Come sarà l'esame di maturità 2023 in Emilia-Romagna dopo l'alluvione? A questa domanda sta cercando le risposte migliori il ministro dell'Istruzione e del merito Giuseppe Valditara.
Impossibile pensare a un esame di stato come tutti gli altri. Troppo colpito il territorio e le scuole non fanno eccezione. Gli studenti inoltre sono in uno stato di comprensibile difficoltà psicologica. Si valuta dunque una commissione interna e altre soluzioni ad hoc per l'esame di maturità 2023 in Emilia-Romagna.
Valditara: "Venire incontro alle difficoltà degli studenti alluvionati". Ecco come saranno gli esami di maturità 2023 in Emilia-Romagna
Secondo l'ultimo comunicato ufficiale del Ministero, nessuna misura ufficiale è ancora stata presa per quanto riguarda l'Esame di Stato in Emilia-Romagna. Nonostante si rincorrano le voci di accorgimenti come ad esempio l'abolizione delle prove scritte o la composizione totalmente interna della commissione, non c'è ancora niente di definito. Il ministro Valditara però ci tiene a rassicurare tutti. L'esame di maturità 2023 terrà conto della situazione dell'Emilia-Romagna dopo l'alluvione e sarà nel segno della flessibilità.
Il Governo ha già dopotutto mostrato tutto l'interesse ad andare in soccorso della scuola, stanziando un fondo per interventi diretti di 20 milioni di euro per l'acquisizione di beni per concludere regolarmente l'anno scolastico. Attivato anche un servizio di help desk per accompagnare le scuole nella ripresa dell'attività didattica e per semplificare gli interventi di somma urgenza.
Trapelano però alcune indiscrezioni. Secondo i sindaci di Ravenna e Forlì infatti, il Ministro accoglierà positivamente la richiesta di commissioni completamente interne per ridurre il carico di stress degli esaminandi. Bisognerà capire se saranno misure provinciali o se più verosimilmente tale aggiustamento si estenderà a tutta l'Emilia-Romagna.
La voce degli studenti. "Non siamo mentalmente pronti all'esame"
Come è facile immaginare, gli studenti sono molto provati dalla devastante esperienza dell'alluvione. Kjara Gjevori, una studentessa del liceo linguistico Torricelli-Ballardini di Faenza ha manifestato questo disagio alle pagine della Repubblica. Come tanti altri studenti, Kjara ha perso la sua casa. Tornare sui libri e pensare ad un esame è dunque qualcosa di veramente difficile. Riguardo la maturità, la studentessa afferma che:
"Prima la Maturità era una priorità, così come l'idea di iscrivermi all'università per continuare a studiare le lingue che sono la mia passione. Adesso io, e gli altri ragazzi nelle mie condizioni, non abbiamo la testa per l'esame. Ora ho messo in pausa il mio futuro, vivo alla giornata. Ti rendi conto che nella vita alla fine sono le persone a contare. Io con i miei cari ci siamo salvati, siamo qui insieme, questo conta."La richiesta ufficiale della studentessa al ministro Valditara è proprio quella di eliminare le prove scritte, proprio come successe nel caso dei ragazzi terremotati, sempre in Emilia. Una misura che sicuramente faciliterebbe gli studenti, senza per questo togliere valore all'esame. Rimane da vedere quali saranno i provvedimenti ufficiali del Ministero.