Il 5 ottobre si è svolto l'incontro tra il Ministero dell'Istruzione e i sindacati sui problemi relativi alle nomine dei supplenti da GPS mediante la procedura informatizzata.
Di fronte ai continui errori da parte dell'algoritmo, le organizzazioni sindacali avevano chiesto l'accesso agli atti o, quantomeno, un confronto con il MI.
La riunione, che si è svolta in videoconferenza, ha visto la presenza per il Ministero del dott. Luca Volonté e della responsabile delle piattaforme INS e INR, informatizzazione supplenze e ruoli.
Ritorno alle nomine in presenza e ripescaggio dei rinunciatari: le richieste dei sindacati
Sono diverse le richieste presentate al Ministero durante l'incontro del 5 ottobre. I sindacati presenti, fra cui UIL Scuola e Gilda degli Insegnanti, hanno in particolare sollecitato:
- il ritorno alle nomine in presenza, dato l'evidente fallimento dell'algoritmo;
- l'applicazione delle riserve di legge, che dovrebbe funzionare per singola graduatoria (GaE e GPS) e per singola fascia di appartenenza (per esempio, prima e seconda fascia GPS);
- l'associazione degli spezzoni, dal momento che l'algoritmo si è dimostrato fallimentare nella loro gestione e quindi nel garantire il diritto al completamento;
- l'inserimento e la pubblicazione delle sedi disponibili, in modo da evitare che le candidature e l'indicazione delle 150 preferenze avvengano sostanzialmente al buio;
- il ripescaggio dei rinunciatari, in via limitata per quelle cattedre che risultano vacanti per esplicita rinuncia dei chiamati;
- il differenziamento dei turni per diverse graduatorie, così da offrire agli aspiranti maggiori garanzie di non essere considerati rinunciatari, come invece accade oggi.
Nessun problema con l'algoritmo: la risposta del Ministero dell'Istruzione
Alle prime rimostranze sul funzionamento dell'algoritmo di assegnazione delle supplenze da GPS, la prima reazione degli USP era stata di totale difesa.
Da una parte, hanno sostenuto gli Uffici Scolastici, il software non presenta bug. Dall'altra parte, era più probabile un errore dei candidati in fase di compilazione della domanda.
La risposta del Ministero durante l'incontro dei sindacati è diversa nella forma ma molto simile nella sostanza. L'Amministrazione ha infatti preso atto dei rilievi e delle richieste sindacali, ma ha difeso il sistema informatizzato delle supplenze.
Eventuali errori vanno ricercati nell'uso del sistema da parte degli USP in merito a disponibilità, riservisti e spezzoni o completamenti. Il Ministero in pratica delega agli uffici periferici la piena facoltà di rivedere le nomine intervenendo anche in termini di rifacimento.
Lo stesso capo dipartimento del MI, Stefano Versari, aveva chiarito la posizione a margine del congresso di UIL Scuola:
"L'algoritmo, in quanto tale, non è sbagliato. L'algoritmo può commettere errori solo in due casi: se vengono introdotti dei dati errori e se non si condividono i criteri di utilizzo. A mio parere ci sono delle considerazioni negative sull'algoritmo perché non si condividono i criteri che sono stati scelti."Sarebbe in pratica tutto soltanto un enorme problema di comunicazione.
Sugli altri punti, invece, l'Amministrazione si è semplicemente impegnata:
- ad applicare per il prossimo anno scolastico le riserve di legge;
- a rivedere per il prossimo anno scolastico tutto il sistema di spezzoni e completamento.
Deroga al divieto di presentare MAD per gli inseriti in GPS: la posizione del Ministero
Altra questione affrontata durante l'incontro è quella riguardante il divieto di presentare MAD per gli aspiranti che sono inseriti nelle graduatorie GPS di una determinata provincia.
Per l'anno scolastico non è prevista alcuna deroga a questo divieto, scelta che il Ministero ha motivato con delle ragioni tecniche. Negli anni scorsi, il divieto di presentare MAD per gli aspiranti in GPS veniva previsto soltanto nella circolare sulle supplenze.
Quest'anno è invece inserito in OM n. 112/2022, per cui una deroga risulta impossibile.