Entro 15 giorni dalla chiusura della finestra per la presentazione delle domande di mobilità, il Dirigente Scolastico pubblica la graduatoria interna di istituto che individua gli eventuali perdenti posto.
Nel presente articolo vedremo, nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria:
- come vengono individuati i docenti perdenti posto;
- cosa può fare un docente individuato come soprannumerario;
- come avviene il trasferimento d'ufficio;
- eventuali casi particolari e precedenze.
Docente perdente posto: come viene individuato e cosa può fare
Nella graduatoria interna di istituto vengono graduati, per ciascuna tipologia di posto, i docenti titolari dell'istituzione scolastica in questione. Come abbiamo accennato in introduzione, a pubblicare la graduatoria è il Dirigente Scolastico entro i 15 giorni successivi alla data ultima prevista per le domande di mobilità.
In caso di contrazione dell'organico di istituto, i docenti perdenti posto dovranno essere sottoposti a trasferimento d'ufficio. Dopo l'individuazione dei soprannumerari, il dirigente comunica immediatamente e formalmente la posizione al docente interessato.
Quest'ultimo è riammesso nei termini di presentazione della domanda di mobilità entro 5 giorni dalla comunicazione del DS. In particolare, il docente perdente posto può scegliere di:
- presentare una domanda di mobilità condizionata (o non);
- non presentare domanda.
Vediamo nello specifico le due casistiche.
Domanda di mobilità condizionata o meno: a cosa serve e come si presenta
Una volta ricevuta la comunicazione, il docente perdente posto può partecipare ai trasferimenti a domanda, con istanza entro i 5 giorni. Per farlo, dovrà compilare l'apposito modulo presente nella sezione mobilità del sito del Ministero. Per il docente soprannumerario che presenta domanda di mobilità, è possibile condizionare l'istanza al permanere della situazione della soprannumerarietà.
In questo caso, se durante i movimenti dei docenti si libera un posto nella scuola di titolarità, il docente perdente posto viene riassorbito nella scuola. Come preventivabile, se ci sono più docenti che hanno presentato domanda condizionata viene riassorbito quello con posizione più alta in graduatoria. Un discorso simile poi vale anche per i docenti di sostegno, nel caso si liberi un posto durante la mobilità a domanda.
Se invece il docente perdente posto presenta una domanda di mobilità non condizionata al permanere della soprannumerarietà, non potrà comunque rientrare nella sua scuola di titolarità. Inoltre, perde anche la precedenza contenuta nel CCNI mobilità 2022-2025, art. 13 comma 1 punto II, rivolta al "Personale trasferito d'ufficio negli ultimi otto anni richiedente il rientro nella scuola o istituto di precedente titolarità".
In entrambi i casi, il punteggio è quello previsto per i trasferimenti a domanda. Per condizionare la domanda di mobilità, si deve rispondere "NO" al quesito "Il docente soprannumerario intende comunque partecipare al movimento a domanda?", presente nel modulo.
Con il "SI", invece, non si condiziona la domanda di mobilità.
Domanda condizionata: preferenze esprimibili e trasferimento d'ufficio
Sia nel caso che la domanda sia condizionata o meno, la nuova istanza annulla la precedente, se il docente aveva presentato domanda di mobilità. Inoltre, se la domanda condizionata viene accolta, il docente perdente posto viene considerato a tutti gli effetti come trasferito d'ufficio.
Per quanto riguarda le preferenze, è possibile esprimere delle preferenze anche sui comuni diversi da quello di titolarità. Prima dei codici relativi agli altri comuni, è però necessario esprimere anche quello del comune o del distretto in cui si è titolari.
Discorso simile si può fare per l'indicazione di preferenze interprovinciali nella medesima domanda condizionata. Anche qui il comune di titolarità va indicato prima delle preferenze provinciali su altri comuni: se fosse il contrario, le preferenze relative agli altri comuni della propria provincia verrebbero annullate.
Inoltre, se le preferenze per un'altra provincia vengono espresse prima di quelle della provincia di titolarità e la domanda viene accolta per un trasferimento interprovinciale, non ci sarà il riassorbimento.
Docente perdente posto: cosa succede se non si presenta domanda?
Vengono trasferiti d'ufficio, sulla base della graduatoria interna di istituto, i docenti perdenti posto che:
- hanno presentato domanda - condizionata o meno - ma non sono soddisfatti in alcuna delle preferenze indicate;
- non hanno presentato una domanda di mobilità entro i 5 giorni dalla comunicazione di soprannumerarietà.
Sarà comunque compito del docente perdente posto, che non intende presentare domanda, la compilazione del modulo domanda nelle sezioni interessate:
- generalità;
- punteggio spettante come soprannumerario;
- quinquennio di permanenza;
- titoli di specializzazione posseduti.
Se il docente non compila il modulo, è cura del Dirigente Scolastico inviare i dati all'Ufficio Scolastico Regionale. In caso di più docenti con lo stesso punteggio, prevale la maggiore età anagrafica dal momento che le precedenze vengono applicate solo nella mobilità volontaria.
Come avviene il trasferimento d'ufficio dei docenti perdenti posto
Oltre all'ordine delle operazioni dei trasferimenti e dei passaggi, l'Allegato 1 al CCNI mobilità 2022-2025 regola anche le modalità del trasferimento d'ufficio. Quest'ultimo viene disposto, sulla base del punteggio nella graduatoria interna di istituto:
- nel comune di titolarità nel corso della prima fase dei movimenti, in subordine;
- in una istituzione scolastica del comune più vicino, in base alle tabelle di prossimità, nel corso della seconda fase dei movimenti.
Per quanto riguarda i titolari di posto comune nella scuola primaria, il trasferimento d'ufficio può anche avvenire sui posti di lingua inglese, se richiesti. In subordine, anche sui posti di istruzione per gli adulti. Anche in questo caso si seguono le tabelle di prossimità per i comuni con centri territoriali.
Per quanto invece riguarda i docenti di sostegno, i trasferimenti d'ufficio avvengono nel comune di titolarità, su medesima o diversa tipologia di posto di sostegno (a patto che il docente abbia il relativo titolo di specializzazione). In subordine, avvengono anche su posto di tipo speciale o a indirizzo didattico differenziato (se il docente possiede il relativo titolo).
Nel caso ciò non sia possibile, il trasferimento d'ufficio avviene:
- in uno dei posti o delle scuole disponibili a partire dal comune più vicino, in base alle tabelle di prossimità (prima su posto di sostegno e poi, in subordine, su posto di tipo speciale o a indirizzo didattico differenziato);
- su posto comune, in via definitiva o provvisoria, a seconda che il docente abbia concluso il quinquennio di permanenza su posto speciale o di sostegno.
Precedenze sul rientro nella scuola di titolarità dei perdenti posto
Nel corso delle operazioni di mobilità, può succedere che manchino posti in tutti i comuni della provincia. In questo caso, non è possibile assegnare la titolarità al docente perdente posto e, di conseguenza, questi viene assegnato in soprannumero sulla provincia.
Allo stesso tempo, i docenti trasferiti d'ufficio possono fruire per otto anni della precedenza già richiamata prima, secondo cui hanno diritto al rientro con precedenza nella scuola di titolarità prima del trasferimento.
Non potranno usufruirne i docenti perdenti posto che presentano domanda non condizionata e non sono soddisfatti nelle domande.