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Si continua a parlare di inclusione a scuola dopo le affermazioni di una preside sugli studenti con DSA: in molti accusano la situazione attuale e la mancanza di formazione specifica per i docenti. it-IT Editoriale 2023-06-06T11:50:18+02:00
Docenti di sostegno

Polemiche sulla scuola inclusiva: formazione dei docenti e percezione del problema sono ancora carenti

Si continua a parlare di inclusione a scuola dopo le affermazioni di una preside sugli studenti con DSA: in molti accusano la situazione attuale e la mancanza di formazione specifica per i docenti.

Redazione Universo Scuola
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Negli ultimi anni, il tema dell'inclusione a scuola ha cominciato a farsi strada tanto nelle politiche quanto nel discorso pubblico. La maggiore attenzione verso la questione si è tradotta in diversi interventi, come l'aumento dei docenti di sostegno e una serie di iniziative specifiche. Nonostante ciò, il percorso è ancora lungo e spesso manca di un vero e proprio cambiamento culturale all'interno del mondo scolastico. Per realizzare pienamente l'inclusione nella scuola, infatti, è necessario agire sulla formazione degli insegnanti e sulla percezione del problema, che come vedremo spesso è inesistente.

Tante diagnosi di DSA per evitare di studiare: le parole della Dirigente Scolastica

Si è parlato in questi giorni di alcune affermazioni della Dirigente Scolastica di una scuola di Rho, nella Città Metropolitana di Milano. Sul suo profilo Facebook, la preside ha messo per iscritto alcune riflessioni sull'approccio degli studenti alla parte finale dell'anno. Questo il testo:
"I mesi di aprile e maggio sono PE RI CO LO SIS SI MI decine e decine di studenti diventano, all'improvviso, dislessici, discalculici, disgrafici… ma poveri… Sarà il cambio di stagione."
Stando a quanto possiamo leggere nel post della Dirigente Scolastica, le tante diagnosi di DSA non sarebbero altro che un modo per non studiare in vista delle ultime settimane di attività didattiche. Le affermazioni, percepite come offensive, hanno scatenato una protesta degli studenti che hanno boicottato le lezioni.

Le scuse e la polemica con Andrea Delogu: serve più rispetto per gli studenti con DSA

Le frasi hanno fatto il giro della scuola e non solo, tanto che la Dirigente Scolastica di Rho ha tentato di difendersi, e "scusarsi con riserva". Il post, nelle intenzioni della preside, voleva essere ironico e nasceva dalla conversazione con una docente sulle tante diagnosi di DSA arrivate negli ultimi mesi dell'anno scolastico. Si legge nel post:
"Non era mia intenzione essere scortese, maleducata o tanto più accusare nessuno di niente. Se qualcuno si è sentito offeso, mi scuso pubblicamente. Faccio questo lavoro da diversi anni. Non sarei stata così sciocca da postare delle cose sgradevoli."
Ma il punto è esattamente questo. Le "scuse con riserva" verso qualcuno che forse si è sentito offeso testimoniano proprio come il discorso culturale sugli studenti con DSA abbia ancora moltra strada da fare. Le diverse politiche di inclusione a scuola portate avanti negli ultimi anni dovrebbero, nelle intenzioni, servire proprio a cambiare anche la percezione nei confronti degli studenti con disturbi specifici dell'apprendimento. Sulla questione peraltro subito intervenuta la conduttrice Andrea Delogu che, centrando il punto, ha commentato:
"Come si può non capire la gravità, la crudeltà di affermazioni di questo genere nei confronti di alunne e alunni che già si sentono diversi? [...] Io non voglio fare una battaglia contro di lei, voglio che sia obbligatorio per gli insegnanti fare corsi di formazione. Perché lei ha scritto questo post ed è chiaro il suo pensiero, ma sai quanti non lo dicono ma agiscono sminuendo e vessando alunne e alunni con DSA?"

Serve una migliore formazione dei docenti sull'inclusione a scuola: la posizione di Nocera

E proprio la formazione dei docenti, e non solo, appare come uno dei problemi da risolvere se davvero si vuole migliorare l'inclusione nella scuola italiana. Il sistema educativo attuale spesso si concentra su una preparazione disciplinare degli insegnanti e, allo stesso tempo, trascura l'importanza di una formazione specifica su pedagogia, psicologia e didattiche speciali.

Pertanto, diventa più complesso per i docenti comprendere appieno le esigenze degli studenti con DSA e degli studenti con disabilità. Questa è la posizione di Salvatore Nocera, vicepresidente della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap. Nel commentare il caso della docente accoltellata da uno studente, Nocera ha detto ricordato che
"i docenti delle scuole secondarie non hanno, per legge, alcun obbligo di avere una formazione adeguata per l'esercizio della professione, ad eccezione dei contenuti disciplinari. [...] Troppi docenti, specie di scuole superiori, non tengono conto della crisi che investe i giovani nel passaggio alla fase adolescenziale e delle loro insicurezze"

Almeno 30 CFU sulla formazione per l'inclusione: la proposta di FISH e SIPeS

La mancanza di formazione specifica sull'inclusione non è, per Nocera, colpa dei singoli docenti. Essi spesso sono molto preparati sulla disciplina che insegnano e continuano a insegnare come si è sempre fatto. Il problema riguarda più il sistema di formazione, conseguenza di scelte politiche e culturali, che dovrebbe condurre gli insegnanti verso una maggiore inclusione.

Per questa ragione, la Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap e la Società Italiana di Pedagogia Speciale hanno chiesto di destinare parte dei 60 CFU del nuovo DPCM sul reclutamento docenti alla formazione specifica su pedagogia, psicologia e didattiche speciali.

D'altronde, come abbiamo spesso ribadito, l'inclusione si raggiunge unendo scelte politiche e cambiamenti culturali. E spesso non si possono avere le une senza gli altri. La presenza dello psicologo a scuola potrebbe rappresentare un buon inizio, così come anche l'istituzione dello sportello pedagogico. Da questo punto di vista, la politica deve anche risolvere la questione di chi si è specializzato nel sostegno all'estero e puntare sulla formazione specifica dei docenti nell'ottica di un investimento a lungo termine.

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