Quando l'anno scolastico è agli sgoccioli e le prime valutazioni cominciano a delinearsi con maggiore precisione, si comincia dunque a parlare di "Debito formativo", il terrore di migliaia di studenti italiani, specie quando ci si avvicina al periodo degli scrutini.
Di seguito riportiamo tutto quello che c'è da sapere sui debiti formativi, per non farsi cogliere impreparati sull'argomento.
Cos'è il debito formativo?
Per debito formativo si intende un'insufficienza non recuperata entro la fine del primo quadrimestre o dell'anno scolastico. La carenza deve essere ovviamente colmata e il docente deve proporre verifiche o esercitazioni affinché gli studenti con un brutto voto possano dimostrare di aver recuperato.
Il debito a primo quadrimestre non è un danno irreparabile, ma un campanello di allarme da non sottovalutare per evitare conseguenze peggiori. Un debito formativo conseguito a fine anno ha infatti un peso ben diverso.
Promozione con debito formativo. Come funziona?
Un'insufficienza a fine anno significa solo una cosa: essere promossi con debito formativo. La conseguenza più ovvia è quella di dover passare l'estate a studiare, per recuperare l'insufficienza.
Non basta però migliorare la propria preparazione, in quanto bisognerà sostenere un esame prima del rientro a scuola. L'esito dell'esame di riparazione è fondamentale in quanto dal suo superamento dipende l'ammissione all'anno successivo.
Non superare l'esame porterebbe infatti all'effettiva bocciatura, quindi alla ripetizione dell'anno precedente (quello di conseguimento del debito). L'esame è da affrontare con la massima serietà e rappresenta un test importante, soprattutto quando riguarda una delle materie caratterizzanti del proprio indirizzo scolastico (latino o greco per il classico, matematica per lo scientifico, inglese per il linguistico e così via…). Il superamento dell'esame del debito formativo permette invece la regolare ammissione all'anno scolastico successivo.
Quanti debiti formativi possono essere conseguiti a fine anno?
Per quanto possano fare paura, i debiti formativi sono una possibilità per gli studenti che hanno avuto una preparazione insufficiente in alcune materie, in quanto possono mettersi al passo senza perdere l'anno.
È però fondamentale che non si superi la soglia di 3 debiti formativi complessivi. L'eventuale quarta insufficienza porterebbe infatti ad una bocciatura diretta, senza possibilità d'appello (a meno di eccezioni legate a casi particolari).
La bocciatura diretta può inoltre dipendere da fattori disciplinari, come ad esempio un brutto voto in condotta. In quel caso la regola dei tre debiti può venire ignorata.
Normativa e corsi di recupero. Cosa dice il Miur sul debito formativo
I dati del Miur attestano che circa il 42% degli studenti supera l'anno con almeno un debito formativo e tra questi solo 1 su 4 recupera superando l'esame di riparazione. Se da una parte questi numeri testimoniano la serietà del provvedimento, dall'altra certificano una certa difficoltà degli studenti nel raggiungere un livello di preparazione adeguato.
Lo sa bene da tempo il Miur che con il Decreto Ministeriale 80 del 3 ottobre 2007 ha esplicitato come le scuole debbano impegnarsi a fornire supporto agli studenti per recuperare le insufficienze e saldare il debito formativo.
L'aiuto delle scuole si realizza tramite corsi di recupero e attività formative di sostegno. Queste sono diverse e cambiano anche a seconda del quadrimestre.
Attività di recupero del debito formativo: il primo quadrimestre
Una volta ufficializzate le votazioni del primo quadrimestre, la scuola provvede ad attivare interventi didattico-educativi di recupero. Ciò significa che dopo lo scrutinio intermedio, verranno sfruttate le ore pomeridiane per dei corsi di recupero dove i docenti proveranno a intervenire tempestivamente per recuperare le carenze dei propri studenti.
Il docente verificherà dunque la preparazione dello studente al termine di questa prima tornata di attività di recupero e comunicherà l'eventualesaldo del debito. In caso di esito negativo, l'insufficienza rimane notificata e la sua verifica rimandata alla fine dell'anno.
Lo studente, previa autorizzazione dei genitori, potrà anche non frequentare le attività di recupero organizzate dalla scuola, ma saranno comunque chiamati alla verifica intermedia delle competenze.
Attività di recupero del debito formativo: il secondo quadrimestre
Nel caso di insufficienze di fine anno (massimo 3), si procede dunque con la comunicazione alle famiglie degli studenti. Queste saranno messe al corrente dell'esito degli scrutini e del fatto che la decisione sulla bocciatura o la promozione è rimandata a settembre.
Contestualmente la scuola provvederà all'attivazione di attività didattiche di recupero da svolgere entro la fine dell'anno scolastico, ovvero al 31/08. Queste serviranno da supporto allo studio estivo dello studente, al fine di aumentare le possibilità di successo dell'esame.
Sarà premura della scuola anche comunicare modalità e tempistiche dell'esame, che variano a seconda della materia e dell'organizzazione della scuola stessa.
Debiti ed esame di maturità. Si può accedere all'esame con un'insufficienza?
Il quinto anno non prevede la promozione o la bocciatura, ma l'accesso agli esami di maturità, la prova conclusiva del percorso scolastico di ogni studente.
Lo scenario per il secondo quadrimestre è allora diverso, in quanto non si può accedere all'esame con un'insufficienza grave. In questo caso le attività di recupero non possono essere attivate entro la fine dell'anno scolastico, ma prima della fine delle lezioni, così da permettere ai frequentanti del quinto anno di essere regolarmente ammessi agli esami.
Come evitare il debito? Qualche piccolo consiglio
Il modo in cui ogni studente affronta lo studio è chiaramente qualcosa di molto personale. Non esistono metodi infallibili per evitare il debito formativo ed è inevitabile che qualche materia risulti particolarmente ostica, in quanto ognuno ha le sue particolari predisposizioni.
Ci sono però una serie di piccoli accorgimenti per evitare di arrivare addirittura al debito formativo:
- Non accumulare studio arretrato: Il suggerimento più banale ma anche più fondamentale è quello di non lasciarsi alle spalle troppi argomenti. Specie per le materie che risultano più difficili, lo studio graduale è un ottimo alleato;
- Essere sinceri col professore: Se si incontrano delle difficoltà nonostante il proprio impegno è opportuno segnalarle al proprio docente che provvederà a tornare sugli argomenti in modo da evitare l'aggravarsi della situazione;
- Richiedere supporto: Studiare con un compagno o con un docente privato può essere un'ottima soluzione qualora si capisse di non riuscire a superare l'ostacolo da soli. Molto spesso infatti la didattica in classe è condizionata da tanti imprevisti: intervenire durante le ore pomeridiane anche con un supporto specializzato può fare la differenza.