Tra i provvedimenti e i cambiamenti introdotti dalla legge 107, detta anche della Buona Scuola, spicca il PTOF che viene a sostituire ed integrare la funzione svolta fino a questo momento dal POF. In questo articolo spiegheremo, attingendo dalla normativa, cos'è il PTOF, a cosa serve e in cosa differisce dal POF.
Cos'è il PTOF?
Partiamo subito con l'esplicitazione del significato dell'acronimo di PTOF, ovvero Piano Triennale dell'Offerta Formativa. Si tratta di un documento programmatico e informativo fondamentale in ogni istituto, anzi è proprio il documento più importante. Al suo interno è riportata la strategia con cui l'istituto punta a perseguire fini educativi e formativi basandosi sulle proprie risorse, che siano esse umane, professionali, territoriali o economiche.
A cosa serve il PTOF?
Il Piano triennale dell'offerta formativa serve a indicare, a tutti gli attori che si avvicendano sul palcoscenico di un istituto scolastico, quali sono la direzione da seguire e la meta da raggiungere. Si tratta, dunque, di un mezzo per pianificare e realizzare l'autonomia scolastica di ogni singolo istituto, tenendo come riferimento punti cardine come:
- la progettazione curricolare;
- la progettazione extracurricolare;
- la progettazione educativa;
- la progettazione organizzativa;
Predisposizione del PTOF: chi lo redige e come viene legittimato
Veniamo ora al lato pragmatico della faccenda: chi redige il PTOF? e soprattutto, chi lo approva?
Ebbene, il punto 4 del comma 14 della legge 107/2015 è molto chiaro al riguardo:
Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d'istituto.
In conclusione, l'approvazione del ptof è di competenza del consiglio di istituto, in quanto al collegio dei docenti spetta il compito di elaborare il piano che poi viene legittimato dal CdI tenendo conto:
- delle esigenze proprie della scuola;
- delle capacità;
- delle potenzialità;
- delle risorse socio-culturali ed economiche;
- degli obiettivi nazionali e regionali;
Inoltre, la normativa dispone che il PTOF vada predisposto e approvato entro il mese di ottobre dell'anno precedente al Triennio a cui fa riferimento.
Cosa contiene?
Un Piano Triennale dell'Offerta Formativa dovrebbe, dunque, contenere delle informazioni dettagliate su:
- potenziamento delle conoscenze e delle competenze degli alunni;
- progetti per l'apertura della comunità scolastica al territorio coinvolgendo le istituzioni e le realtà locali;
- iniziative di potenziamento e attività progettuali per il raggiungimento degli obiettivi formativi;
- iniziative di formazione sulle tecniche di primo soccorso e sicurezza sul lavoro rivolte agli studenti;
- programmazione di attività formative per il personale docente e ATA;
- programmazione e promozione della Didattica Inclusiva;
- percorsi formativi e iniziative finalizzate all'orientamento degli studenti;
- percorsi di alternanza scuola-lavoro (almeno per le scuole di II grado);
- percorsi formativi volti allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
- percorsi formativi volti allo sviluppo delle competenze digitali di docenti e personale ATA;
- programmazione di attività extracurriculari come i viaggi di istruzione;
Integrazione al PTOF: didattica a distanza
A seguito del diffondersi della pandemia da Covid-19 il mondo della scuola ha dovuto effettuare un'evoluzione repentina adeguandosi alla digitalizzazione e implementando soluzioni formative che prevedessero l'utilizzo della didattica a distanza. Le lezioni e le altre attività svolte da docenti e studenti sulle piattaforme online hanno sottolineato l'importanza e l'efficacia della didattica online che, da soluzione di emergenza, sta diventando sempre più una prassi quotidiana. Alcuni istituti scolastici hanno, dunque, iniziato ad annettere nel loro Piano dell'offerta formativa degli elementi correlati alla didattica a distanza. Degli esempi delle attività implementabili potrebbero essere:
- implementazione, in futuro, di strategie didattiche in modalità blended integrando lezioni in aula frontale con contenuti multimediali online (come lezioni in e-learning);
- formare docenti e studenti sulle modalità di utilizzo, fruizione, nonchè creazione di contenuti da fruire online in modalità sincrona e asincrona; (ad esempio in videoconferenza o in e-learning)
- promuovere la cultura della didattica a distanza e dell'uso consapevole delle fonti digitali presenti sul web.
- documentare e monitorare le attività relative alla didattica online, servendosi anche di strumenti come il registro elettronico;
Aggiornamento o Rinnovo del PTOF
Il PTOF ovviamente ha una scadenza triennale entro la quale il collegio dei docenti dovrà mettersi all'opera per rinnovarlo, apportando modifiche volte allo sviluppo. Il rinnovo del PTOF deve partire dagli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal preside, il quale deve dare delle linee guida per l'elaborazione decidendo:
- quali aspetti rivedere;
- cosa cambiare;
- come integrare nuovi punti ed aspetti nel PTOF;
Ai sensi del comma 12 dell'articolo unico della legge 107 o Buona Scuola, è possibile apportare modifiche al PTOF anche annualmente entro il mese di ottobre.
La piattaforma PTOF
Il MIUR con la nota 17832 del 16 ottobre 2018 ha fornito alcune indicazioni utili allo svolgimento delle operazioni di rinnovo del ptof, mettendo a disposizione delle scuole una piattaforma online integrata nel sistema SIDI, dalla quale i Dirigenti Scolastici potranno profilare ed abilitare i docenti che dovranno redigere e rinnovare il PTOF.
L'obiettivo generale della cosiddetta piattaforma PTOF è divisa in 5 sezioni secondo il seguente schema:
Sezioni | Contenuto |
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1 - La scuola e il suo contesto | Analisi del contesto e dei bisogni del territorio; Caratteristiche principali della scuola; Ricognizione attrezzature e risorse strutturali; Risorse professionali; |
2 - Le scelte strategiche | Priorità desunte dal RAV; Obiettivi formativi prioritari; Piano di miglioramento; Principali elementi di innovazione; |
3 - L'offerta formativa | Traguardi attesi in uscita; Insegnamenti e quadri orario; Curricolo di istituto; Alternanza scuola-lavoro; Iniziative di ampliamento curricolare; Attività previste in relazione al Piano Nazionale Scuola Digitale; Valutazione degli apprendimenti; Azioni della scuola per l'inclusione scolastica; |
4 - L'organizzazione | Modello organizzativo; Organizzazione Uffici e modalità di rapporto con l'utenza; Reti e Convenzioni attivate; Piano di formazione del personale docente; Piano di formazione del personale ATA; |
5 - Il monitoraggio, la verifica e la rendicontazione | In attesa di pubblicazione |
Servendosi di queste 5 sezioni ogni scuola potrà apportare modifiche e miglioramenti personalizzati al proprio PTOF per renderlo adatto alle proprie esigenze. I Dirigenti scolastici sono abilitati in automatico all'utilizzo delle funzioni e hanno a disposizione una voce specifica nel menù "APPLICAZIONI SIDI" della piattaforma SIDI e potranno utilizzare l'applicazione "Gestione Utenze SIDI" per abilitare i docenti del collegio, per farlo dovranno seguire questi passaggi:
- abilitare il docente al SIDI tramite la funzione "Abilitazione Docenti e TA" disponibile sotto la voce di menù "Gestione Utenti SIDI";
- profilare il docente all'utilizzo della piattaforma PTOF con la funzione "Profilatura";
Ovviamente il MIUR ha predisposto un'apposita sezione denominata "GUIDA" per fornire le indicazioni necessarie allo svolgimento di queste operazioni.