Il bonus nido è stato riconfermato anche per l'anno 2022. La notizia è stata confermata direttamente dall'INPS: non verrà assorbito dal nuovo assegno unico per i figli a carico, con il quale invece sarà compatibile al 100%.
In questo modo, tutte le famiglie che manderanno i propri figli all'asilo nido potranno usufruire del rimborso di una parte delle spese sostenute, inversamente proporzionale all'ISEE: più quest'ultimo è basso, più il rimborso sarà alto.
Nonostante sia tutto confermato, l'INPS non ha ancora provveduto all'introduzione della procedura per l'inoltro delle domande. Bisognerà attendere i prossimi giorni per avere notizie più certe, fermo restando che i requisiti e gli importi saranno uguali a quelli previsti nel 2021.
In cosa consiste il bonus asilo nido e gli importi previsti per il 2022
Ma cos'è il bonus nido e come funziona? In poche parole, si tratta di una misura che agevola l'inserimento dei più piccoli negli asili, sia pubblici che privati, riconoscendo alle famiglie che possono beneficiarne di un rimborso delle spese (o di una parte di esse) necessarie per l'iscrizione e le successive rette mensili.
Un'alternativa al bonus nido è il rimborso per le forme di assistenza domiciliare previste per tutti i bambini con età inferiore ai 3 anni che sono affetti da gravi patologie croniche. Anche in questo caso, l'importo del rimborso varia a seconda dell'ISEE.
Per capire a quanto possa ammontare il rimborso è possibile consultare il messaggio pubblicato da INPS il 24 febbraio 2021:
- 3.000€ per i nuclei familiari con modello ISEE di valore fino a 25.000€. L'importo massimo mensile erogabile è di 272,72 euro per 11 mensilità;
- 2.500€ per i nuclei familiari con modello ISEE di valore compreso da 25.001€ e 40.000€. In questo caso l'importo massimo erogabile mensilmente è di 227,27€;
- 1.500€ per i nuclei familiari con modello ISEE di valore superiore a 40.000€ Il massimo erogabile mensilmente è pari a 136,37€.
Trattandosi di un rimborso, il contributo mensile erogato da INPS non può superare la spesa sostenuta per il pagamento dell'iscrizione o di una singola retta.
Il bonus nido può essere richiesto da tutti i neogenitori, indipendentemente dall'ISEE; in questi casi, quindi, la presentazione del modello sarà sempre fondamentale, ma non indispensabile. Nel caso in cui non venisse presentato, verrà riconosciuto il rimborso minimo previsto, cioè 1500 euro.
Inoltre, a differenza di tutti gli altri bonus famiglia, il rimborso per l'asilo nido è strettamente correlato ai mesi di iscrizione, quindi INPS effettua il versamento solo e soltanto dopo l'invio dei documenti che confermano l'avvenuta iscrizione e l'effettivo pagamento della retta.
Le ricevute di pagamento devono essere consegnate all'atto della domanda o, in alternativa, entro la fine del mese di riferimento e non oltre il mese di aprile dell'anno successivo a quello di riferimento del bonus. Detto questo, è chiara conseguenza che il totale riconosciuto alle famiglie dipenderà dai mesi di frequenza.
Il bonus asilo, poi, non è cumulabile con altre detrazioni fiscali previste dall'articolo 2, comma 6, della legge del 22 dicembre 2008 e questo vale a prescindere dalle mensilità percepite.
Come presentare domanda per bonus asilo nido
La richiesta di rimborso asilo nido può essere inoltrata esattamente come negli anni passati, cioè tramite canali telematici INPS. L'agevolazione può essere richiesta da tutti i genitori italiani, comunitari e stranieri in possesso di regolare permesso di soggiorno.
È importante ricordare che, nel presentare domanda, è necessario indicare i mesi per i quali si sta richiedendo il rimborso; se, successivamente, si vorrà richiedere un'ulteriore agevolazione per altri mesi bisognerà presentare una nuova domanda.
