La società odierna è sempre più variegata e differenziata, composta da individui che spesso faticano ad integrarsi per motivi di diversa natura; questo è uno dei motivi per cui la scuola del presente che si proietta nel futuro non può che aprirsi all'integrazione e all'inclusione.
Oggi parleremo dunque della Didattica Inclusiva, cercando di darne una definizione appropriata, tramite l'esposizione degli obiettivi che essa si prefigge, delle strategie da seguire per programmare le attività volte a promuovere l'integrazione degli alunni.
Definizione di Didattica Inclusiva
Il significato del termine didattica inclusiva è dunque da ricercare nella sfera educativa, sociale e politica, partendo dall'integrazione fino ad arrivare ad una reale inclusione degli alunni, in un contesto partecipativo e collaborativo.
Per definizione la didattica inclusiva è quel "modus educandi" che nasce per garantire la comprensione del bisogno educativo del singolo e per mettere in atto di riflesso soluzioni funzionali, superando le rigidità metodologiche e le differenze di ogni sorta.
Ecco alcuni esempi di alunni che necessitano l'attuazione di un metodo didattico votato all'inclusione:
- alunni BES;
- alunni DSA;
- alunni affetti da autismo;
- alunni stranieri;
- alunni disabili;
- alunni con dislessia;
- alunni non vedenti;
Obiettivi e finalità della didattica inclusiva
La didattica dell'inclusione si prefigge l'obiettivo di creare le condizioni di apprendimento ottimali ad appianare la difficoltà e le differenze, con la finalità di mettere ogni alunno nelle condizioni di scoprire, valorizzare ed esprimere al massimo il proprio potenziale.
Per facilitare la comprensione, eccovi un elenco degli obiettivi principali di questa metodologia di insegnamento:
- cercare, trovare, valorizzare e celebrare tutte le differenze tra gli individui;
- differenziare, individualizzare e personalizzare le attività didattiche in base ad esse;
- promuovere l'autonomia, la responsabilità e l'autoconsapevolezza dell'alunno.
Strategie per la didattica inclusiva
Le strategie attuabili sono molteplici e spesso si basano sull'incentivazione di nuove modalità di apprendimento tra cui:
- l'integrazione della tecnologia nella didattica;
- il cooperative learning;
- la didattica metacognitiva;
- l'utilizzo della LIM;
- l'integrazione di arte e musica;
Si tratta dunque di strategie volte a modificare gli schemi e gli standard delle classiche metodologie di insegnamento, volte a far crescere all'interno del gruppo classe l'idea che la diversità non sia un ostacolo ma una risorsa.
Sarà compito dell'insegnante valutare quale strategia è il caso di applicare in base alla situazione specifica, per questo è importante che egli abbia competenze e conoscenze particolari in materia.
Vedi anche: Didattica inclusiva - le migliori strategie a disposizione degli insegnanti
Competenze per gli insegnanti
Nell'ottica dell'attuazione di una didattica inclusiva, quali competenze devono avere gli insegnanti?
Bisogna proprio partire dalla formazione iniziale, in modo da acquisire le solide basi per adattarsi alle nuove esigenze della scuola dei nostri giorni.
Dopo di ciò sarebbe opportuno per i docenti avere la possibilità di svolgere aggiornamenti continui riguardanti le più svariate specializzazioni funzionali, in modo da essere pronti ed avere un quadro chiaro su tutte le eventuali difficoltà e i casi che gli si potranno presentare davanti.
Il docente deve essere in grado di fare da promotore dell'inclusione all'interno della classe, compiendo sugli alunni e su se stesso un lavoro di coinvolgimento emotivo e cognitivo.
A tal proposito vi sono a disposizione degli insegnanti dei corsi di formazione per la didattica inclusiva, acquistabili con la Carta del Docente.