Nel giorno di inizio degli esami di maturità con la prima prova di italiano, il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha rivolto un messaggio di incoraggiamento agli studenti attraverso Sky TG24. Valditara ha espresso il suo entusiasmo per questo momento cruciale nella vita degli studenti:
“La maturità va affrontata con entusiasmo, perché i ragazzi valgono tanto ed è il momento di dimostrare il loro valore. Credo molto nel talento di ogni giovane.”
Il Ministro ha sottolineato l'importanza di questa fase di transizione verso la vita adulta e le decisioni cruciali che gli studenti dovranno prendere:
“Nei prossimi giorni si troveranno a dover fare delle scelte, se continuare un percorso di studi o andare direttamente a lavorare. La scelta giusta ti condiziona la vita, quindi passato l’entusiasmo e i festeggiamenti per aver concluso la maturità, occorre una riflessione molto attenta perché è in gioco il futuro di ogni giovane.”
Riguardo alle tracce della prima prova, il Ministro ha espresso una preferenza personale per una traccia storica, sottolineando l'importanza della storia nella costruzione dell'identità:
“Io avrei scelto una traccia storica, dato che la storia mi piace molto ed è una materia di grande importanza perché ricostruisce la nostra identità.”
Ha anche auspicato che gli studenti possano portare con sé il bagaglio di conoscenze e valori acquisiti durante il loro percorso scolastico:
“Auspico poi che si possano portare dietro quanto di bello e importante la scuola ha insegnato in questo percorso di 13 anni. Penso sia bello portarsi dietro questo bagaglio che la scuola ha contribuito a formare.”
Sul tema della riforma dell’esame di maturità, il Ministro ha dichiarato che, nonostante sia aperto a ipotesi di miglioramento, attualmente non è una priorità:
“L’esame è stato riformato nel 2017, a mio avviso ha ancora un senso. Ovviamente si può riflettere su come migliorarlo, sono certamente aperto a ipotesi nuove. Cambiare per cambiare rischia di disorientare la popolazione studentesca. In questo momento la riforma della maturità non è l’obiettivo principale.”
Un altro punto importante toccato durante l'intervista riguarda i commissari d’esame. Ha affermato che quest’anno ci sono meno commissari pensionati rispetto agli anni scorsi e che tutte le commissioni sono state coperte.
Infine, il Ministro ha affrontato il problema dei “diplomifici,” sottolineando l’importanza di garantire una formazione di qualità agli studenti e contrastare le irregolarità:
“È la prima volta che parte una grande operazione per la legalità dei titoli rilasciati dalle scuole. È importante per garantire ai nostri giovani una formazione di qualità. Abbiamo riscontrato numerose gravi irregolarità, 47 scuole sono a rischio di chiusura e gli uffici scolastici regionali hanno avviato i procedimenti di revoca della parità. Vogliamo sempre più una scuola seria e che sappia formare adeguatamente i nostri giovani e non vendere illusioni.”