Il concorso straordinario bis definito dal comma 9 del DL 73/2021 non ha praticamente una data di scadenza. In molti si sono chiesti (e si stanno ancora chiedendo) quando si concluderà e se verrà emesso un ulteriore bando per l'anno 2023.
Per quanto riguarda il primo punto, il Ministero non ha fornito una data unica e universale, quindi le vie percorribili sono diverse: ogni URS, a fine agosto, ha consultato le commissioni e ha stabilito per quali classi di concorso la procedura potrà concludersi in tempo per permettere ai vincitori di poter svolgere l'anno di prova e formazione durante l'anno 2022/23 (cioè 180 giorni di servizio, di cui almeno 120 ore di attività didattica).
Di conseguenza, è necessario consultare le comunicazioni degli URS per sapere per quali classi di concorso la procedura verrà conclusa a breve (o meno), anche se teoricamente non si dovrebbe andare oltre il mese di novembre.
Tutte le classi di concorso non comprese delle comunicazione, invece, non hanno alcuna data di scadenza: considerando che i relativi posti sono stati assegnati come supplenze al 31 agosto, non c'è alcuna fretta e saranno sempre le commissioni a stabilirne le tempistiche per la conclusione.
L'augurio è che si eviti di temporeggiare a lungo, in modo che i vincitori abbiano delle risposte per quanto riguarda il loro futuro professionale.
Nuovo concorso straordinario bis: ci sarà nel 2023?
Stando a quanto riportato dal comma 9 bis del DL 73/202, non è previsto alcun concorso straordinario bis per l'anno 2023. Il DI 36/2022 modifica completamente il metodo di reclutamento degli insegnanti: al comma 4 dell'articolo 5 della medesima legge, infatti, si legge che possono partecipare al concorso coloro che, essendo in possesso del titolo richiesto dalla classe di concorso, abbiano svolto un servizio presso le istituzioni scolastiche statali della durata di almeno 3 anni scolastici (anche non continuativi).
Di questi 3 anni, almeno 1 deve essere stato svolto nella specifica classe di concorso o nella tipologia di posto per il quale si partecipa. Rimane invariato il fatto che, per presentare la domanda, il servizio deve essersi già svolto, concluso e riconosciuto.
Pertanto, i docenti precari con servizio accedono direttamente al concorso pur non essendo abilitati. I vincitori che non abbiano ancora conseguito l'abilitazione all'insegnamento possono ottenere un contratto annuale di supplenza da stipulare con l'ufficio scolastico regionale al quale fa capo l'istituzione scolastica di preferenza.
A prescindere, ciascun insegnante dovrà acquisire 30 CFU/CFA tra quelli che compongono il percorso universitario e accademico di formazione iniziale, con oneri a proprio carico.
Dopo aver conseguito l'abilitazione, i docenti vengono finalmente assunti a tempo indeterminato e sottoposti a una prova di 1 anno, il cui superamento positivo della prova finale comporta l'immissione in ruolo definitiva.