Che la scuola italiana abbia una cronica carenza di personale non è certo cosa nuova. In alcuni ambiti, tuttavia, la questione ha assunto dei contorni che non è più possibile ignorare, come nel caso della mancanza di personale ATA in Sicilia.
Questa è la posizione del Deputato Europeo Ignazio Corrao che, in un’interrogazione alla Commissione Europea, chiede di affrontare il problema in modo concreto.
Facciamo il punto della situazione.
Sicilia a rischio analfabetismo: serve aumentare il personale ATA
La situazione in cui versa il personale ATA è abbastanza nota da tempo, soprattutto nel contesto del sistema scolastico della Regione Sicilia. Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario è carente e non riesce pertanto a erogare un servizio sufficiente per le esigenze ordinarie e straordinarie della scuola siciliana.
A sostenerlo è Ignazio Corrao, europarlamentare del Gruppo dei Verdi / Alleanza Libera Europea, in un’interrogazione del 21 marzo alla Commissione Europea con richiesta di risposta scritta.
Si legge nel testo che:
La Sicilia è fortemente a rischio analfabetismo e dispersione scolastica ma, nonostante ciò, il sistema scolastico ha subito negli anni tagli del personale ATA di diritto, che lo hanno reso inadeguato.
Urge quindi un aumento del numero dei dipendenti ATA nella scuola statale, non solo per poter erogare i servizi minimi ma anche per evitare il sovraccarico nei confronti del personale impiegato. Conseguenza della situazione attuale è infatti l’esternalizzazione dei servizi di pulizia e sicurezza ma soprattutto l’abuso dei contratti a termine. Quest’ultimo, peraltro, un tema sul quale le istituzioni europee hanno bacchettato l’Italia già in più occasioni.
Più personale ATA in Sicilia: le richieste alla Commissione Europea
Corrao ricorda inoltre come il Sindacato Generale di Base abbia chiesto più volte al Ministero dell’Istruzione e del Merito di garantire un personale ATA adeguato alle esigenze delle istituzioni scolastiche. Alla richiesta non è seguita alcuna risposta concreta.
Pertanto, sono tre le domande che l’interrogazione di Ignazio Corrao pone alla Commissione Europea. Nello specifico, l’europarlamentare chiede:
- Come valuta la situazione siciliana alla luce degli obiettivi di convergenza regionale in tema di istruzione?
- Come può intervenire presso le autorità italiane al fine di garantire la dotazione minima di risorse umane in tempi rapidi?
- Come valuta il basso livello di retribuzione del personale docente e scolastico in Italia rispetto al livello in UE?
Come si può vedere, si tratta di una richiesta composta da un’attenta valutazione della situazione siciliana e da una pressione sulle istituzioni italiane perché trovino la strada migliore per sopperire alla carenza di personale ATA.
L’ultima domanda riguarda invece un altro dei problemi cronici della scuola italiana: il basso livello di retribuzione rispetto alla media dei Paesi europei.
La risposta della Commissione Europea
La risposta della Commissione Europea all’interrogazione di Corrao arriverà più di tre mesi dopo l’interrogazione, ossia il 23 giugno. L’istituzione europea non ha potuto fare altro che ribadire la competenza del Ministero in merito alle assunzioni e alla retribuzione del personale docente e scolastico.
Nella risposta scritta, la Commissione ricorda innanzitutto l’articolo 165 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea. L’UE, in sostanza, incentiva lo sviluppo dell’istruzione nel rispetto della responsabilità degli Stati membri e della loro autonomia.
Inoltre, si ricorda anche il sostegno delle istituzioni europee in merito a:
- programma Erasmus+, per lo sviluppo di una dimensione europea dell’istruzione;
- Fondo Sociale Europeo+, per gli investimenti nell’istruzione e nella formazione;
- relazioni annuali di monitoraggio del settore dell’istruzione e della formazione nell’Unione.
Nel ribadire come l’iniziativa e la responsabilità siano in capo agli Stati membri dell’UE, e quindi del Ministero dell’Istruzione e del Merito nel caso italiano, il vicepresidente Margaritīs Schinas scrive anche che:
Le relazioni per paese della relazione di monitoraggio del settore dell’istruzione e della formazione tengono conto degli sviluppi politici recenti e contemporanei a tutti i livelli di istruzione negli Stati membri, anche in Italia, fornendo informazioni approfondite sulle prestazioni dei paesi per quanto riguarda i traguardi a livello di UE concordati nell’ambito del quadro strategico dello spazio europeo dell’istruzione.
Tradotto: la Commissione Europea non può agire in prima persona per risolvere il problema della carenza di personale ATA in Sicilia. Allo stesso tempo, non può fare pressioni dirette sul Governo italiano e sul MIM perché si risolva la questione in modo efficace e veloce.
Tuttavia, come ricorda il vicepresidente della Commissione, l’Italia deve rispettare gli obiettivi concordati a livello europeo. E questi riguardano anche l’aumento delle assunzioni del personale docente e del personale ATA.