Nelle intenzioni del Ministero dell'Istruzione, il contingente di oltre 90 mila insegnanti autorizzato dal MEF avrebbe dovuto mettere a tacere le polemiche. Così non è stato, e anzi i sindacati evidenziano come oltre gli annunci ci siano procedure di immissione in ruolo farraginose, lunghe e confusionarie.
Procedure di assunzione troppo articolate: la posizione di Varengo e CISL Scuola
A dare il via alle polemiche sulle assunzioni è il segretario nazionale CISL Scuola Attilio Varengo:
"La procedura di assunzione in ruolo è certamente articolata. Come mai? Perché diverse sono le procedure che vedono impegnati i futuri docenti neo immessi in ruolo in quest'operazione. Per di più questo è il terzo anno che queste operazioni vengono fatte attraverso una procedura informatizzata"Il primo dubbio riguarda il permanere della procedura informatizzata di assunzione, ma è soltanto l'inizio. Secondo il Testo Unico, i posti sono ripartiti nelle GaE per un 50% e per le GM concorsuali per l'altro 50%. Da questo punto di vista, continua Varengo:
- le Graduatorie ad Esaurimento sono quasi esaurite, soprattutto per la scuola secondaria di primo e secondo grado;
- il primo concorso dal quale si potrà attingere è quello del 2016, che però non riguarda più gli idonei (sono vincitori quindi);
- i percorsi differiscono a seconda dei gradi di istruzione e tendono a complicarsi.
A tale proposito, i casi sono due. Il primo è quello della scuola primaria e secondaria di primo grado. Una volta esaurito il concorso 2016, i posti residui saranno suddivisi in parti uguali fra il concorso straordinario 2018 e il concorso ordinario 2020.
Nella scuola secondaria di secondo grado, invece, una volta esaurito il concorso 2016 i posti residui saranno suddivisi fra:
- concorso straordinario 2018, per il 60%;
- concorso ordinario 2020, per il 50% del 40% rimanente;
- concorso straordinario 2020, per il 50% del 40% rimanente.
In aggiunta a questo insieme di procedure, sono previsti per le immissioni in ruolo 2022 anche due ulteriori step. Il primo è quello della call veloce, che torna nuovamente in vigore, mentre il secondo riguarda l'assunzione per posti di sostegno direttamente dalle GPS prima fascia.
A fare da ciliegina nel caos assunzioni, ricorda Varengo:
"solo per la scuola secondaria di primo e secondo grado c'è ancora un accantonamento di circa 14 mila posti destinati a quella procedura straordinaria conosciuta come procedura dell'art. 59."Come si può notare, tutto è previsto fuorché la semplicità.
Criticità per le assunzioni e i posti di sostegno: le parole di Ivana Barbacci
Se il segretario nazionale CISL Scuola critica maggiormente la farraginosità delle procedure di assunzione, la segretaria generale Ivana Barbacci mira direttamente al cuore del problema:
"i dati sulle assunzioni, incrociati con quelli degli aspiranti presenti nelle diverse tipologie di graduatorie da cui si potrà attingere per le nomine, evidenziano criticità irrisolte, nonostante il moltiplicarsi delle procedure concorsuali attivate negli ultimi tempi."I punti critici sono diversi. Innanzitutto, come avvenuto in passato, verranno finalizzate molte meno assunzioni di quelle necessarie, con il conseguente rischio di ricorsi.
In secondo luogo, Barbacci punta il dito sui problemi dei posti di sostegno con i problemi e gli squilibri rilevati nei corsi di specializzazione. I dati fotografano un quadro sconfortante:
- 3396 i posti da coprire in Lombardia, per 481 aspiranti;
- 1307 posti da coprire in Piemonte, per 478 aspiranti;
- 957 posti da coprire in lazio, per 264 aspiranti;
- 1538 posti da coprire in Veneto, per 114 aspiranti;
- 1077 posti da coprire in Emilia Romagna, per 124 aspiranti.
E questi sono dati che riguardano soltanto la scuola primaria.
Così chiude la segretaria generale di CISL Scuola:
"Si conferma in sostanza il giudizio di grave insufficienza sulle scelte che da troppi anni caratterizzano le politiche della formazione e del reclutamento. È tempo di cambiare decisamente rotta, come purtroppo non avviene col decreto legge 36 recentemente convertito in legge."
Il MEF autorizza posti che verranno lasciati scoperti: le critiche di UIL Scuola
Si unisce al coro delle polemiche anche UIL Scuola, che dirige le critiche:
- sul sistema dei concorsi, farraginoso e scoordinato;
- sulla distribuzione delle percentuali vista in precedenza, che è confusionaria e congela posti che andranno coperti da supplenze;
- sui posti autorizzati dal MEF.
Proprio su quest'ultimo punto, il segretario generale UIL Scuola Pino Turi tuona:
"Ci viene da pensare sulla inconsueta magnanimità del MEF (vedrete si invertirà quando autorizzerà i posti per gli ATA) perché sa benissimo che non saranno coperti se non parzialmente. Pensiamo che si arriverà forse al 50%."D'altronde, per Turi non basteranno neanche la call veloce e l'assunzione dalle GPS per i posti di sostegno, per coprire il contingente autorizzato.
