Dopo il picco dei contagi coinciso con il periodo delle vacanze natalizie, la situazione contagi - dentro e fuori dalla scuola - sembra essere sempre più in discesa.
Il progressivo ritorno alla normalità non deve però far dimenticare le criticità emerse in questi ormai quasi due anni. Una delle più rilevanti è sicuramente quella riguardante i sistemi di aerazione delle aule, per i quali non si è finora fatto abbastanza.
Contagi covid e sistemi di aerazione. La situazione
La questione dell'aerazione delle aule venne inizialmente messo in secondo piano dall'OMS stessa. Inizialmente infatti l'Organizzazione Mondiale della Salute non ha dato molto peso alle possibilità di un contagio aereo. Mentre prima queste vennero addirittura additate come fake news, in realtà il pericolo della trasmissione aerea è stato progressivamente riconsiderato, ponendo via via in maniera sempre più urgente la questione riguardante la messa in sicurezza degli ambienti interni.
Una sicurezza che passa anche proprio dall'aggiornamento dei sistemi di aerazione e ventilazione, aspetto sul quale le scuole italiane appaiono decisamente in affanno.
Eppure, il ciclico andamento dei contagi avrebbe dovuto essere più che un semplice campanello d'allarme, con pochicasi all'inizio dell'anno scolastico, quando le temperature sono ancora alte e un'impennata nel momento in cui il freddo costringe alla chiusura delle classi.
Adeguare i sistemi di aerazione. Un problema di costi e competenze
Una parte sicuramente non trascurabile del problema è la sua componente economica. Una stima approssimativa proposta da Repubblica attesta infatti tra gli 0.5 e i 2 miliardi di euro, la spesa necessaria ad ottimizzare o installare i sistemi di aerazione nelle aule.
Non solo un problema di costi, ma anche di competenze. Il sospetto è che sia mancato un pizzico di competenza edilizia che avrebbe potuto tracciare un piano di azione ben definito per i lavori di adeguamento, percorribile nel corso di questi ultimi scolastici.
In assenza di provvedimenti il rischio è quello di riproporre le stesse dinamiche anche il prossimo anno scolastico. L'obiettivo deve essere dunque quello di non farsi trovare impreparati. Qualcosa sembra in effetti destinato a cambiare.
Stato di emergenza. Provvedimenti sull'aerazione entro il 20 marzo
È stato approvato definitivamente dal Parlamento il provvedimento sullo stato di emergenza, con una sezione dello stesso dedicata proprio alla questione dell'aerazione nelle scuole della penisola.
Ciò significa che entro 30 giorni (ovvero entro il 20 marzo) il governo è chiamato a fornire le fatidiche linee guida ufficiali riguardo l'adeguamento dei sistemi di ventilazione: queste comprenderanno le specifiche tecniche riguardanti l'adozione di nuovi impianti di areazione o dispositivi mobili di purificazioni, oltre che le relative modalità di intervento.
Lo scopo dei nuovi impianti di ventilazione sarà quello di garantire degli standard minimi di qualità dell'aria all'interno degli edifici scolastici e dei rispettivi ambienti, alla luce dell'evoluzione del quadro epidemiologico e delle conoscenze sempre maggiori sulle dinamiche di contagio del virus.
Anche gli standard in questione saranno definiti dal governo entro il 20 marzo, e inseriti in un documento che riassumerà tutti i punti appena prospettati.
