Il reclutamento docenti 2024 ha come obiettivo l'assunzione di 70 mila nuovi docenti, con la possibilità di attingere anche dalle GPS. Tuttavia le modalità del procedimento sono ancora da definire. Reclutamento docenti e formazione iniziale sono infatti due dei cavalli di battaglia del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Ma per l'idea di immettere in ruolo da GPS si aspetta ancora l'ok dell'Europa.
Assunzione da Gps per reclutamento docenti 2024
L'assunzione di 70 mila nuovi insegnanti è legata alla riforma del reclutamento docenti prevista contestualmente al Pnrr. In teoria, bisognerebbe realizzarla entro il 2024, ma in pratica i tempi sembrano essere ormai troppo ristretti.
Da quanto emerso dal confronto avvenuto tra Ministero e sindacati, la cosa più probabile per accelerare il reclutamento rimane un concorso esclusivo per i precari con 3 anni di servizio. L'obiettivo sarebbe arrivare a 20 mila nuove immissioni per settembre 2023.
I supplenti, docenti già abilitati o specializzati su sostegno e presenti in Gps ( più i docenti di seconda fascia) andrebbero dunque assunti con contratto a tempo determinato. L'assunzione passerebbe a tempo indeterminato dopo un anno di prova con superamento di un test finale.
Questo provvedimento rappresenta una fase transitoria rispetto a quanto previsto finora dalla legge 79/22. I sindacati sono dubbiosi sulle modalità della prova finale ovvero:
- Prova scritta riguardante tematiche psico-pedagogiche;
- Lezione simulata davanti a una commissione con membri esterni rispetto alla scuola di servizio;
- Orale sulle materie della disciplina insegnata.
Un percorso reputato macchinoso dai sindacati, considerando che durante l'anno i docenti dovranno lavorare regolarmente e in più acquisire dai 30 ai 60 cfu di formazione iniziale, come previsto da Pnrr.
La formazione iniziale è ancora senza Dpcm
La questione è resa ancora più incerta dall'assenza di un Dpcm che vada a regolare ufficialmente la formazione iniziale e i 60 cfu relativi ad essa. Il decreto doveva essere pubblicato entro il 31 luglio 2022, ma ad oggi non se ne sa ancora nulla. La ministra dell'Università Anna Maria Bernini aveva poi dichiarato che tutto sarebbe stato definito entro dicembre 2022 ma, anche in questo caso, il termine è stato disatteso.
Il problema più grande rimane la modalità di accesso iniziale: ci sarà un numero chiuso o un numero aperto? Il rischio è di dare vita a una procedura che penalizzi i docenti già esperti, rendendo la scuola un posto di lavoro poco appetibile. Allo stesso tempo bisogna trovare la quadra per non dare vita a numeri che poi non possono essere assorbiti dalle assunzioni previste dal Ministero.
Il decreto dovrà inoltre regolare la questione riguardante i 24 cfu/cfa già acquisiti per accedere al concorso secondo l'ordinamento ancora vigente. Se tutto andrà come previsto, questi rimarranno validi anche per la nuova procedura.
Il ministro Valditara sul reclutamento docenti 2024
In attesa di ricevere una risposta dall'Europa riguardo la possibilità di assumere effettivamente i docenti da GPS, il ministro Valditara è tornato sull'argomento reclutamento docenti 2024.
Il provvedimento viene visto da Valditara come fondamentale per garantire assistenza e continuità didattica agli studenti in difficoltà, potendo strutturare programmi di formazione specifica.
Nonostante questo, il Ministro sa che la strada è ancora lunga. Anche dopo l'aumento di 124 euro, i salari sono ancora bassi rispetto ai colleghi europei e rispetto all'importanza della mansione svolta. Tornare a valorizzare gli insegnanti da un punto di vista retributivo e facilitare il processo di reclutamento è dunque uno step fondamentale per ridare valore alla scuola.
Secondo Valditara quindi è importante poter procedere con questa fase transitoria per il reclutamento docenti 2024, assumendo da GPS per poter contare su personale qualificato ed esperto.