Gli ultimi dati ricavati, e pubblicati dal Fatto Quotidiano, in merito all'occupazione degli insegnanti di sostegno, consegnano dei numeri che testimoniano una situazione poco omogenea a causa di un forte squilibrio territoriale.
Docenti di sostegno. Come sono distribuiti in Italia
Il quadro che emerge è dunque critico, se si pensa che ad oggi tantissimi alunni disabili o con bisogni educativi speciali sono seguiti da un precario ancora non specializzato.
Eppure, il personale tecnicamente non manca: se è vero infatti che al Nord non si trovano nuovi insegnanti di sostegno, al Sud moltissimi docenti sono disoccupati.
I numeri delle rilevazioni dicono che a fronte di 278.000 alunni disabili ci sono al momento solo 112.370 docenti specializzati di ruolo e non.
La Sicilia è la regione dove si registra la situazione più paradossale, con circa 12.000 cattedre su 23.500 occupate da docenti precari e spesso non specializzati, con ovvie conseguenze negative sulla qualità didattica destinati agli alunni disabili.
Al Sud e nelle isole l'offerta formativa è equivalente a circa 13.000 posti, contro i 3.500 del Nord. Solo la Sicilia tramite i suoi corsi forma 5.000 persone, mentre Toscana ed Emilia-Romagna non arrivano a 1.000.
In Lombardia si fa un frequente ricorso alle Mad, in quanto tra docenti di ruolo e di sostegno mancano ancora 800 unità di personale: una scelta anche questa che influenza negativamente la qualità dell'insegnamento, in quanto spesso il personale assunto manca delle competenze necessarie.