Quando si parla di "Dotazione finanziaria essenziale" in riferimento alle istituzioni scolastiche ci si riferisce ai fondi assegnati dallo Stato alle scuole affinché esse possano svolgere regolari funzioni amministrative e didattiche.
Per determinare la dotazione finanziaria delle istituzioni scolastiche bisogna considerare diversi fattori. Qui di seguito una breve guida.
L'origine della dotazione finanziaria essenziale
La dotazione finanziaria essenziale è stata disposta in seguito alla legge del 15 marzo 1997 n.59, art.21, la quale riconobbe personalità e autonomia giuridica delle istituzioni scolastiche in qualità di entità aventi la funzione di erogare un servizio di istruzione.
Con il comma 5 del suddetto articolo è stato introdotta proprio la dotazione finanziaria essenziale per come è stata descritta. Per garantire la propria autonomia, il proprio funzionamento amministrativo interno e il servizio didattico, la scuola deve disporre di fondi, i quali vengono garantiti dallo Stato.
A cosa serve la dotazione finanziaria essenziale
Nel dettaglio, la dotazione finanziaria essenziale ha come unico vincolo di attribuzione l'utilizzo per lo svolgimento di attività di istruzione, formazione o orientamento. Tale attribuzione, detta "Senza vincoli di destinazione", prevede che la dotazione finanziaria possa essere utilizzata indifferentemente sia per spese in conto capitale che per spese di parte corrente con possibilità di rimodulazione nel corso dell'anno.
In altri termini allora si può dire che la dotazione finanziaria essenziale di una scuola equivale alla sua disponibilità fondamentale quale entrata non vincolata, riconosciuta alle scuole con cadenza annuale nell'ottica di garantirne il funzionamento sia dal punto di vista didattico che amministrativo nel pieno della sua autonomia funzionale e negoziale.
Com'è suddivisa la dotazione finanziaria essenziale: quota ordinaria e perequativa
La dotazione finanziaria essenziale di una scuola si suddivide in due diverse quote:
1. Quota ordinaria
Si tratta di una quota fissa per sedi principali ed eventuali plessi, sezioni staccate o scuole coordinate. È anche la quota riferita ai singoli alunni, variabile in base al tipo di scuola. Si utilizza per acquisire beni strumentali e di consumo, utili alla regolare erogazione dei servizi didattici, garantendo l'apprendimento degli studenti nei vari gradi e tipologie di istruzione. La rimodulazione annuale viene condotta in base al tasso di inflazione programmata.
2. Quota perequativa
Si tratta di una quota variabile, dipendente da condizioni demo e orografiche, economiche e socioculturali relative al territorio di riferimento della scuola stessa. È costituita dalla disponibilità finanziaria che rimane sul fondo relativo all'assegnazione per lo svolgimento delle attività amministrative e didattiche che non è già stata assegnata in precedenza alla quota ordinaria. Come quest'ultima, subisce una rimodulazione annuale sulla base del tasso di inflazione programmata.
Come si determina la dotazione finanziaria essenziale
Il D.M. n.834 del 15 ottobre 2015 è responsabile dell'assegnazione del fondo amministrativo-didattico. Questo viene quantificato in base ai seguenti valori:
- Quota fissa;
- Numero di alunni;
- Numero di plessi;
- Numero alunni diversamente abili;
- Presenza di corsi serali, scuole carcerarie, etc;
- Classi terminali della scuola secondaria di I grado;
- Classi terminali della scuola secondaria di II grado.
Come viene erogata la dotazione finanziaria essenziale
La dotazione finanziaria essenziale viene erogata direttamente dallo Stato, in particolare dal Ministero dell'Istruzione, come definito dall'art. 5, comma 10, del D.I. 129-2018. Le modalità di erogazione risentono del disallineamento tra:
- Anno finanziario (gennaio-dicembre)
- Anno scolastico (settembre-agosto)
I fondi vengono erogati in tre diversi step:
- Durante il mese di settembre viene erogata una quota finanziaria, detta dei 4 dodicesimi, relativa al periodo che va da settembre a dicembre. Il budget disposto viene inserito in bilancio annuale tramite una variazione dello stesso, in accordo con il D.I. 129-2018;
- Sempre a settembre viene comunicata in maniera preventiva la quota finanziaria che spetta alla scuola nel periodo gennaio-agosto dell'anno successivo. La cifra in questione va inserita come previsione di entrata quando viene redatto il nuovo programma annuale;
- Entro il 28 febbraio la scuola riceve i restanti 8/12 esimi, quota riferita al periodo gennaio-agosto. Questi vengono inseriti con reversale d'incasso all'interno del programma annuale del nuovo esercizio finanziario. Quest'entrata viene prevista in sede di relazione contabile.
Più in generale la dotazione essenziale viene inserita tra le entrate previste dal Programma annuale sull'aggregato 03 "Finanziamenti dallo Stato" - voce 01 "Dotazione Ordinaria".
In quanto entrata non vincolata le somme possono essere allocate tra gli aggregati di spesa secondo modalità decise dal Consiglio d'Istituto nel momento in cui approva la variazione di bilancio o il programma annuale.
Dotazione finanziaria essenziale e regione Sicilia: un'eccezione
La regione Sicilia rappresenta un'eccezione al sistema di assegnazione della dotazione finanziaria essenziale. In virtù della sua autonomia regionale - in quanto regione a statuto speciale - è la Regione stessa ad attribuire i fondi per la dotazione al posto dello Stato.
Tale norma è disciplinata dalla Legge regionale n.6 del 24 febbraio 2000. Da un punto di vista contabile la variazione in entrata della somma riferita al periodo settembre-dicembre e la previsione in entrata nel Programma annuale della quota riferita al periodo gennaio-agosto dovranno essere eseguite e annotate sull'Aggregato 04 "Finanziamenti della Regione"- voce 01 "dotazione ordinaria".
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