Il governo italiano ha recentemente approvato un disegno di legge che sta per portare significative modifiche al sistema scolastico del paese. Questa riforma riguarda sia la valutazione del comportamento degli studenti che l'istruzione tecnica e professionale, con l'obiettivo di migliorare la qualità dell'istruzione e preparare meglio gli studenti per il mondo del lavoro.
Uno dei principali cambiamenti riguarda la valutazione del comportamento degli studenti. Questa valutazione non sarà più un semplice giudizio, ma sarà espressa in decimi e avrà un peso significativo sui crediti necessari per l'ammissione all'esame di Maturità. Gli studenti che ottengono un voto in condotta inferiore a sette dovranno affrontare esami incentrati sui valori costituzionali per recuperare il "debito" in materia di educazione civica. Solo coloro che ottengono 9 o 10 in condotta avranno diritto al massimo dei crediti scolastici, che influenzeranno il voto finale di Maturità.
Inoltre, il sistema delle sospensioni subirà cambiamenti significativi. Fino a due giorni di sospensione non comporteranno l'allontanamento dalla scuola, ma gli studenti dovranno partecipare a lezioni in classe più impegnative e attività di studio. Per sospensioni superiori a due giorni, sarà richiesto agli studenti di svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate, previo accordo del consiglio di classe.
Una delle innovazioni più attese è la riforma dell'istruzione tecnica e professionale, che entrerà in vigore dal 2024/25. Questa riforma prevede un taglio di un anno, passando da 5 a 4 anni di corso. Sarà avviata una sperimentazione su larga scala con percorsi quadriennali, seguiti da ulteriori due anni negli Its Academy. Questa nuova metodologia si concentrerà sull'apprendimento "on-the-job", con una maggiore enfasi sulla formazione pratica.
Un aspetto rivoluzionario della riforma è l'introduzione del concetto di "campus tecnologico-professionale". Questo coinvolgerà sia istituti tecnici che professionali in un percorso integrato, con la partecipazione di docenti ed esperti provenienti dal mondo del lavoro. Questo approccio mira a offrire una formazione più varia e applicata agli studenti.
Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha dichiarato:
"Oggi l'istruzione tecnica e professionale diventa finalmente un canale di serie A, in grado di valorizzare i talenti degli studenti e prepararli per il mondo del lavoro. Questa riforma è fondamentale per affrontare la crescente domanda di lavoratori qualificati nel settore della meccatronica e dell'informatica. Vogliamo trasformare questa sfida in un'opportunità per i giovani italiani."
In conclusione, questa riforma rappresenta un passo significativo verso un sistema scolastico italiano più adeguato alle esigenze del mercato del lavoro e all'evoluzione delle competenze richieste. Le nuove regole per la valutazione del comportamento e l'innovativa sperimentazione nell'istruzione tecnica e professionale promettono di preparare meglio gli studenti per il loro futuro.