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Immissioni in ruolo 2022/2023, come funziona l'assunzione per i posti riservati alle categorie regolate dalla Legge n. 68/1999? Cerchiamo di fare un po' di chiarezza. it-IT Editoriale 2022-07-19T12:24:39+02:00
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Immissioni in ruolo 2022/2023: come funziona l'assunzione per i beneficiari della riserva Legge n. 68/1999?

Immissioni in ruolo 2022/2023, come funziona l'assunzione per i posti riservati alle categorie regolate dalla Legge n. 68/1999? Cerchiamo di fare un po' di chiarezza.

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Come abbiamo rilevato in un approfondimento dedicato, il contingente autorizzato dal MEF per le immissioni in ruolo 2022/2023 è di 94.130 posti.

Con l'aggiunta del concorso straordinario bis, l'ordine delle assunzioni prevede:

  • immissioni in ruolo da Graduatorie ad Esaurimento e Graduatorie di Merito;
  • immissioni in ruolo tramite Call veloce;
  • assunzioni da GPS prima fascia sostegno.

Un iter diverso seguiranno invece le assunzioni per i posti riservati ai beneficiari della Legge n. 68/1999. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

Posti riservati: riferimenti normativi e categorie che beneficiano della riserva

Oltre alla già citata Legge n. 68/1999, sono molti i riferimenti normativi che regolano le riserve dei posti per i concorsi pubblici. In particolare, vengono richiamati dalle istruzioni operative per le nomine in ruolo:

Visto quanto regolato dalle normative, risultano beneficiari dei posti riservati per l'immissione in ruolo:

  • superstiti di vittime del dovere o invalidi, o familiari degli invalidi o deceduti per azioni terroristiche;
  • invalidi di guerra e invalidi civili di guerra;
  • invalidi per servizio e invalidi del lavoro, o equiparati;
  • orfani, o profughi o vedove di guerra, per servizio e per lavoro;
  • invalidi civili;
  • non vedenti o sordomuti.

Aliquote previste per la riserva dei posti sugli occupati a tempo indeterminato

Per le diverse categorie che abbiamo appena visto, sono previste diverse aliquote di posti riservati:

  • alle persone con disabilità (o invalidi) è riservato il 7% del numero degli occupati a tempo indeterminato;
  • agli orfani, ai coniugi superstiti e alle categorie equiparate la quota riservata è dell'1%;
  • agli insegnanti non vedenti è riservata un'ulteriore quota pari al 2% e non meno di 2 posti assegnabili annualmente a livello provinciale, ai sensi della Legge n. 270/1982.

Il calcolo avviene su base provinciale e per ogni graduatoria, con l'aggiunta di un calcolo per ogni classe di concorso nella scuola secondaria.

In primo luogo, si calcolano gli occupati intesi come dotazione organica al 1° settembre, a cui segue il calcolo delle percentuali delle aliquote. In secondo luogo, al numero dei posti ricavato si sottraggono i posti già occupati dai beneficiari della riserva, mentre il risultato darà il numero dei posti rimasti da coprire.
Nel caso invece non sia possibile assegnare tutti i posti riservati, si legge nella CM n. 248/2000 che
"qualora il numero dei posti autorizzati per le immissioni in ruolo non consenta l'assolvimento integrale della quota di riserva, le ulteriori assunzioni, da effettuarsi nei riguardi delle succitate categorie di beneficiari, sono effettuate con rapporti di lavoro a tempo determinato"Se invece l'aliquota è satura nelle percentuali previste, non si effettuano assunzioni nei posti di riserva.

Dichiarazione della riserva, stato di disoccupazione e assunzioni da GPS

Non è necessario che i docenti con disabilità (o invalidi) beneficiari della riserva siano disoccupati al momento dell'immissione in ruolo. Questa è una vecchia disposizione superata dalla Legge n. 68/1999.

In ogni caso, gli aspiranti docenti che partecipano alle procedure per l'immissione in ruolo devono dichiarare il possesso dei titoli di riserva. Questo è il caso dei concorsi ordinari e straordinari o degli aggiornamenti delle GaE e delle GPS.

Ciò vuol dire che, per le immissioni in ruolo ordinarie, i candidati dovrebbero già trovare inserito il titolo di riserva, in quanto dichiarato nelle domande di partecipazione ai concorsi e per l'aggiornamento delle graduatorie.

Uno dei principali dubbi riguarda tuttavia le immissioni in ruolo da GPS. Come abbiamo visto in altri approfondimenti, per l'anno 2022/2023 il rapporto di lavoro sarà a tempo determinato, mentre passerà a tempo indeterminato dall'anno 2023/2024.

Detto questo, e richiamando le aliquote dei posti da destinare ai riservisti, come si effettua il calcolo? Sulle operazioni a tempo determinato o su quelle a tempo indeterminato dell'anno successivo? Anche qui, un'apposita comunicazione del Ministero potrebbe portare a un chiarimento per tutti quegli aspiranti che attendono di essere chiamati a insegnare.

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