 150 e i 200 euro lordi annui per il coordinamento: le parole di Raimo

A far comprendere quanto sia sentito il tema fra i docenti e non solo, sono bastate le brevi dichiarazioni di Christian Raimo. Sulla questione della retribuzione per chi svolge le funzioni di coordinatore di classe, infatti, lo scrittore ha detto che:
Il lavoro di coordinatore di classe è uno dei più gravosi, rognosi, importanti che esistono nel mondo della scuola. Viene pagato, quando viene pagato, tra i 150 e i 200 euro l'anno.
Quella del coordinatore di classe è una figura riconosciuta dall'art. 25 del D.Lgs. 165/2001, la cui istituzione non è tuttavia obbligatoria. Il Dirigente Scolastico può avvalersi di docenti selezionati e affidare loro specifici compiti, ma si tratta di mansioni facoltative che vanno retribuite.

Il problema è che l'ammontare della retribuzione aggiuntiva dipende dalle contrattazioni fra le Rappresentanze Sindacali Unitarie e il Consiglio d'Istituto di ciascuna scuola. La cifra denunciata da Raimo è corretta, in media, ma non corrisponde per nulla alle funzioni svolte dal docente che è anche coordinatore di classe:

  • stesura del piano didattico della classe;
  • punto di riferimento del consiglio di classe e interfaccia fra questo, la dirigenza scolastica e le famiglie;
  • coordina le attività del consiglio di classe, soprattutto nei riguardi delle situazioni specifiche di apprendimento degli alunni (DSA e BES);
  • compila la programmazione di classe.

Vista questa descrizione, appare come una magra consolazione che il Dirigente Scolastico non possa obbligare l'insegnante a diventare coordinatore. Sarebbe tuttavia necessario riconoscere il ruolo che la figura ha per l'organizzazione della classe, e non limitarsi a sfruttarne le funzioni.

Arretrati stipendi delle supplenze Covid: quando verranno pagati?

Altro nodo è quello delle supplenze Covid, di cui si è parlato molto in particolare per la proroga fino al 30 giugno che aveva escluso il personale ATA. Ma a far discutere sono anche gli stipendi arretrati, che i molti beneficiari aspettavano già dall'emissione ordinaria e da quella speciale di ottobre.

Il ritardo riguarda per lo più i contratti di supplenza attivati a maggio e giugno 2021, per l'anno scolastico 2020/2021. Inoltre, dal momento che molti supplenti Covid non vengono assunti per lunghi periodi, la brevità del contratto e la mancanza di stipendi spesso impone di rifiutare l'incarico.

Da questo punto di vista, finalmente qualcosa si è mosso. La somma di 288 milioni inserita nel Decreto Green Pass di Settembre è stata approvata dalla Corte dei Conti. Ciò vuol dire che gli stipendi arretrati potranno già essere liquidati nell'emissione speciale del 18 novembre, con accredito entro dieci giorni.

Il pagamento riguarderà anche tutti i contratti:

  • che sono stati autorizzati dalle segreterie scolastiche fra settembre e ottobre;
  • per i quali sono stati confermati i relativi fondi dalla Ragioneria Generale dello Stato.

Benché quindi ci siano delle novità, non cessa di stupire il modo in cui viene considerata l'intera classe degli insegnanti pubblici. In un caso, con retribuzioni per nulla adeguate ai compiti svolti e, nell'altro, con ritardi di mesi per il personale precario.

La speranza è che l'interesse della politica non sia, come spesso accade, forte nelle parole e carente nei fatti.

Articoli correlati:

Redazione Universo Scuola

Siamo un gruppo di appassionati ed esperti nel campo dell'istruzione e del copywriting, uniti dalla missione di fornire al personale scolastico informazioni, guide e approfondimenti di alta qualità. Il nostro obiettivo è diventare il punto di riferimento professionale per docenti, personale ATA e dirigenti, aiutandoli a crescere e a eccellere nel loro ruolo.

Condividi l'articolo
  • Share
  • Facebook
  • Whatsapp
  • Twitter
  • Telegram
  • Linkedin

Newsletter

Resta aggiornato

Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere aggiornamenti sulle notizie migliori nella tua email

Formazione e tirocinio

Cosa posso insegnare

Articoli più letti