Le elezioni tenutesi il 25 settembre 2022 hanno visto il centrodestra ottenere una netta maggioranza, con Fratelli d'Italia che supera il 25% dei voti. Il mondo della scuola freme per sapere cosa cambierà con il nuovo governo, ma tra le numerose domande, una suscita più curiosità delle altre: chi sarà "l'erede di Patrizio Bianchi"? Chi sarà il nuovo ministro dell'istruzione in un ipotetico governo con Meloni come primo ministro? Proviamo a scoprire qualcosa di più sui papabili candidati del centro destra.
Nuovo ministro istruzione: i candidati del centro-destra
Secondo quanto decretato dai risultati delle urne, sarà il centro destra (ovvero FdI, Lega e Forza Italia) a decidere a chi spetta ricoprire il ruolo di numero uno del Dicastero di Viale Trastevere, alcuni nomi ormai vengono accostati al ministero dell'istruzione ormai da tempo, altri sono nuovi, ma non del tutto inaspettati.
Partiamo da Valentina Aprea, che alle recenti elezioni è stata candidata per la Camera dei deputati come capolista nel collegio plurinominale di Bergamo. In veste di deputata di Forza Italia, ha da sempre mostrato interesse per le tematiche, e le problematiche, proprie del mondo della scuola, quindi non sarebbe del tutto estranea al settore. Dal partito di Silvio Berlusconi, oltre ad Aprea, viene proposto un altro nominativo: Licia Ronzulli, ex eurodeputato, già senatrice di Forza Italia per la XVIII legislatura
Per quanto riguarda la Lega, il nome più gettonato per sostituire Patrizio Bianchi è il Senatore Mario Pittoni, anch'esso con familiarità con il mondo della scuola in quanto responsabile Istruzione del proprio partito e vice presidente della Commissione Istruzione al Senato. Ma Pittoni non è il solo nominativo leghista proposto come nuovo ministro dell'istruzione, l'altro nome proveniente dal carroccio è quello dello stesso Matteo Salvini.
Dalle schiere di Fratelli d'Italia il nome che emerge è Marcello Pera, ex presidente del Senato con dei trascorsi all'interno di Forza Italia che ora si è candidato con FdI.
Si profila anche una nomina di natura più "tecnica" con Luca Ricolfi, sociologo e accademico italiano, che negli ultimi mesi ha fatto molto discutere sui social con il suo libro intitolato "Il danno scolastico", scritto a 4 mani con la moglie Paola Mastrocola.
In fine, tra le fila del centro destra qualcun altro si è fatto avanti nelle ultime settimane, dicendosi disposto a ricoprire il ruolo di Ministro dell'Istruzione, parliamo di Vittorio Sgarbi che, tra le altre cose, ha avanzato proposte sull'apertura scuole a ottobre e l'inizio delle lezioni posticipato alle 10:00.
Chi vorresti come nuovo ministro dell'istruzione? il Sondaggio
Quelli che hai appena letto sono i nomi dei candidati più gettonati per ricoprire la carica di Ministro dell'Istruzione in un ipotetico governo guidato da Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni. Qual è la tua opinione a riguardo?
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