Domenica 23 aprile è entrato in vigore il DL n. 44/2023 contenente "Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche".
Fra le diverse misure adottate dal Governo Meloni, ci sono anche sostanziali novità in merito ai docenti abilitati e specializzati sul sostegno all'estero. Facciamo il punto della situazione.
La polemica sulle specializzazioni all'estero e i dietrofront di Valditara
Sulla questione dei docenti abilitati all'estero, di cui la maggioranza è specializzata sul sostegno, il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha cambiato più volte linea. L'ordinanza sulle supplenze del 2022 aveva consentito agli interessati il solo inserimento con riserva, senza però permettere la stipula di un contratto fino al suo scioglimento. Al contrario, Valditara aveva dapprima aperto all'inserimento a pettine in GPS, idea poi tralasciata a favore di un inserimento in coda.
Sulla specializzazione conseguita all'estero si erano spaccati i sindacati, con il solo ANIEF a favore dell'inserimento a pettine. Diverse critiche erano però arrivate anche dalla politica.
Il nodo principale aveva riguardato il conferimento di incarichi a docenti specializzati sul sostegno in Paesi dove esistono ancora scuole speciali. Dove, insomma, l'inclusività degli studenti con disabilità non è una priorità dei rispettivi governi. Allo stesso tempo, ANIEF criticava i ritardi sulle tempistiche di verifica dei titoli, che interessano oltre 11 mila docenti, nonché la cronica mancanza di personale sul sostegno.
Docenti abilitati e specializzati all'estero: cosa prevede il nuovo decreto
Il decreto emanato dal Governo Meloni sulla Pubblica Amministrazione interviene, all'articolo 5, proprio su questa situazione. In particolare, è previsto l'inserimento dei docenti che hanno conseguito l'abilitazione o la specializzazione sul sostegno all'estero:
- nell'elenco aggiuntivo alla prima fascia GPS, per titolo conseguito e riconosciuto entro il 27 aprile 2023 alle ore 14;
- nell'elenco aggiuntivo alla prima fascia GPS, con riserva, per titolo conseguito entro il 27 aprile 2023 alle ore quattordici e con domanda di riconoscimento presentata entro lo stesso termine.
Inoltre, coloro che hanno conseguito il titolo entro il 31 maggio 2022 sono iscritti in prima fascia GPS a pieno titolo o con riserva. La discriminante riguarda sempre il riconoscimento del titolo, entro il 31 maggio 2022, o meno.
Inserimento GPS in coda e contratto a tempo determinato con clausola
A tale proposito, all'articolo 5 comma 14, il DL n. 44/2023 stabilisce che i docenti iscritti con riserva fino all'apposito riconoscimento del titolo:
"sottoscrivono i contratti a tempo determinato, con clausola risolutiva espressa, per il conferimento delle supplenze in subordine ai docenti inclusi a pieno titolo nella prima fascia o negli elenchi aggiuntivi delle graduatorie"In pratica, i docenti con abilitazione o specializzazione sul sostegno conseguita all'estero vengono inseriti in coda. Potranno sottoscrivere un contratto a tempo determinato, durante il quale possono verificarsi due casistiche:
- se il titolo conseguito all'estero è riconosciuto nel corso della vigenza del contratto, questo procede fino al termine;
- se interviene il mancato riconoscimento del titolo, il contratto viene immediatamente risolto.
Inoltre, il decreto prevede anche il rinvio delle assunzioni a tempo determinato finalizzate all'immissione in ruolo. Sarà necessario attendere il riconoscimento del titolo conseguito all'estero.
Riconoscimento dei titoli e iscrizione nelle GPS dei docenti con specializzazione all'estero
Per accelerare le tanto criticate tempistiche per il riconoscimento dei titoli, il MIM collaborerà con il Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche. D'altronde, proprio la mancata verifica nei tempi prestabiliti ha portato a diversi contenziosi e polemiche da parte dei docenti abilitati all'estero e non.
In ogni caso, gli aspiranti dovranno inserirsi correttamente nelle GPS, con domanda da presentare entro il 27 aprile alle ore 14. Nelle prossime settimane potremo avere maggiori notizie sul processo di conversione in legge del decreto e sulle possibili modifiche che verranno apportate al testo.