Tutto è pronto per l’assegnazione delle supplenze al 31 agosto e al 30 giugno. Al termine delle immissioni in ruolo e del conferimento di incarichi finalizzati al ruolo, la procedura avvia le nomine per le supplenze annuali e al termine delle attività didattiche. In questo articolo, vedremo quali aspiranti possono ritirare la domanda di supplenza e perché conviene farlo prima dell’inizio dei turni di nomina.
Immissioni in ruolo, incarichi finalizzati al ruolo e supplenze annuali: priorità e tempistiche
Gli aspiranti docenti hanno presentato domanda per l’assegnazione delle supplenze nella finestra dal 17 al 31 luglio 2023. Data la finestra unica, sono molti i docenti che hanno presentato istanza sia per l’immissione in ruolo sia per il conferimento di una supplenza. Come sappiamo, però, le tempistiche di assegnazione degli incarichi sono diverse e seguono questa priorità:
- fase ordinaria delle immissioni in ruolo più call veloce;
- incarichi finalizzati al ruolo da GPS prima fascia sostegno, e relativo elenco aggiuntivo, più mini call veloce;
- supplenze annuali e supplenze fino al termine delle attività didattiche.
Le prime due fasi si sono ormai concluse, e quindi manca poco alla nomina dei supplenti al 31/08 e al 30/06. Ciò vuol dire che gli aspiranti con istanza di immissione in ruolo o nomina finalizzata al ruolo conoscono già l’esito della pratica. In questo caso - se non interessati a supplenze annuali o impossibilitati ad accettarle ai sensi dell’articolo 36 del CCNL 2007 - possono ritirare la domande per le supplenze.
Perché ritirare la domanda di supplenza e come farlo
Ritirare la domanda per le supplenze, a determinate condizioni, riveste quindi un’importanza nell’intera procedura di assegnazione degli incarichi.
Prendiamo per esempio un aspirante che prende servizio a settembre perché certo del ruolo. Una volta nominato anche per la supplenza, potrà rinunciare a quest’ultima. Ciò vuol dire che il posto dovrà essere assegnato nel turno successivo di nomina, magari ad aspiranti con un punteggio inferiore.
Si tratta di un esito legato al funzionamento dell’algoritmo di cui avevamo parlato già in occasione delle assunzioni dell’anno scorso. Inoltre, ritirare la domanda di supplenza prima del turno di nomina evita di sottrarre le disponibilità esistenti agli aspiranti che invece sono interessati alla supplenza.
Anche le tempistiche del ritiro della domanda sono importanti. La procedura va infatti eseguita prima che l’algoritmo cominci ad assegnare gli incarichi, un’operazione le cui tempistiche variano a seconda dell’Ufficio Scolastico coinvolto. Per quanto riguarda le modalità, la domanda di supplenza può essere ritirata:
- mediante il link contenuto nell’email di conferma, arrivata dopo l’invio dell’istanza;
- direttamente dall’elenco delle domande presentate, sul portale Istanze On Line, facendo clic sull’icona “Vai alla pagina di ritiro della domanda”.
Ritiro della domanda di supplenza: chi può farlo?
Come abbiamo visto, uno dei casi più comuni in cui è possibile ritirare la domanda riguarda gli assunti in ruolo o i destinatari di nomina finalizzata al ruolo. In aggiunta a questi docenti, possono anche ritirare la domanda di supplenza gli aspiranti che:
- non sono più interessati alla supplenza;
- devono svolgere ancora l’anno di prova, se assunti in ruolo in anni precedenti al 2023/2024;
- hanno rinviato o non hanno superato l’anno di prova, se assunti da GPS prima fascia sostegno o da concorso straordinario bis;
- nell’anno scolastico 2022/2023 hanno svolto un incarico finalizzato al ruolo da GPS prima fascia sostegno o da concorso straordinario bis, hanno superato l’anno di formazione e prova e saranno assunti in ruolo dal primo settembre 2023
- sono stati nominati da concorso straordinario bis per l’anno scolastico 2023/2024.
In particolare, ricordiamo che l’ultimo caso è possibile perché le nomine da straordinario bis hanno subito diversi ritardi nel corso degli anni. Di conseguenza, sui posti accantonati potranno avvenire assunzioni anche per quest’anno scolastico.