Si sente spesso parlare di didattica orientativa, ma di cosa si tratta realmente? E quali sono gli obiettivi che si possono raggiungere tramite essa?
Qui di seguito si darà una prima definizione di didattica orientativa mettendone in evidenza le caratteristiche e cercando di capire in che modo la sua applicazione possa migliorare la scuola italiana.
Definizione di orientamento. Cosa è e perché è fondamentale a scuola
Condizione preliminare per parlare di didattica orientativa è quella di avere ben chiaro cosa si intenda precisamente per "Orientamento", termine che assume nel contesto scolastico un significato ancora più preciso.
La definizione di orientamento arriva dalle politiche di Lisbona 2020 e comprende tutte quelle attività utili, ai cittadini di ogni età e in qualsiasi stadio della propria vita, a prendere coscienza delle proprie competenze, capacità e interessi al fine di riuscire alla realizzazione personale nell'ambito professionale, formativo e dell'istruzione.
La scuola assume in questo senso un ruolo centrale, essendo un'istituzione che accompagna la crescita dell'individuo dai 3 ai 19 anni di vita. Luogo fondamentale per decidere del proprio futuro, la scuola deve formare ragazzi e ragazze che riescano a identificare e realizzare le proprie ambizioni fornendogli una serie di competenze e valorizzando la loro personalità.
Le competenze in questione sono sia specifiche che trasversali, riguardano non solo il possesso di conoscenze legate alle singole discipline, quanto anche lo sviluppo della creatività, dello spirito di iniziativa e imprenditorialità e la padronanza delle lingue e delle tecnologie.
Didattica orientativa. Definizione e ruolo nella scuola
Si intende allora per didattica orientativa quel tipo di didattica che favorisce l'orientamento dei ragazzi tramite un approccio fortemente legato alla realtà a scapito di un nozionismo fine a sé stesso.
Una didattica concreta, che si sviluppa negli anni intorno all'obiettivo di favorire l'inserimento degli individui nel mondo del lavoro attraverso scelte responsabili.
Uno strumento, in definitiva, per aiutare gli studenti nei loro percorsi di crescita e che possa facilitare la loro realizzazione personale.
Normativa, strumenti e competenze
Le coordinate normative della didattica orientativa si trovano nelle "Linee guida ministeriali sull'orientamento". Il documento ministeriale, liberamente consultabile su internet, fornisce indicazioni sul ruolo delle scuole e sulle modalità possibili per lo svolgimento della didattica orientativa.
Sulla stessa direzione anche il Pecup, gli assi per la scuola secondaria e le indicazioni nazionali, nonché tutte le competenze dichiarate importanti dall'UE tra le quali la capacità di imparare ad imparare o lo spirito di imprenditorialità e iniziativa.
La buona riuscita della didattica normativa passa dai compiti di realtà, attività proposte ai ragazzi che, come da caratteristiche generali della didattica orientativa, possano avere un riscontro con la realtà in cui vivono, donando alle varie discipline studiate a scuola concretezza e applicabilità.
Questo necessita chiaramente un'adeguata formazione da parte dei docenti che devono rimettere in gioco la propria professionalità adeguandosi a questa nuova metodologia. Una soluzione che permetterebbe inoltre di evitare il ricorso a figure specifiche per questi compiti, rafforzando la continuità tra didattica delle discipline e orientamento.
I docenti dovrebbero quindi essere in grado non solo di collegare gli argomenti delle proprie discipline a temi fondamentali della nostra contemporaneità ma anche ad aiutare i ragazzi a sviluppare quel tipo di competenze sociali ed emotive sempre più necessarie per orientarsi in un contesto culturale e professionale fluido, senza barriere nette tra una competenza e l'altra.