Il mensile "Tempi" concede un'intervista a Valditara: il ministro dell'Istruzione e del Merito è tornato sui suoi cavalli di battaglia, dalla riforma agli istituti tecnici alla valorizzazione delle scuole paritarie.
Nel corso dell'intervista, Valditara si sofferma anche sull'importanza della diversità come valore scolastico fondamentale. L'obiettivo del ministro è infatti quello di dare vita ad una scuola dove ogni talento e inclinazione personale sia valorizzata anche nell'ottica di un futuro lavorativo.
I punti salienti dell'intervista: Valditara sugli istituti tecnici
In continuità con il suo predecessore Patrizio Bianchi, l'attuale ministro dell'Istruzione e del Merito ha più volte sottolineato l'importanza dell'istruzione tecnica e professionale. Nel corso dell'intervista, Valditara ha snocciolato l'argomento.
La riforma degli istituti tecnici e professionali va innanzitutto fatta per garantire maggiori posti di lavoro. Ad oggi sono infatti 1,2 milioni i posti non coperti per mancanza di figure specializzate. L'obiettivo è dunque quello di costruire una filiera unica, dalla formazione all'istruzione superiore in parallelo con l'università.
Bisogna dunque che l'istruzione tecnica e professionale torni a essere percepita con la stessa dignità riservata al liceo. Niente più scuole di serie A e serie B, ma due alternative dotate di pari valore, sulla base del modello tedesco, dove vige uno stretto e proficuo rapporto tra scuola e impresa.
Infine, secondo Valditara valorizzare gli istituti tecnici e professionali, significa rimettere sullo stesso piano intelligenza concreta e intelligenza astratta. Un passaggio fondamentale per guardare al destino produttivo del paese con ottimismo.
Per una scuola che valorizzi la diversità
Le dichiarazioni rilasciate durante l'intervista da Valditara si ricollegano al più ampio discorso sulla diversità come valore. Secondo il ministro la scuola deve infatti garantire a tutti i ragazzi un'opportunità, senza stroncare le loro inclinazioni e puntando su una formazione personalizzata.
Ritorna dunque quell'idea di alleanza tra famiglie, studenti, docenti e parti sociali che, almeno nelle intenzioni del ministro, dovrebbe garantire che ogni singolo studente sia valorizzato a partire dalle sue attitudini e dai suoi talenti.
Secondo Valditara sarà quindi fondamentale supportare le famiglie di origine in caso di condizioni economiche modeste. Saranno infatti previste borse di studio per gli studenti più meritevoli e il supporto degli insegnanti tutor, qualificati per offrire sostegno psicologico e pedagogico agli studenti in difficoltà.
Il ministro cita anche, in opposizione alla propria visione, la scuola del "Sessantotto", secondo lui colpevole di considerare "Tutti uguali". La diversità è invece quel valore che può esaltare la differenza e l'unicità della persona, qualsiasi siano le sue predisposizioni.
Durante l'intervista, Valditara si sofferma sulla parità scolastica
C'è tempo anche per una considerazione sulle scuole paritarie. Valditara ha sottolineato infatti l'importanza degli istituti non statali. Il ministro a questo proposito ha dichiarato di avere già istituito un tavolo per la parità scolastica.
Questo tavolo ha l'obiettivo di ragionare, insieme a un gruppo di esperti, sul mondo dell'istruzione a 360 gradi, includendo dunque le tematiche legate alle scuole non statali non profit.
La questione non riguarda solo il reperimento di fondi e finanziamenti. Bisogna infatti garantire che queste scuole siano effettivamente inserite e integrate nel sistema, così da avere pari dignità rispetto alle scuole statali, senza alcuna differenza di trattamento.
