Il 22 dicembre 2022 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il regolamento del concorso per Dirigente Scolastico, con entrata in vigore il 6 gennaio 2023.
Con diverse informazioni sul concorso già disponibili - articolazione, graduatoria e assunzione dei vincitori - rimane da affrontare solo la questione dei requisiti di partecipazione.
Concorso per Dirigente Scolastico: chi può fare domanda di partecipazione?
I requisiti di accesso al concorso per Dirigente Scolastico sono diversi e riguardano sia il servizio svolto sia i titoli posseduti.
Nello specifico, per quanto riguarda il primo caso, i candidati devono:
- appartenere al personale docente delle istituzioni scolastiche statali oppure al personale educativo delle istituzioni educative statali;
- essere assunti con un contratto a tempo indeterminato nelle istituzioni scolastiche ed educative statali;
- aver superato l'anno di prova e comunque essere stati confermati in ruolo.
I candidati alla posizione di Dirigente Scolastico dovranno anche essere in possesso di uno dei seguenti titoli di studio:
- laurea magistrale;
- laurea specialistica;
- diploma di laurea conseguito secondo il DM n. 509/1999;
- diploma accademico di secondo livello rilasciato dalle istituzioni dell'Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica;
- diploma accademico di vecchio ordinamento unito a un diploma di un istituto secondario superiore.
Sono ritenuti validi anche i titoli di studio conseguiti all'estero se equipollenti o equivalenti a titoli universitari italiani secondo la normativa vigente. Oltre alle due tipologie di requisito appena viste, i candidati dovranno essere in possesso dei requisiti generali per l'accesso all'impiego nella Pubblica Amministrazione e dovranno anche avere svolto 5 anni di servizio.
Cinque anni di servizio: valgono anche a tempo determinato e nelle scuole paritarie?
Se requisiti come il tempo indeterminato e una laurea magistrale sono abbastanza chiari, è necessaria qualche precisazione nei riguardi dei 5 anni di servizio.
Ai fini della partecipazione al concorso per Dirigente Scolastico, infatti, ai candidati è richiesto un servizio di almeno 5 anni, che:
- può essere stato svolto con un contratto sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato;
- è valido solo se prestato nelle scuole statali e non in quelle paritarie.
Nel primo caso, il servizio a tempo determinato si intende prestato per un anno quando ha avuto una durata di almeno 180 giorni o se prestato senza interruzioni dal primo febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio.
Su questo punto, il regolamento del concorso è abbastanza chiaro:
"pertanto il requisito dell'anzianità di servizio richiesta per la partecipazione al concorso è da intendersi nel senso che i cinque anni di servizio possono essere maturati anche precedentemente all'immissione in ruolo, ferma restando la conferma in ruolo"Inoltre, il servizio di ruolo è valido al netto dei periodi di retrodatazione giuridica: si tratta quindi di servizio effettivamente prestato.
Nel secondo caso, invece, sempre il regolamento esclude
"di poter estendere in via analogica la possibilità di valutare il servizio pre-ruolo dei docenti delle scuole paritarie ai fini della ricostruzione della carriera, della mobilità scolastica e dell'accesso alle procedure concorsuali riservate"Non si può quindi considerare all'interno dei cinque anni necessari il servizio svolto in scuole diverse da quelle statali.
Data ultima per il possesso dei requisiti di accesso al concorso per Dirigente Scolastico
Come abbiamo visto, i candidati del concorso per Dirigente Scolastico dovranno essere in possesso di specifici titoli di studio e aver svolto un determinato servizio. Inoltre, dovranno anche aver conseguito questi requisiti entro la data di scadenza per la presentazione della domanda di partecipazione.
Al momento attuale, il Ministero dell'Istruzione e del Merito non ha ancora pubblicato informazioni relative a questo punto. Presumibilmente, si parla di inizio 2023 dopo l'entrata in vigore del regolamento il 6 gennaio.
Tali tempistiche sono rilevanti proprio per la possibilità di considerare nel conteggio degli anni di servizio anche l'anno scolastico 2022/2023.
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