Come abbiamo evidenziato in un recente approfondimento sulle immissioni in ruolo 2023/2024, restano ancora da assegnare alcuni posti ai vincitori del concorso straordinario bis. I docenti assunti a seguito della procedura straordinaria conseguono l'abilitazione, secondo quanto stabilito dal DM n. 108/2022, all'atto della conferma in ruolo.
Cosa succede se, nel frattempo, l'aspirante risulta vincitore di un ulteriore concorso in una seconda classe di concorso? Mantiene anche l'abilitazione oppure no?
Concorso straordinario bis: articolazione e anno di prova
Bandito per coprire i posti comuni nella scuola secondaria di primo e secondo grado residuati dalle immissioni in ruolo ordinarie e straordinarie GPS del 2021/2022, il concorso straordinario bis si articola in:
- svolgimento della procedura selettiva;
- nomina a tempo determinato fino al 31 agosto dei vincitori, nel 2022/2023;
- svolgimento conseguente dell'anno di formazione e prova, con percorso universitario;
- al superamento di entrambi, conferma in ruolo nell'anno 2023/2024 con decorrenza dal primo settembre 2023 o, se successiva, dalla data di inizio del servizio.
Il periodo di prova può essere valutato negativamente una sola volta, e in tal caso gli aspiranti possono ripeterlo per l'anno successivo. Al contrario, è necessario superare la prova conclusiva del percorso universitario nel primo anno, pena l'impossibilità di trasformazione del contratto a tempo indeterminato.
Come abbiamo detto, non tutte le procedure si sono concluse in tempo utile per consentire ai docenti lo svolgimento di almeno 180 giorni di servizio, di cui 120 di attività didattiche. In molti verranno assunti, al 31 agosto, nell'anno scolastico 2023/2024 con conseguente conferma in ruolo dal 2024/2025.
All'atto della conferma in ruolo, inoltre, gli aspiranti conseguono anche l'abilitazione all'insegnamento per la relativa classe di concorso.
Accettare il posto da concorso ordinario prima del ruolo fa perdere l'abilitazione
E proprio la questione dell'abilitazione è una delle più dibattute nei riguardi del concorso straordinario bis, insieme ai ritardi nella stipula dei contratti. Infatti all'articolo 19, comma 4, del Decreto Ministeriale si legge che:
"All'atto della conferma in ruolo i docenti assunti conseguono l'abilitazione per la relativa classe di concorso, qualora ne siano privi."Si tratta di un comma che, pur nella sua specificità, risulta piuttosto generico. Abbiamo già affrontato come sia tecnicamente possibile rinunciare alla conferma in ruolo e mantenere l'abilitazione, in alcune situazioni. Se l'abilitazione si consegue non vincendo il concorso, ma ottenendo la conferma in ruolo, cosa avviene se si accetta un altro posto?
Il caso è quello di molti docenti che, in attesa di iniziare l'anno di prova o vicini alla sua conclusione, risultano anche vincitori di un concorso ordinario. Dal momento che l'abilitazione si consegue soltanto con la conferma in ruolo, rinunciare alla seconda preclude anche le possibilità di ottenere la prima.
Posto da ordinario e abilitazione da straordinario bis: si possono mantenere entrambi?
Sulla questione dell'abilitazione conseguita alla conferma in ruolo, la procedura stabilita dal DM n. 108/22 non lascia quindi tanti dubbi. Al momento, pertanto, non è previsto alcun modo che consenta di mantenere l'abilitazione non ancora conseguita, derivante da concorso straordinario bis, e il ruolo da altro concorso. I casi possono essere due.
Da una parte, si viene individuati per l'assunzione in ruolo da concorso ordinario prima della conferma in ruolo dovuta al concorso straordinario bis. Qui il docente deve necessariamente accettare l'uno oppure portare a termine l'altro, se vuole ottenere l'abilitazione. Dall'altra parte, si viene individuati per l'assunzione in ruolo da ordinario dopo la conferma in ruolo da straordinario bis. Qui invece il docente può anche accettare la seconda nomina senza perdere l'abilitazione nella classe di concorso ottenuta con la conferma in ruolo.
La distinzione riguarda anche le regioni in cui si è ottenuto il posto. Infatti, possono verificarsi situazioni in cui il posto da ordinario è più vicino a casa, al contrario di quello da straordinario. E ricordiamo che, per quest'ultima procedura, i docenti sono sottoposti al vincolo triennale sul posto di assunzione.
Dal momento che la questione riguarda un discreto numero di docenti, è possibile che il Parlamento o il Governo decidano di intervenire. La sede ideale sembra quella che porterà alla conversione del Decreto PA, ma potremo saperne di più nelle prossime settimane.
