Nella mattinata di oggi il Decreto 36, concernente la Riforma del Reclutamento, è approdata presso l'Aula del Senato per l'approvazione definitiva. Fra le misure che senza dubbio dovrebbero rientrare nel documento ufficiale, vi è quella riguardante i precari con almeno tre annualità di servizio - i quali accederanno direttamente al concorso - e quella relativa ai docenti con tre anni di servizio sul sostegno, che pure avranno facoltà di immettersi automaticamente ai corsi di specializzazione.
La partecipazione al concorso: elementi necessari
Sul testo in fase d'approvazione al Senato, si legge che, in base ai commi 1 e 2, la partecipazione ai concorsi è consentita a colori i quali - in possesso di debito titolo di studio - abbiano svolto, rispetto alla propria classe di concorso ed entro il termine ultimo di presentazione delle domande, un servizio di almeno tre anni, pure non continuativi, presso le istituzioni scolastiche statali. Di queste annualità, almeno una deve essere stata svolta nella specifica classe di concorso o nella tipologia di posto per la quale si concorre, nei cinque anni precedenti.
Ancora, una novità riguarda i vincitori di concorso che non abbiano ancora conseguito l'abilitazione all'insegnamento: questi sottoscriveranno con l'ufficio scolastico regionale a cui afferisce l'istituzione scolastica designata un contratto annuale di supplenza. In ogni caso, si impegneranno anche all'acquisizione dei 30 CFU/CFA tra quelli che compongono il percorso universitario di formazione iniziale, con relativi oneri a loro carico.
Una volta raggiunta l'abilitazione, i docenti sono assunti a tempo indeterminato anche se preliminarmente sottoposti all'anno di prova. Il positivo superamento di tale periodo comporta l'effettiva immissione in ruolo.
TFA sostegno: le caratteristiche essenziali
Novità importanti sono contenute nel testo del Decreto anche per quanto concerne i docenti impegnati nelle attività sul sostegno. Per i precari con tre anni di servizio sui posti di sostegno è prevista la possibilità di accedere direttamente ai corsi di specializzazione.
Il decreto, infatti, pare ammettere ai corsi di specializzazione su sostegno - entro i limiti della riserva di posti stabilita con decreto del Ministero dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministero dell'istruzione - quei docenti (compresi quelli già assunti a tempo indeterminato) che abbiano svolto almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque su un posto di sostengo in una delle scuole o percorsi di formazione previste dal sistema nazionale di istruzione.
A ciò va chiaramente aggiunto, come requisito fondamentale, il possesso dell'abilitazione all'insegnamento e del titolo di studio valido per l'insegnamento.