L'acronimo DSA, che indica i Disturbi Specifici dell'Apprendimento, è ormai entrato a far parte del linguaggio comune, anche e soprattutto di quello legato alla scuola. La sigla indica una serie di disturbi relativi adifficoltà legate ad abilità importanti per l'apprendimento e la trasmissione della cultura e si caratterizzano per essere specifici ed evolutivi:
- specifici, dato che interessano solo e soltanto alcuni processi di apprendimento;
- evolutivi, considerato che si manifestano nel momento in cui il bambino non sviluppa una determinata capacità che, per la sua età, dovrebbe essere attuata in automatico.
Manifestazione e diagnosi dei DSA
I disturbi specifici dell'apprendimento sono diversi e possono riguardare problemi nella lettura, nella scrittura o nel calcolo, impedendo quindi al bambino colpito di poter essere totalmente autosufficiente nel suo percorso di apprendimento.
I disturbi che rientrano tra i DSA hanno origine neurobiologica, quindi non sono legati a traumi psicologici e/o blocchi educativi e, di conseguenza, necessitano di una diagnosi medica. A verificarne l'esistenza può essere soltanto un neuropsichiatra infantile, oppure un'equipe composta anche da uno psicologo e un logopedista.
Una diagnosi e un intervento tempestivi stanno alla base del trattamento dei DSA: un bambino con un disturbo di questo tipo, infatti, viene più colpito dalla frustrazione che ne deriva piuttosto che il disturbo in sé, soprattutto perché non riesce a dare una spiegazione alla difficoltà che incontra soprattutto in ambito scolastico.
Le diverse tipologie di DSA
I DSA sono riconosciuti dalla legge e, nello specifico, sono 4:
Tipologia DSA | Definizione | Effetti |
---|---|---|
Dislessia | Difficoltà nella Lettura | Le operazioni effettuate per portare decodificare lettere, sillabe e parole non avviene in automatico, con la conseguenza che l'alunno non riesce né a comprendere, né a memorizzare |
Discalculia | Difficoltà nell'eseguire calcoli matematici | l'alunno non è in grado di attribuire ai numeri il loro valore corretto e non riesce a leggerli seguendone la posizione |
Disgrafia | Difficoltà di scrittura proprio dal punto di vista motorio-esecutivo | L'alunno scrive le lettere in modo disordinato e molto distanti tra loro, rendendo illeggibile il risultato finale; |
Disortografia | Incapacità di passare dal linguaggio parlato a quello scritto | L'alunno ha difficoltà nel tradurre i suoni in simboli grafici |
Le varie tipologie di DSA possono anche coesistere tra loro, oppure aggiungersi ad altri disturbi.
DSA e didattica inclusiva
La legge in merito ai DSA nella scuola è lalegge 8 ottobre 2010, n. 170, che assegna al sistema nazionale di istruzione e agli atenei il compito di individuare le modalità didattiche migliori per includere gli alunni con DSA nel percorso scolastico.
Nello specifico, è con le "Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico" che si è avviato un approccio innovativo da parte della scuola verso le neurodiversità, che devono essere gestite utilizzando le tecniche e gli strumenti più adeguati per consentire anche agli alunni neurodiversi di poter apprendere e imparare esattamente come i loro coetanei.
Didattica personalizzata e didattica individualizzata
Date le premesse, la scuola deve adoperarsi per dar vita a una didattica personalizzata e a una didattica individualizzata, che non indicano la stessa cosa:
- didattica individualizzata: pone degli obiettivi comuni a tutta la classe, contemplando però delle attività di recupero individuale per l'alunno che ne ha bisogno. Si focalizza, quindi, sui metodi individuali da adattare ai singoli studenti in base alle loro caratteristiche, in modo da assicurare a tutti il raggiungimento di determinati traguardi;
- didattica personalizzata: calibra l'offerta formativa in base alle esigenze dei singoli studenti che compongono il gruppo classe e interviene anche a livello qualitativo nel processo di apprendimento, prevedendo obiettivi diversi per ciascun alunno. L'approccio personalizzato, quindi, applica strategie formative diverse con l0intendo di valorizzare le potenzialità specifiche di ciascun alunno.
Lavorando insieme, entrambe le tipologie di didattica consentono a uno studente con DSA diraggiungere i propri obiettivi formativi includendolo all'interno del gruppo classe. Ovviamente, in questi casi entra in gioco il docente, con la sua esperienza e le sue capacità, che devono essere specializzate e adatte a fronteggiare situazioni di questo tipo.
Strumenti compensativi e misure dispensative
Per concretizzare l'approccio previsto dalla didattica inclusiva bisogna basarsi sull'utilizzo di strumenti e supporti specifici quali:
- il Piano Didattico Personalizzato (PDP);
- gli strumenti tecnologici compensativi;
- le misure dispensative.
Il PDP è un documento indispensabile sul quale si fonda tutto il progetto educativo costruito su misura allo studente con DSA. Si prepara e si aggiorna periodicamente coinvolgendo tutte le figure professionali che lavorano con l'alunno con l'obiettivo di garantirgli lo stesso livello di apprendimento dei suoi compagni.
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Gli strumenti didattici e tecnologici, invece, servono ai ragazzi con DSA per poter apprendere al meglio compensando le loro carenze. Rientrano, in tal senso, il sintetizzatore vocale, il registratore, la calcolatrice e vari programmi di video-scrittura. Anche la LIM è un grande alleato per i docenti.
Al contempo, agli alunni con DSA devono essere concessi:
- tempi più lunghi per lo svolgimento delle verifiche;
- l'esonero per alcune prove, che possono essere sostituite con altre dal valore equipollente.