Potrebbe essere il 2023 l'anno giusto per lo svolgimento del concorso per docenti di religione cattolica. A distanza di anni dalla Legge n. 159/2019, conversione del DL n. 126/2019, la procedura selettiva non è ancora stata bandita.
Facciamo il punto della situazione.
Concorso per docenti di religione cattolica 2023: a che punto siamo?
In seguito al decreto e alla legge di conversione del 2019, nel 2020 era stato raggiunto un accordo tra la Ministra dell'Istruzione Azzolina e il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. In quell'occasione, il cardinale Gualtiero Bassetti aveva dichiarato:
"ll prossimo concorso costituisce un passaggio importante non solo per la stabilizzazione professionale di tanti docenti, ma anche per la dignità dello stesso insegnamento, frequentato ancora oggi, a trentaquattro anni dall'avvio del nuovo sistema di scelta, da una larghissima maggioranza di studenti"Dopo, sostanzialmente il nulla, tanto che anche il Decreto Milleproroghe 2023 ha di nuovo rinviato il bando del concorso. Stando alle notizie attuali, c'è quindi la possibilità che il concorso per insegnanti di religione cattolica venga bandito entro il 31 dicembre 2023. Nel decreto si prevede l'emanazione di due distinte procedure. La prima andrebbe a coprire il 50% dei posti liberi per gli anni scolastici dal 2022/2023 al 2024/2025. La seconda sarebbe invece un concorso riservato ai docenti con tre anni di incarico, per assegnare il restante 50%.
Sulla vicenda, peraltro, pesa anche la vittoria in Cassazione del sindacato SNADIR. La Corte ha in quel caso condannato il Ministero per l'abuso di contratti a tempo determinato anche oltre i limiti imposti per legge. Una situazione che non colpisce soltanto i docenti di religione cattolica, ma anche gli idonei del concorso ordinario 2020.
Requisiti per accedere al concorso e titoli richiesti dalla procedura
Oltre ai titoli culturali richiesti, che vedremo fra poco, è uno il requisito fondamentale che tutti i partecipanti al concorso per docenti di religione cattolica devono possedere. Si tratta della certificazione di idoneità diocesana rilasciata dal Responsabile dell'Ufficio diocesano competente, almeno 90 giorni prima della scadenza del bando. Questo documento viene rilasciato a tutti quei soggetti che:
- vivono in comunità secondo i dettami della fede cristiana;
- sono competenti sui precetti del cristianesimo e sugli aspetti pedagogici.
Per quanto invece riguarda i titoli culturali, quelli richiesti variano a seconda del grado scolastico per il quale l'aspirante intende concorrere.
Nel caso della scuola dell'infanzia e della scuola primaria, i candidati dovranno avere un master specifico di secondo livello approvato dalla CEI.
Nel caso della scuola secondaria di primo e secondo grado, invece, i candidati dovranno avere almeno uno fra:
- baccalaureato conseguito nelle università pontificie;
- dottorato in teologia;
- laurea magistrale in scienze religiose approvata dal Vaticano;
- corso di studi teologici in seminario maggiore.
Se verrà bandita anche una procedura selettiva riservata, i candidati al concorso per docenti di religione cattolica dovranno innanzitutto essere in possesso dell'idoneità rilasciata dall'ordinario diocesano. Inoltre, dovranno anche avere svolto tre anni di servizio, anche non consecutivi, nel sistema nazionale di istruzione.