Un ordine del giorno presentato da Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana è stato approvato alla Camera dei Deputati, con l’impegno per l’esecutivo di introdurre una tassa patrimoniale al fine di combattere la dispersione scolastica. Come intuibile, la proposta ha generato diverse polemiche, alimentate dall’iniziale appoggio del Governo che, successivamente, ha fatto marcia indietro. Vediamo cosa è successo.
Tassare i patrimoni oltre i 500 mila euro: la proposta di Fratoianni per finanziare la scuola
L’ordine del giorno presentato da Fratoianni, e approvato alla Camera dei Deputati, impegna il Governo a finanziare il contrasto alla dispersione scolastica mediante l’introduzione di una tassa patrimoniale.
Si legge nel testo:
"Per reperire risorse per combattere la dispersione scolastica implicita ed esplicita ad adottare, nel prossimo provvedimento utile, una Next Generation Tax per assicurare a tutti i bambini e i ragazzi residenti in Italia di potersi istruire, dall’asilo nido all’università, in modo completamente gratuito."
La Next Generation Tax, che nel nome riprende il progetto europeo che in Italia ha assunto il nome di PNRR, sarebbe una tassa sui patrimoni delle persone fisiche solo se superiori a 500 mila euro. Questo valore viene ottenuto considerando, secondo quanto si legge nell’ordine del giorno, il complesso in Italia e all’estero:
- delle proprietà immobiliari, valutate sulla base dei valori catastali;
- degli investimenti finanziari;
- delle giacenze bancarie;
- dei beni mobili di lusso.
Insomma, la Next Generation Tax sarebbe una vera e propria patrimoniale che andrebbe a interessare i patrimoni molto elevati e per un fine ben specifico: assicurare l’accesso gratuito all’istruzione e combattere la dispersione scolastica.
Ok al contrasto alla dispersione, ma senza una patrimoniale: il MIM fa marcia indietro
Fin qui, tutto sembra nella norma. Un esponente di Sinistra Italiana propone di tassare i grandi patrimoni e finanziare la scuola. Ciò che appare più strano è che il Governo ha approvato l’ordine del giorno, cosa che ha generato polemiche interne ed esterne.
Dopo l’approvazione, sono infatti arrivati anche i chiarimenti. Innanzitutto, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha appoggiato la proposta, ma solo da un punto di vista concettuale: la lotta alla dispersione scolastica. Lo stesso Valditara ha speso parole importanti sull’argomento, ma senza proporre l’introduzione di nuove tasse per la sua realizzazione.
Allo stesso tempo, la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti ha sì approvato la proposta, ma chiedendo anche una sua riformulazione. Il Governo, secondo l’esponente FdI, valuterà l’opportunità ma senza entrare nel merito di una nuova tassazione.
Anche l’opposizione contro Fratoianni: per Italia Viva la patrimoniale sarebbe un tradimento
A gettare benzina sul fuoco è arrivata anche Italia Viva, che ha definito “tassatori folli” tanto Fratoianni quanto l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Su questo punto, Luigi Marattin scrive:
"Noi di Azione e Italia Viva eravamo pronti a votare ferocemente contro. Ma il governo Meloni-Fratoianni ha deciso di accoglierlo direttamente senza neanche metterlo ai voti."
La stessa Elena Bonetti, sempre del partito di Matteo Renzi, lancia un j’accuse verso l’ordine del giorno approvato anche dalla maggioranza. Per la deputata, una patrimoniale sulle spalle delle famiglie italiane è un vero e proprio tradimento. E continua:
"Come avete potuto proprio voi accogliere un ordine del giorno che introduce la tassa patrimoniale? Di nuovo create lo scontro in questo Paese: gli uni contro gli altri, i giovani contro i vecchi, i ricchi contro i poveri."
Al di là degli esiti (melo)drammatici e del posizionamento politico che ne consegue, utile a un partito molto piccolo, le parole di Bonetti potrebbero sembrare anche ragionevoli. Non nascondono tuttavia il grande problema del Governo e del Paese: la cronica mancanza di fondi, che siano a causa dell’evasione fiscale o della mancata tassazione dei grandi patrimoni.
Ecco, al netto delle beghe politiche sarebbe utile anche trovare una soluzione a questo problema, piuttosto che trovarsi nella più comoda posizione dell’andare sempre contro, e raccoglierne i frutti.