Nella giornata di ieri, 28 aprile 2022, è stata pubblicata su Gazzetta Ufficiale la Legge n. 33 afferente le "Disposizioni in materia di iscrizione contemporanea a due corsi di istruzione superiore". Con tale disciplina - che entrerà in vigore non prima del 13 maggio - sarà finalmente possibile l'iscrizione simultanea a due corsi di laurea, master, scuole o istituti superiori ad ordinamento speciale.
Vi sono, tuttavia, peculiarità ed eccezioni che è necessario conoscere e che qui di seguito ci riserviamo di illustrare.
La Legge: possibilità e vincoli
Il nuovo disegno di legge, chiamato non a caso "Disposizioni in materia di iscrizione contemporanea a due corsi di istruzione superiore", è stato ieri approvato dal Senato con 178 sì, 4 astenuti e 5 voti contrari. Il testo risulta composta da sei articoli che illustrano le modalità consentite per le iscrizioni contemporanee: è previsto che ciascuno studente abbia la possibilità di iscriversi, contemporaneamente, a due diversi corsi di laurea, di laurea magistrale o di master, anche presso più università, scuole o istituti superiori a ordinamento speciale. Altresì è consentita l'iscrizione a un corso di laurea o di laurea magistrale e a un corso di master, di dottorato di ricerca o di specializzazione, ad eccezione dei corsi di specializzazione medica. Le iscrizioni contemporanee sono consentite sia presso istituzioni italiane che estere e pure agli atenei telematici.
Tuttavia, la legge pone anche qualche vincolo rispetto alle operazioni consentite: ad esempio, non è consentita l'iscrizione contemporanea a due corsi di laurea o di laurea magistrale appartenenti alla stessa classe, né allo stesso corso di master, neanche presso due diverse università, scuole o istituti superiori ad ordinamento speciale.
Il Decreto Ministeriale
Il testo così approvato prevede che vi sia l'emanazione, entro 60 giorni, da parte del Ministro dell'Università e della Ricerca - sentito il parere del Crui (Conferenza dei rettori), del Cun (Consiglio universitario nazionale) e del Cnsu (Consiglio degli studenti) - di un decreto contenente le indicazioni sulle modalità d'applicazione delle nuove norme contenute all'interno.
Intanto, l'attuale ministra dell'Università e della ricerca, Maria Cristina Messa, si dice soddisfatta di una legge che sarà in grado di agevolare anche il progetto che si è posta in campo di realizzare, concernente l'idea di incrementare le lauree interdisciplinari nonché quelle abilitanti per le professioni.
"Un grande risultato che consente al nostro Paese di fare un passo in avanti nella formazione universitaria, in linea con il contesto internazionale"Ha commentato, entusiasta, la ministra.