Non soltanto sul nuovo regolamento delle supplenze si concentrano i rilievi fatti dal Consiglio di Stato. Secondo il massimo organo di consulenza giuridica e amministrativa, infatti, ci sono alcuni punti da chiarire e risolvere anche nella bozza della nuova ordinanza per l'aggiornamento GPS. In questo articolo, cercheremo di capire dove si concentrano le osservazioni del Consiglio di Stato e quali sono le posizioni in merito dei sindacati della scuola.
Assegnazione informatica e sanzioni da rivedere: le osservazioni del Consiglio di Stato
Come abbiamo già rilevato a proposito del Regolamento GPS, il parere del Consiglio di Stato segue a quello del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
Se in quest'ultimo caso le critiche si concentrano sui tempi ristretti di invio della domanda per i 700 mila potenziali candidati, il CdS osserva che:
- il Ministero dovrebbe consentire anche la valutazione dell'anno in corso, per i candidati che vogliono inserirsi nelle GPS sostegno seconda fascia;
- è necessario distinguere con maggiore chiarezza il comportamento verso le dichiarazioni mendaci e, quindi, se serve una rettifica o si procede a esclusione;
- sarebbe auspicabile eliminare dal testo l'assegnazione delle supplenze mediante procedura informatica e, al contrario, inserirla in altri provvedimenti;
- risultano fin troppo punitive le sanzioni nei confronti dei supplenti che abbandonano la cattedra o rinunciano alla supplenza.
L'ultima fra tali questioni è senza dubbio fra quelle che hanno generato maggiori polemiche. Come avevamo anticipato qualche settimana fa, infatti, il Ministero ha pensato a un inasprimento delle sanzioni per tutti i docenti che abbandonano o rinunciano alla supplenza. Nello specifico, questi insegnanti non potranno accettare supplenze per i due anni successivi alla rinuncia. Sul tema, diversi sindacati avevano criticato con forza l'impianto voluto da Bianchi.
In particolare, secondo UIL Scuola questa tipologia di sanzioni avrebbe una natura esclusivamente punitiva, che non permette al docente neanche di giustificare le proprie rinunce o l'abbandono della cattedra.
Necessario riscrivere parti dell'ordinanza: i perché del ritardo nella pubblicazione
Visti i pareri del CSPI e del Consiglio di Stato sia sul nuovo regolamento delle supplenze sia sull'ordinanza ministeriale per l'aggiornamento GPS, non stupisce il ritardo nella sua pubblicazione.
Da fine aprile, il provvedimento è slittato a inizio maggio e tuttora non c'è una data certa per il testo ufficiale.
La natura del ritardo per l'aggiornamento GPS 2022-2024 è esclusivamente tecnica ed è dovuta, quindi, alla necessaria riscrittura di alcuni passaggi dell'ordinanza in seguito proprio ai due pareri.
Non manca di rilevare la cosa un sindacato come UIL Scuola, che attacca:
"Ora si rischia di pubblicare una Ordinanza Ministeriale i cui contenuti non sono condivisi dal Consiglio di Stato, anche se presenti in altri provvedimento, e per i quali il Ministero dovrà provvedere a nuove formulazioni."Per il sindacato di categoria, le nuove disposizioni che regolano le GPS sono animate da una visione miope e autoritaria pur riguardando la vita delle persone. Si tratta di una critica ben più generica e che riguarda l'atteggiamento stesso del Ministero, colpevole di presentare provvedimenti mediante decreti e senza una reale discussione. Esempio recente, oltre all'aggiornamento delle GPS, è anche la riforma sul reclutamento dei docenti.