Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione ha espresso parere favorevole sui decreti riguardanti il concorso ordinario infanzia e primaria e il concorso ordinario secondaria. Come avvenuto per il DPCM 60 CFU, di cui si attende a breve la firma, anche nel caso delle procedure concorsuali il CSPI ha però espresso alcune riserve.
Facciamo il punto della situazione.
Rinvio del bando e prova preselettiva: i dubbi del CSPI sui nuovi concorsi
Il parere del CSPI ribadisce innanzitutto la centralità del reclutamento e della formazione iniziale del personale docente. I rilievi effettuati e le modifiche richieste dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione riguardano tanto il concorso ordinario infanzia e primaria quanto il concorso ordinario secondaria.
Da questo punto di vista, nel parere viene sottolineato come il processo di conversione del Decreto PA Bis possa apportare modifiche significative alla disciplina prevista dai decreti che istituiscono i due concorsi. Di conseguenza, il bando del concorso rischia di essere rinviato.
Inoltre, il CSPI esprime dubbi anche sulla natura della prova preselettiva prevista per i candidati. Nell’impianto attuale, infatti, i quesiti computer-based dovranno accertare le capacità logiche e di comprensione del testo, nonché le capacità psico-attitudinali. Ma, ricorda il parere:
diversi studi esprimono invece perplessità in merito all’accertamento delle capacità psico-attitudinali attraverso una prova di preselezione computer-based. Il CSPI, pertanto, auspica che i quesiti della prova preselettiva siano volti ad accertare esclusivamente la capacità logiche e di comprensione del testo
Più domande a risposta aperta e quesiti relativi all’inclusione
Un ulteriore punto di modifica è quello riguardante la prova scritta dei due concorsi ordinari. Tanto nel concorso infanzia e primaria quanto nel concorso secondaria, infatti,
una prova scritta articolata esclusivamente con quesiti a risposta multipla non consente di approfondire compiutamente le competenze necessarie e indispensabili per un docente [...]. Quantomeno si sarebbe dovuta prevedere un’integrazione con domande aperte
In merito alle prove scritte, tuttavia, il parere del CSPI solleva anche una questione riguardante la tipologia di posto. Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione suggerisce che la distribuzione delle tematiche dei quesiti per i posti comuni e i posti di sostegno veda:
- un aumento dei quesiti di ambito psicopedagogico relativi all’inclusione, per la procedura concorsuale relativa ai posti comuni;
- un aumento dei quesiti di ambito pedagogico e di ambito metodologico-didattico, per la procedura relativa ai posti di sostegno.
In questo modo, si evidenzia maggiormente la corresponsabilità dei docenti su posto comune e su posto di sostegno in relazione all’inclusione e al coinvolgimento dell’intera classe.
Graduatorie per gli idonei e più punti ai titoli per il servizio svolto
Le ultime questioni affrontate dal parere del CSPI riguardano:
- pubblicazione delle graduatorie dei concorsi ordinari;
- valutazione dei titoli di servizio dei candidati;
- costituzione delle commissioni esaminatrici.
Nel primo caso, si tratta di un punto già sollevato anche dai sindacati, come abbiamo visto sia nell’approfondimento riguardante il concorso ordinario infanzia e primaria 2023 sia in quello sul concorso ordinario secondaria 2023.
Nelle graduatorie entreranno infatti soltanto i vincitori e non gli idonei, al netto di eventuali rinunce. A tale proposito, il CSPI evidenzia la necessità di pubblicare in ordine progressivo anche i nomi dei candidati che hanno raggiunto il punteggio minimo previsto per il superamento delle prove, in modo da garantire la massima trasparenza e limitare i ricorsi.
Nel secondo caso, riguardante la valutazione dei titoli di servizio, il CSPI
chiede un’ulteriore modifica che consenta di valutare anche il servizio su sostegno per le procedure su posto comune e viceversa, in coerenza con l’impostazione metodologica-didattica dei docenti che devono sempre operare in sinergia per l’unitarietà del progetto educativo e per un processo di insegnamento-apprendimento volto all’inclusione scolastica
L’ultima questione riguarda infine le commissioni esaminatrici, per le quali il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione auspica una rapida costituzione. Sarà necessario destinare risorse adeguate, continua il parere, per la retribuzione dei commissari oppure prevedere l’esonero o il semiesonero.