In questi giorni il Ministero dell'Istruzione e i sindacati stanno cercando di trovare un accordo in merito al contratto integrativo della mobilità dei docenti, le cui domande potrebbero partire già a metà febbraio.
Il confronto è stato reso necessario dall'introduzione, a partire dall'anno scolastico 2019/20, del vincolo triennale per i docenti che sono stati soddisfatti su una preferenza puntuale della scuola.
Cosa significa?
Che questi docenti per il triennio 2019/20, 2020/21 e 2021/22 non hanno potuto presentare domanda di mobilità, che dovranno slittare per l'anno 2022/23.
Il punto che divide Ministero e sindacati sta sul prossimo contratto di mobilità 2022/25 con un vincolo per chi sarà soddisfatto dall'istanza di mobilità esteso anche a tutti i docenti che saranno accontentati a prescindere dalla loro preferenza. L'amministrazione continua a puntare sull'estensione del vincolo triennale a tutti i docenti soddisfatti in qualsiasi preferenza indicata, mentre i sindacati vorrebbero lasciare le cose come stanno, rimanendo sulla metodologia applicata nel triennio 2019/22. Il vantaggio è dei docenti neoassunti, che avrebbero trovato il modo per non applicare il vincolo fino all'ottenimento, dopo l'anno di prova, della sede definitiva.
In cosa consisterebbe la modifica
La modifica ipotizzata riguarderebbe proprio quest'ultimo aspetto, cioè la possibilità per i docenti neoassunti di richiedere la mobilità allo scadere dell'anno di prova. Così facendo, la sede assegnata non sarebbe più definitiva, ma provvisoria e i docenti dovrebbero rimanervi per il primo anno di prova acquisendo la titolarità dal secondo anno e sulla sede scelta (e assegnata) dopo aver presentato domanda di mobilità.
Le richieste dei sindacati
Le idee e le richieste dei sindacati Flc Cgil, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda degli insegnanti sono chiare e uniformi: i rappresentati si dichiarano soddisfatti della ripresa delle trattative, dato che erano rimaste in sospeso e reclamate a gran voce con lo sciopero del 10 dicembre. Con decisione, fanno leva proprio sul superamento dei vincoli di permanenza e sull'introduzione di modifiche migliorative.
"Si prende atto infatti, dello sforzo dell'Amministrazione - dichiarano - ma ora occorre verificare se esistono le condizioni per un intervento ulteriore per i DSGA per i quali, al momento, permane in un'incomprensibile rigidità, e per il personale ATA".
Il successo di Cisl Scuola
Ad aver lottato duramente su questo fronte è stato Cisl Scuola che, finalmente, ha ottenuto il via libera su una soluzione che permette, senza coinvolgere misure legislative, di presentare domande di trasferimento da parte di tutto il personale neo assunto. Orgogliosi e fiduciosi, i rappresentanti potrebbero già arrivare a una firma conclusiva nella mattinata di giovedì 27 gennaio.