Nonostante le polemiche dei mesi scorsi, si avvicina la firma del nuovo contratto scuola da parte di Amministrazione e sindacati.
L'11 ottobre si è invece svolto un ulteriore incontro sul rinnovo del CCNL sezione università e, nello specifico, sull'ordinamento professionale.
Alle proposte dell'ARAN si sono contrapposte le richieste di chiarimenti da parte dei sindacati, soprattutto FLC CGIL.
Le proposte ARAN sul nuovo ordinamento professionale delle università
Come riportato dalla FLC CGIL, infatti, la bozza di lavoro presentata dall'ARAN vorrebbe per l'università un ordinamento professionale simile agli altri comparti pubblici.
La proposta prevede una classificazione in quattro diverse aree in luogo delle quattro già esistenti:
- operatori;
- assistenti;
- funzionari;
- elevate professionalità.
All'interno di queste, poi, ci sarebbero più profili professionali: amministrativo, tecnico, bibliotecario, della comunicazione, e così via.
A tale proposito, FLC CGIL commenta come il contratto scuola sezione università già presenti quattro aree - B, C, D, EP - con un'area apicale per le elevate professionalità. Insomma, la proposta dell'ARAN sul CCNL 2019-2021 non cambierebbe di molto il quadro attuale. Scrive il sindacato:
"L'ordinamento su quattro aree secondo la nostra valutazione rimane il più adatto a rappresentare le professionalità presenti e a corrispondere alle necessità di sviluppo professionale delle lavoratrici e dei lavoratori dell'università."
Ulteriore area oltre le elevate professionalità: il no dei sindacati
Nel corso dell'incontro tra ARAN e sindacati, è emersa anche l'ipotesi di aggiungere un'ulteriore area oltre quella delle elevate professionalità.
Su questo punto, FLC CGIL contesta che un'operazione del genere non determina la giusta valorizzazione del personale che attualmente è in area EP. Al contrario, determinerebbe una penalizzazione per diverse ragioni:
- nessun automatismo per l'inquadramento nella categoria superiore;
- realizzazione a discapito delle risorse a disposizione del rimanente personale;
- le professionalità a oggi richieste per l'area EP sono già molto elevate e superate dalla carriera dirigenziale.
Rinnovo contratto istruzione e ricerca: le proposte di FLC CGIL
Pur accettando la proposta ARAN sul numero di aree, per quanto mantengano un quadro sostanzialmente invariato, FLC CGIL ha voluto anche chiarire alcuni aspetti che il nuovo CCNL università deve comprendere.
Il primo punto affrontato dal sindacato è il sistema di progressione economica all'interno di ciascuna area, che dovrà:
- essere soggetto a regole meno stringenti, rispetto alla situazione attuale;
- garantire per tutte e tutti il diritto all'incremento di retribuzione nel corso della carriera lavorativa;
- applicarsi anche all'area delle elevate professionalità.
A tale fine, sarà necessario rimuovere il limite sulla percentuale di lavoratori che possono accedere a posizioni economiche superiori, con conseguente determinazione di risorse adeguate.
Inoltre, è necessario che sia resa possibile la progressione verticale tra le aree per un alto numero di dipendenti. Si tratta di una richiesta che vuole contrastare il fenomeno del sotto inquadramento del personale universitario.
Diverse le altre proposte avanzate da FLC CGIL, e che l'ARAN dovrà affrontare:
- finanziamento delle indennità da un apposito fondo distinto da quello del salario accessorio;
- attribuzione delle indennità al personale di tutte le categorie;
- discipline apposite per il personale delle Aziende Ospedaliere Universitarie, i Collaboratori ed Esperti Linguistici, i Tecnologi e i contrattisti di ricerca.
Convocato il nuovo incontro per il CCNL università
I sindacati sono stati convocati per un ulteriore incontro con l'ARAN. L'obiettivo è un confronto sui temi proposti, anche da FLC CGIL, e la presentazione delle relative proposte sul rinnovo del CCNL università 2019-2021.
Il tavolo è previsto per il prossimo 18 ottobre 2022 alle ore 10:30.