Se fino a qualche tempo fa si parlava dell'eliminazione delle mascherine al chiuso, adesso le cose sono decisamente cambiate: è in arrivo, infatti, un'ordinanza che, con ogni probabilità, dovrebbe prorogare l'obbligo di indossare la mascherina in determinati luoghi chiusi (come teatri, cinema e ospedali) per almeno un altro mese.
In merito a scuola, luoghi di lavoro, negozi e supermercati si sta ancora discutendo, esattamente come ha dichiarato il sottosegretario alla salute Andrea Costa: "L'obbligo della mascherina a scuola è uno dei temi sul quale stiamo riflettendo. Siamo ormai agli sgoccioli, è ragionevole pensare di lasciare l'utilizzo mascherina fino a fine anno scolastico".
Di opinione leggermente diversa l'altro sottosegretario alla salute, Pierpaolo Sileri, che ha dichiarato di vedere "più preoccupanti le situazioni con soggetti adulti piuttosto che con bambini".
In ogni caso, si dovrebbe arrivare a una decisione definitiva entro la fine della settimana, tenendo in considerazione che la maggior parte dei virologi è d'accordo con il mantenimento della mascherina fino alla conclusione dell'anno scolastico.
Galli: d'accordo con la proroga dell'obbligo
Secondo Massimo Galli, ex direttore di Malattie infettive all 'ospedale Sacco di Milano, non ci sono dubbi: è assolutamente d'accordo sul mantenere obbligatorio indossare le mascherina sui mezzi pubblici, al cinema, al teatro e soprattutto a scuola.
Le sue affermazioni derivano soprattutto dalla rapida diffusione dell'ultima variante, che continua a far salire la curva dei contagi nonostante l'arrivo della bella stagione. La mascherina, secondo il virologo, "deve essere vista come raccomandazione del dottore, come protezione e attenzione nei confronti della propria salute, oltre che di attenzione agli altri".
Bassetti: stop all'obbligo, i cittadini sono consapevoli
Su un fronte completamente opposto si pone Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino e professore ordinario di Malattie infettive all 'Università di Genova: secondo lui, infatti, "bisogna uscire dalla logica dell'obbligo e della multa, continuando a pensare che gli italiani siano cretini. C'è anche una parte di indisciplinati, che poi saranno gli stessi che non si sono vaccinati, ma la stragrande maggioranza dei cittadini hanno seguito le indicazioni".
Per Bassetti, in buona sostanza,l'epoca delle mascherina si è concluso, a meno che non si tratti di ospedali e mezzi pubblici, anche perché "rimaniamo uno dei pochi paesi al mondo ad avere l'obbligo del dispositivo al cinema e a scuola - ha aggiunto - proprio qui non serve proprio a nulla".
Effettivamente, nel resto dell'Europa l'obbligo di indossare la mascherina al chiuso è decaduto da almeno 40 giorni; in Italia, invece, si è deciso di portarlo avanti a causa dell'ennesima variante in circolazione. Come finirà?