Si torna a parlare di abilitazione e specializzazione sul sostegno conseguita all'estero. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, secondo la quale spetta al Ministero controllare l'aderenza dei titoli conseguiti all'estero alle necessità della posizione in Italia, il MIM fa un parziale dietro front.
Rispetto alle ultime notizie, che restituivano un quadro sostanzialmente immobile, il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha previsto un'inversione di rotta sulle abilitazioni conseguite all'estero.
Facciamo il punto della situazione.
Ok alle supplenze per chi si è abilitato all'estero: il cambio di rotta di Valditara
Come stabilito dall'OM n. 112/2022, l'ordinanza di Bianchi sulle supplenze, migliaia di docenti italiani che si sono specializzati sul sostegno all'estero:
- da una parte, potevano essere inseriti nelle GPS prima fascia, ma con riserva;
- dall'altra parte, non potevano essere destinatari di supplenza fino allo scioglimento della riserva.
Va da sé che la riserva da sciogliere riguardava i processi di verifica da parte del Ministero. Processi che, al netto dei tempi già biblici, sono stati ulteriormente rallentati dalla sentenza del Consiglio di Stato.
Di fronte a una verifica dei titoli così lenta da parte del MIM e, allo stesso tempo, all'impossibilità di iniziare una supplenza, non si sono fatti attendere i ricorsi avverso l'ordinanza.
Per questa ragione, Valditara e il suo Ministero hanno deciso di modificare l'ordinanza del Governo Draghi e consentire quindi la stipula di contratti a tempo determinato nell'attesa del riconoscimento del titolo.
Soddisfatta la maggioranza di governo: per Fratelli d'Italia è uno spartiacque epocale
La maggioranza si è da subito detta soddisfatta per la decisione di Giuseppe Valditara e del suo Ministero nei riguardi di chi ha conseguito l'abilitazione all'estero. Per la responsabile scuola di Fratelli d'Italia e membro della commissione cultura del Senato Ella Bucalo, si tratta di una svolta per migliaia di docenti che:
"costituisce uno spartiacque epocale in una vicenda che da anni è al centro delle richieste di Fratelli d'Italia per il mondo della scuola. L'ordinanza permetterà inoltre di coprire numerose cattedre rimaste vacanti rispondendo alle esigenze più stringenti degli istituti scolastici e garantendo ai ragazzi continuità didattica"
In un momento storico che vede diverse tensioni fra le forze politiche che sostengono il Governo Meloni, anche Forza Italia si esprime a favore della nuova ordinanza. L'europarlamentare Lucia Vuolo rivendica come la direzione perseguita da Valditara sulle abilitazioni conseguite all'estero sia il frutto di un lungo percorso anche in seno alle istituzioni europee. Nelle parole della deputata, resta da attendere soltanto la nuova ordinanza.
Decisione che ci aspettavamo: ANIEF incassa e rilancia con il TFA sostegno
Arriva il plauso al Ministero anche dal mondo dei sindacati scolastici. In particolare, ANIEF parla di un'importante apertura da parte dell'amministrazione scolastica. Per il sindacato, sulla decisione di Valditara hanno pesato tanto la pronuncia del Consiglio di Stato di fine 2022 quanto le azioni legali di ANIEF. Secondo le parole del presidente nazionale Marcello Pacifico:
Come sindacato, abbiamo anche chiesto lo sblocco delle attuali procedure abilitanti pendenti e l'apertura del numero programmato del TFA sostegno o almeno il raddoppio dei posti 60 mila per le ordinarie esigenze e l'accesso al di fuori del numero programmato del personale con 24 mesi di servizio su posti di sostegno e del personale di ruolo
D'altronde, ANIEF è stato l'unico fra i sindacati del comparto scuola a rappresentare, anche con ricorsi e azioni legali, le istanze dei docenti che hanno conseguito l'abilitazione all'estero.
Docenti senza abilitazione scavalcano quelli abilitati in Italia: i dubbi di FLC CGIL
Sono meno entusiastici i toni di FLC CGIL, che certifica la repentina inversione di rotta da parte del Ministero a soli 15 giorni dall'informativa che confermava l'ordinanza del 2022.Di per sé, la nuova impostazione voluta da Valditara non rappresenta il problema. Vista però la lentezza del Ministero nella verifica dei titoli, si rischia una situazione in cui i docenti abilitati all'estero che ancora attendono il riconoscimento del titolo scavalcano i docenti abilitati in Italia.
E questo sarebbe davvero paradossale oltre che ingiusto, sostiene FLC CGIL che continua:
"I processi di valutazione di questi titoli finalizzati all'eventuale riconoscimento hanno visto lunghi contenziosi davanti al TAR e al Consiglio di Stato e una lentezza ingiustificabile da parte del Ministero dell'Istruzione e del Merito nel definire i protocolli di riconoscimento dei titoli medesimi."Per FLC CGIL, quindi, la scelta del Ministero ha una ragione ben precisa. Piuttosto che definire dei criteri univoci di riconoscimento dei titoli abilitanti conseguiti all'estero, Valditara decide di aprire l'assunzione anche in mancanza di un titolo riconosciuto.
In questo modo, però, danneggia i docenti di sostegno che si sono abilitati in Italia e la chiama vittoria.
A quando l'ordinanza sulle supplenze 2023/2024 del Ministero?
Quanto abbiamo visto nel corso dell'articolo e, in generale, le nuove procedure per l'attivazione delle supplenze, saranno oggetto di un incontro fra Ministero e sindacati che si terrà il 28 e il 29 marzo. Oltre alla questione dell'abilitazione sul sostegno all'estero, si parlerà anche dell'algoritmo di conferimento delle supplenze, una questione che attende risposta ormai da troppo tempo.