Come avevamo anticipato a proposito delle recenti dichiarazioni di Valditara, il Ministero dell'Istruzione e del Merito starebbe valutando un piano di reclutamento docenti in vista del prossimo anno scolastico. Come accadeva con il suo predecessore Bianchi, anche il nuovo inquilino di Viale Trastevere si sbilancia spesso su temi molto cari a tutto il personale scolastico, anche in mancanza di dati concreti. La questione del concorso per i precari da svolgere in estate non fa differenza e, ugualmente, lo stesso si può dire sul docente tutor.
Facciamo il punto della situazione.
Importante piano di assunzione docenti: il comunicato ufficiale del Ministero
In seguito all'intervista del Corriere della Sera a Valditara, il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha rilasciato un comunicato ufficiale. Si legge che:
"In attesa di poter avviare le nuove procedure di reclutamento PNRR, il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha aperto le necessarie verifiche per realizzare nel corrente anno un importante piano di assunzioni di personale docente."L'obiettivo del MIM, che specifica va raggiunto nell'ambito delle facoltà di assunzione che verranno riscontrate, è quello di:
- dare una significativa risposta alle esigenze degli studenti con disabilità;
- garantire maggiore continuità didattica a tutti i giovani;
- diminuire il precariato e assicurare il regolare avvio del prossimo anno scolastico.
Si inserisce in questo progetto di ampia visione il concorso per i precari che dovrebbe svolgersi in estate, in modo da coprire circa 25 mila posti. Ma, come già avevamo rilevato, appaiono quantomeno strane le tempistiche suggerite da Valditara. Sappiamo benissimo che organizzare un concorso non è cosa breve, certezza purtroppo confermata dalle procedure selettive degli ultimi anni. Non mancano pertanto i dubbi su un concorso che andrebbe svolto fra pochi mesi e, comunque, in tempo per settembre.
Nella scuola mancano 200 mila insegnanti, altro che docente tutor: l'accusa del M5S
L'attacco dell'opposizione al Ministro dell'Istruzione e del Merito non si è fatto attendere. A commento delle parole di Valditara, il deputato in commissione Istruzione Gaetano Amato del MoVimento 5 Stelle ha parlato dei 40 mila docenti tutor attesi per settembre. Una cifra che, a regime, dovrebbe aggirarsi sulle 100 mila unità.
Queste le parole di Amato:
"l'auspicio è quello che queste figure possano consentire un miglior funzionamento delle nostre scuole, ma è il caso di sottolineare che nelle nostre scuole mancano almeno 200 mila insegnanti, e che il concorso di cui parla Valditara nell'intervista già di per sé non sarebbe idoneo a colmare questo vuoto ma in ogni caso non potrà mai terminare entro settembre"L'accusa è chiara: Valditara sta soltanto facendo promesse che non potrà mai essere in grado di mantenere, sempre ammesso che quanto promesso sia ciò che la scuola necessita. Per il M5S, manca del tutto una programmazione di investimenti concreti sulle reali esigenze del mondo scolastico, fra studenti e dipendenti.
Il piano di Valditara per assumere i docenti entro settembre, fra promesse e persistenti dubbi
Ora, un concorso dedicato ai precari con tre anni di servizio e 24 CFU è un importante passo nell'ambito dell'applicazione:
- delle misure PNRR;
- del nuovo reclutamento docenti;
- della fase transitoria in attesa del sistema abilitante a 60 CFU.
Il problema però rimane. In primo luogo, lo stesso Ministero ha comunicato che il piano si dovrà realizzare "nell'ambito delle facoltà assunzionali che si riscontreranno". Tradotto: si passa solo attraverso l'ok del Ministero dell'Economia.
In secondo luogo, le tempistiche. Siamo alle porte di aprile e attivare un concorso in modo da assumere i vincitori per settembre è un'impresa titanica a dir poco. Fra pubblicazione del bando, formazione delle commissioni, svolgimento delle prove e formazione delle graduatorie il tempo non basta. E il Ministero dell'Istruzione e del Merito questo lo sa bene, visti tutti i concorsi organizzati finora.
In teoria, potrebbe esserci anche un'ulteriore lettura delle parole di Valditara. Certo, c'è sempre presente la volontà di promettere questo e quello e far vedere che il Ministero lavora sui problemi della scuola.
Inoltre, però, il Governo potrebbe voler convincere l'Unione Europea che il raggiungimento degli obiettivi del PNRR passa anche per un massiccio piano di assunzioni nel più breve tempo possibile. Che ciò si realizzi tramite la stabilizzazione veloce dei precari, o mediante la cancellazione dei vincoli di mobilità, non è ancora dato sapere.
I dubbi però rimangono molti, così come i rischi di boomerang più o meno manifesti. Potremo saperne di più nelle prossime settimane, che peraltro sono già piene per la questione dell'abuso dei contratti a tempo determinato e dei docenti abilitati all'estero.
