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Come funziona la ricostruzione di carriera del personale docente con le nuove modifiche del DL Salva Infrazioni: dal servizio riconosciuto alla presentazione della domanda, i dettagli nell’articolo. it-IT Editoriale 2023-08-09T12:39:18+02:00
Docenti

Guida alla ricostruzione di carriera del personale docente, aggiornata al DL Salva Infrazioni

Come funziona la ricostruzione di carriera del personale docente con le nuove modifiche del DL Salva Infrazioni: dal servizio riconosciuto alla presentazione della domanda, i dettagli nell’articolo.

Gianmarco Bonomo
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Il DL n. 69/2023, conosciuto come Decreto Salva Infrazioni, è stato definitivamente approvato dal Parlamento e quindi convertito in Legge dello Stato. Fra le diverse novità previste, il testo rivede anche i criteri per la ricostruzione di carriera del personale docente delle scuole italiane, con sostanziali modifiche alla normativa precedente. Vediamo quindi come funziona la ricostruzione di carriera docenti e quali sono i cambiamenti rispetto al passato.

Ricostruzione carriera docenti: cos’è e a cosa serve?

Come dice il nome stesso, la ricostruzione di carriera è un procedimento grazie al quale il dipendente può ottenere aumenti di retribuzione in considerazione dei periodi di servizio svolti. Per quanto riguarda i docenti appena immessi in ruolo, la ricostruzione di carriera permette di ottenere un’anzianità di servizio aggiornata in base al calcolo di tutti i servizi prestati prima del ruolo all’interno delle istituzioni scolastiche.

Possono accedere alla ricostruzione di carriera tutti i docenti che hanno superato l’anno di formazione e prova e hanno quindi ottenuto la conferma in ruolo. Come vedremo nei prossimi paragrafi, tuttavia, la normativa cambia a partire dalle immissioni in ruolo dell’anno scolastico 2023/2024, con sostanziali modifiche al riconoscimento del servizio precedente.

Quando si fa la domanda per la ricostruzione di carriera?

Nonostante le modifiche apportate dal DL n. 69/2023, la presentazione della domanda di ricostruzione di carriera per i docenti avviene mediante le stesse regole valide negli anni precedenti. I docenti potranno presentare la domanda a partire da tre mesi dopo il completamento dell’anno di formazione e prova, in una finestra che va dal giorno 1 settembre al 31 dicembre 2023. Dal canto suo, il Ministero dell’Istruzione e del Merito avrà tempo fino al 20 febbraio 2024 per comunicare al Ministero dell’Economia e delle Finanze i dati sulle istanze presentate.

Per inoltrare la domanda, si potrà utilizzare la funzione “Ricostruzione di carriera” sul portale Istanze On Line, dichiarando tutti i titoli di servizio valutabili ai sensi del D.Lgs. n. 297/1994, articolo 485, ossia il Testo Unico sulla scuola.

Ricostruzione di carriera docenti: servizio di insegnamento riconosciuto

E proprio la questione dei servizi riconosciuti rappresenta una delle novità apportate dal Decreto Salva Infrazioni alla disciplina della ricostruzione di carriera del personale docente.

I docenti immessi in ruolo a partire dall’anno scolastico 2023/2024 avranno infatti il riconoscimento per intero del servizio fuori ruolo come servizio di ruolo, ai fini giuridici ed economici.

Viene considerato valido ai fini della ricostruzione di carriera il servizio pre-ruolo svolto, senza demerito e con il possesso ove richiesto del prescritto titolo di studio:

  • nelle scuole secondarie e artistiche statali e pareggiate;
  • nelle scuole primarie statali, o parificate;
  • negli educandati;
  • nelle scuole popolari, sussidiate o sussidiarie;
  • nelle scuole all’estero;
  • nelle scuole materne statali o comunali.

Ricostruzione di carriera docenti: servizio non di insegnamento riconosciuto

Ai fini della ricostruzione di carriera del personale docente, tuttavia, non viene riconosciuto soltanto il servizio di insegnamento svolto nella scuola italiana.

