L’informativa sui decreti ministeriali pubblicata il 3 luglio dal Ministero dell’Istruzione e del Merito ha definito i regolamenti dei prossimi concorsi docenti 2023. Due bandi in vista per la scuola secondaria.
Di seguito, riportiamo tutte le informazioni relative alla procedura concorsuale. La guida sarà in continuo aggiornamento in base alle novità comunicate di volta in volta dal Ministero; non sono ancora infatti disponibili le date precise.
Cosa serve per partecipare al concorso docenti 2023 per scuola secondaria
Saranno due i concorsi che verranno presto banditi. Di seguito riportiamo i titoli di accesso.
Il primo concorso: requisiti di accesso
La prima procedura concorsuale è bandita per posti comuni e posti di sostegno. Questi i titoli di accesso contenuti nel primo bando.
- Laurea di accesso relativa alla classe di concorso scelta + abilitazione;
- Diploma per ITP;
- 3 anni di servizio. Questi devono essere svolti nella scuola statale, negli ultimi cinque anni e almeno uno deve essere sulla stessa classe di concorso per cui si concorre (1 annualità= 180 gg o servizio da 1° febbraio agli scrutini);
- Laurea + 24 Cfu.
Si ricorda inoltre che i candidati che supereranno le prove del concorso, dovranno poi conseguire eventuali CFU/CFA mancanti per l’ottenimento dell’abilitazione, tramite un percorso di formazione integrativa dedicato.
Il secondo concorso: titoli di accesso
Il secondo bando si rivolge alle stesse categorie del primo, con l’aggiunta dei candidati che oltre al titolo di accesso sono in possesso dei 30 CFU/CFA acquisiti nell’ambito della formazione iniziale, tramite percorsi universitari e accademici. Questi saranno attivati nei prossimi mesi.
È possibile partecipare al concorso con riserva, ovvero senza avere ancora conseguito il titolo di accesso, purché sia in corso l’iscrizione al percorso universitario o accademico per l’acquisizione dei 30 CFU/CFA. Il loro conseguimento deve essere concluso entro il termine previsto per presentare le istanze di partecipazione.
Posti di sostegno e specializzazione
I candidati per i posti di sostegno possono partecipare a entrambi i bandi di concorso per scuola secondaria. Il requisito di accesso è il titolo di specializzazione.
È valido anche un titolo estero analogo, purché sia adeguatamente riconosciuto in Italia. Qualora uno di questi titoli sia stato acquisito ma non è ancora riconosciuto, il candidato sarà ammesso con riserva
Cos’è la fase transitoria e come influisce sui requisiti di accesso
Fino al 31 dicembre 2024 si parla di fase transitoria. Fino a tale data, va dunque tenuto conto di quanto segue:
- Per gli insegnanti tecnico-pratici, il solo diploma di scuola secondaria di II grado vale come titolo di accesso, anche senza abilitazione;
- Valgono come titoli di accesso sia i 30 CFU/CFA del percorso universitario e accademico di formazione iniziale, sia i 24/CFU/CFA, se sono stati conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
Dopo la fase transitoria: il concorso ordinario a regime
Superata questa fase transitoria e stabilizzati i vari concorsi straordinari, cominceranno i concorsi ordinari a regime. L’intenzione è quella di bandirli con cadenza annuale, a seconda delle disponibilità di regioni e classi di concorso. I requisiti saranno in questo caso:
- Laurea magistrale o a ciclo unico, diploma AFAM di II livello o titolo equipollente equiparato;
- Titolo estero analogo a quelli italiani e riconosciuto in Italia;
- Abilitazione all’insegnamento su classe di concorso richiesta;
- 3 anni di servizio. Questi devono essere svolti nella scuola statale, negli ultimi cinque anni e almeno uno deve essere sulla stessa classe di concorso per cui si concorre.
Le prove del concorso docenti 2023
Per quanto riguarda le prove d’esame, i candidati dovranno sostenere una prova scritta e una prova orale. Completa il quadro la consueta valutazione dei titoli, che con un massimo di 50 punti.
Il totale massimo conseguibile con le tre prove è di 250 punti.
Prova scritta
La prova scritta durerà 100 minuti e sarà computer-based. Nel caso dei posti comuni, sarà articolata in 50 quesiti che avranno l’obiettivo di valutare le conoscenze e le competenze dei candidati riguardo argomenti di:
- Pedagogia;
- Psicopedagogia;
- Metodologia didattica;
- Lingua inglese (livello B2);
- Competenze digitali;
Questa la ripartizione specifica dei quesiti:
- 10 quesiti riguardanti l’ambito pedagogico;
- 10 quesiti riguardanti l’ambito psicopedagogico, comprendenti gli aspetti relativi all’inclusione;
- 20 quesiti riguardanti l’ambito metodologico didattico, inclusi gli aspetti relativi alla valutazione.
- 5 quesiti riguardanti la conoscenza della lingue inglese livello B2
- 5 quesiti riguardanti le competenze in ambito digitale
Per i posti sostegno previste 40 domande relative alla didattica applicata alle diverse tipologie di disabilità e all’inclusione degli alunni, e 10 suddivise tra inglese e conoscenze digitali (analogamente alla prova scritta per posto comune).
La prova scritta si ritiene superata se il candidato consegue un punteggio pari ad almeno 70/100.
Prova orale
La prova orale del concorso docenti 2023 per la scuola secondaria consiste in un test volto ad accertare le competenze sulla disciplina e sulla didattica. Dura un massimo di 45 minuti e prevede anche lo svolgimento di una lezione simulata. La traccia sarà estratta da ogni candidato 24 ore prima rispetto la propria prova. Ogni traccia estratta viene esclusa dai successivi sorteggi.
Durante la prova la commissione verificherà la capacità del candidato di progettare in maniera efficace interventi e attività didattiche, ma anche di utilizzare tecnologie e dispositivi multimediali.
Per quanto riguarda i posti di sostegno, il candidato dovrà dimostrare di essere capace di garantire l’inclusione degli alunni con diversi tipi disabilità e permettere loro di raggiungere gli obiettivi didattici in base alle loro potenzialità.
La prova orale si ritiene superata se il candidato consegue un punteggio pari ad almeno 70/100
La graduatoria di merito
La graduatoria di merito viene compilata al termine delle prove. Il punteggio è il risultato della somma dei singoli punteggi ottenuti nel corso delle prove più la valutazione dei titoli.
Soltanto i vincitori entrano in graduatoria, ovvero i candidati che hanno superato le prove con un punteggio tale da rientrare nel numero dei posti banditi.
In caso di rinuncia dei vincitori si farà ricorso a una riserva del 30% di posti riservati ai docenti con 3 anni di servizio negli ultimi 10. Questi dovranno essere stati svolti, anche in maniera non continuativa, nelle scuole statali. Almeno un anno deve essere specifico sulla classe di concorso.