Si avvicina la data di scadenza per la presentazione della domanda di assunzione a tempo parziale (part-time) per docenti e personale ATA. Il governo non ha ancora confermato ufficialmente il tutto, ma dovrebbe far fede la data del 15 marzo decisa in precedenza.
Di seguito viene spiegato in cosa consiste il part-time, quali soggetti possono richiederla e come procedere alla presentazione della domanda. Eventuali modifiche ad opera del governo possono andare a cambiare qualche dettaglio.
Chi può presentare la domanda per il part-time
A presentare domanda per assunzione part-time possono essere le seguenti categorie professionali, purché siano assunti con contratto a tempo indeterminato:
- Personale docente di ogni ordine e grado, compresi i neo-immessi in ruolo;
- Personale di istituzioni educative, conservatori o accademie;
- Tutto il personale ATA, di ogni ordine e grado, tranne i direttori dei Servizi generali ed amministrativi;
- Personale prossimo alla collocazione in quiescenza (dal 1° settembre). Questi possono chiedere che il servizio venga mantenuto a tempo parziale, nel rispetto delle condizioni di esubero dopo il compimento delle operazioni di mobilità.
La normativa. Condizioni necessarie all'assunzione part-time
Esistono particolari condizioni necessarie per essere assunti part-time. Queste sono disciplinate dagli articoli 7, 8 e 9 dell'O.M. n. 446 del 22.07.97.
Queste cambiano a seconda dell'ordine e del grado.
Scuola dell'infanzia e primaria
Nella scuola dell'infanzia e nella primaria non è prevista assunzione part-time nelle classi dove è previsto un solo docente per l'intera attività di insegnamento.
Sempre nella scuola dell'infanzia, i docenti part-time non possono insegnare nelle scuole con il solo turno antimeridiano, per rispettare il requisito dell'unicità dell'insegnante rispetto la sezione.
Le sezioni con otto/dieci ore di attività didattica possono invece ricorrere a insegnanti part-time, ma esclusivamente per una delle due insegnanti di sezione, in modo da garantire un punto di riferimento stabile.
Nella primaria l'impiego part-time include le attività di programmazione didattica collegiale. Va garantita l'unicità dell'insegnante e l'unitarietà negli ambiti di intervento formativo.
Scuola secondaria primo e secondo grado e attività di sostegno
Nel caso in cui i docenti di scuola secondaria, sia di primo che secondo grado, lavorino su classi di concorso che comprendono più discipline, il lavoro a tempo parziale deve essere svolto in accordo con l'eventuale scindibilità del monte orario delle discipline in questione.
L'assegnazione delle cattedre a tempo prolungato avviene quando viene attesa la preponderanza dell'insegnamento in oggetto rispetto all'orario totale e al ruolo di riferimento didattico del docente in fase di programmazione didattica interdisciplinare. Sono escluse da questo discorso le materie letterarie.
Nella secondaria di II grado è però necessario che venga assicurata l'unicità del docente in ogni classe e in uno o più degli insegnamenti che compongono la cattedra di riferimento.
Per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno, non possono essere part-time qualora il loro impiego preveda interventi di sostegno su alunni che vanno seguiti per una durata superiore alla metà dell'orario settimanale di insegnamento. Questa soglia, obbligatoria, è decisa in base al grado scolastico.
Personale ATA e personale educativo
Per il personale ATA, le ore della prestazione di lavoro part-time si articolano su base settimanale, su turni da 6 ore giornaliere per tre giorni a settimana. Le ore possono anche essere svolte di pomeriggio.
Anche il personale educativo deve prestare servizio almeno 3 giorni a settimana, senza escludere nessuna incombenza spettante. I giorni settimanali si riducono a due qualora fosse compreso il servizio assistenziale notturno ai soggetti convittori.
La domanda di servizio part-time
Come anticipato, la data entro cui presentare le domande è attualmente fissata al 15 marzo, secondo circolare dell' O.M n.55 del 13/02/1998.
Va presentata tramite dirigente scolastico della scuola presso la quale si presta servizio. La prestazione part-time si considera su due anni scolastici, con variazione di rapporto lavorativo a partire da giorno 1° settembre. Al termine dei due anni il rapporto di lavoro prosegue in modalità part-time, a meno di esplicita richiesta di tornare al tempo pieno (o all'inserzione di una precisa scadenza nel contratto).
Le modifiche del rapporto lavorativo possono verificarsi in tre casi:
- Personale che per la prima volta chiede di passare da contratto a tempo pieno a quello part-time
- Personale già in servizio a tempo parziale da almeno due anni ma che vuole tornare full-time dal 1° settembre. Anche in questo caso la cadenza per la richieste è datata 15 marzo.
- Personale che vuole modificare il numero di ore settimanali o la tipologia di servizio orizzontale/verticale