In più, è riconosciuto anche:

  • il servizio prestato in qualità di docente incaricato o di assistente incaricato o straordinario nelle università;
  • il servizio militare di leva o per richiamo e il servizio civile sostitutivo di quello di leva;
  • i periodi di congedo e di aspettativa retribuiti;
  • i periodi per gravidanza e puerperio, considerati utili ai fini del computo del periodo richiesto per il riconoscimento.

Quali documenti presentare per la ricostruzione di carriera?

A seconda che il docente voglia richiedere la prima ricostruzione di carriera o una ricostruzione di carriera in seguito al passaggio di ruolo, cambiano i documenti da allegare all’istanza.

Nel caso del primo riconoscimento del beneficio, il docente dovrà presentare:

  • dichiarazione dei servizi pre-ruolo;
  • domanda di riconoscimento dei servizi;
  • contratto di nomina in ruolo e visto della Ragioneria Territoriale dello Stato;
  • titolo di studio richiesto dall’insegnamento per cui si richiede il riconoscimento.

Nel caso del riconoscimento del beneficio in seguito al passaggio di ruolo, il docente dovrà presentare:

  • relazione con il relativo superamento del periodo di prova;
  • contratto di nomina in ruolo e visto della Ragioneria Territoriale dello Stato, oppure il decreto di passaggio di ruolo;
  • decreto di ricostruzione di carriera del ruolo di provenienza, aggiornato alla data del passaggio di ruolo.

Servizio pre-ruolo riconosciuto per intero: le novità del DL Salva Infrazioni

La vecchia normativa prevedeva, per il riconoscimento di carriera del servizio non di ruolo, la valutazione come servizio di ruolo:

  • per intero per i primi quattro anni;
  • per i due terzi per il periodo eccedente (con valutazione ai soli fini economici per il rimanente terzo).

In seguito alla mole di sentenze da parte della Corte di Giustizia europea e della Cassazione, il Decreto Salva Infrazioni ha stabilito un netto cambio di passo rispetto al passato. La nuova normativa prevede infatti la valutazione integrale di tutto il periodo di insegnamento pre-ruolo ai fini sia giuridici sia economici. Questa la nuova formulazione dell’articolo 485 del Testo Unico sulla scuola:

"Al personale docente delle scuole di istruzione secondaria ed artistica immesso in ruolo a far data dall’anno scolastico 2023/2024 e confermato in ruolo, il servizio prestato presso le predette scuole statali e pareggiate, comprese quelle all’estero, in qualità di docente non di ruolo, è riconosciuto come servizio di ruolo, ai fini giuridici ed economici, per intero."

Nuova ricostruzione di carriera docenti: valido solo il servizio annuale effettivo

Tuttavia, il DL Salva Infrazioni introduce anche un’ulteriore modifica, stavolta all’articolo 489 del Testo Unico sulla scuola.

In pratica, prima delle modifiche era riconosciuto come anno intero il servizio prestato:

  • per 180 giorni in un anno scolastico;
  • ininterrottamente dal primo febbraio fino alla conclusione delle operazioni di scrutinio.

Il decreto cambia questo calcolo, in favore del servizio effettivo prestato dal personale docente. Si legge al nuovo comma 1, articolo 489, del Testo Unico sulla scuola:

"Ai fini del riconoscimento di cui al presente capo, si valuta il servizio di insegnamento effettivamente prestato e non trova applicazione la disciplina sulla validità dell’anno scolastico prevista dall’ordinamento scolastico al momento della presentazione."

Dato il diverso trattamento fra docenti che hanno svolto lo stesso servizio pre-ruolo, la modifica alla ricostruzione di carriera ha generato polemiche e, con tutta probabilità, porterà anche a nuovi contenziosi.

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Gianmarco Bonomo

Scrivo da sempre e, se contiamo anche i temi delle scuole elementari, anche da prima. Negli anni ho unito la mia passione per la scrittura a quella per i meccanismi della comunicazione, che ho tradotto nel mio lavoro di SEO Copywriter e autore in diversi campi. Mi piace approfondire le tematiche che riguardano il mondo della scuola e che vanno dai risvolti politici alla cultura, dagli approfondimenti normativi al racconto quotidiano delle novità scolastiche.

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