Martedì 20 dicembre si è svolta la riunione fra i sindacati del comparto istruzione e ricerca e l'ARAN con oggetto il rinnovo del contratto ATA.
Dopo la firma della parte economica, il confronto riguarda adesso diversi ambiti, fra cui quello delle posizioni economiche ATA. E, come è facile prevedere, le proposte dell'ARAN sono state al momento accolte con freddezza. Facciamo il punto della situazione.
Cosa sono le posizioni economiche ATA e come si accede all'integrazione dello stipendio?
Previste dal CCNL scuola 2006-2009 e dalla Sequenza contrattuale del 25 luglio 2008, le posizioni economiche ATA rappresentano una forma di valorizzazione professionale destinata al personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario.
Nello specifico, le posizioni economiche riguardano il personale ATA a tempo indeterminato che appartiene alle aree A e B della tabella C allegata al contratto.
Per assistenti amministrativi, assistenti tecnici e collaboratori scolastici è possibile quindi accedere a una maggiorazione della retribuzione legata ad attività lavorative come mansioni ulteriori o più complesse. Il beneficio economico è di:
- 1200 euro all'anno per la prima posizione economica;
- 1800 euro all'anno per la seconda posizione economica.
In entrambi i casi gli importi sono corrisposti in 13 mensilità e sono pensionabili: entrano nel calcolo della pensione e del TFS o TFR.
Il problema è l'accesso. Dal momento che da anni mancano procedure specifiche che regolino l'accesso alle posizioni economiche ATA, si può ottenere il beneficio dopo aver completato i seguenti step:
- un corso di formazione;
- una specifica graduatoria;
- in surroga, ossia nel momento di cessazione del servizio di un titolare.
Posizioni economiche ATA e assegnazione al personale scolastico: un quadro avvilente
Come accennato nel paragrafo precedente, da diversi anni il personale ATA non può accedere alle posizioni economiche a causa della mancata attivazione di procedure da parte del Ministero.
Si è occupato della questione il sindacato UIL Scuola che ha trovato un quadro avvilente. In alcune regioni, per esempio, le prime posizioni economiche per gli assistenti amministrativi non sono assegnate.
La ragione è l'esaurimento delle graduatorie (non aggiornate) o la mancata attivazione del corso di formazione previsto. Questo è il caso sia della Liguria sia della Sardegna.
A livello nazionale, la prima posizione economica ATA non è stata assegnata:
- per il 60,31% degli assistenti amministrativi;
- per il 48,69% degli assistenti tecnici;
- per il 48,39% dei collaboratori scolastici.
Per quanto riguarda invece la seconda posizione economica, non c'è stata assegnazione per oltre un terzo di assistenti amministrativi, assistenti tecnici e collaboratori scolastici.
Sopprimere le posizioni economiche ATA: la proposta ARAN e la risposta dei sindacati
Stando così le cose, non stupisce che in sede di contrattazione l'ARAN abbia proposto un superamento delle posizioni economiche ATA per come erano state previste nel CCNL 2006-2009. Secondo l'Agenzia che rappresenta la Pubblica Amministrazione, esse non sono più coerenti e funzionali con l'impianto odierno e vanno sostituite da un sistema di incarichi che si rapporti con le esigenze specifiche delle istituzioni scolastiche.
A commento della proposta, ANIEF ha confermato che:
"Nelle intenzioni dell'ARAN vi è anche l'idea di eliminare le posizioni economiche attualmente in godimento del personale: le somme risparmiate verrebbero a confluire in quelle disponibili per le scuole per l'affidamento degli incarichi specifici."In termini pratici, quindi, gli attuali beneficiari delle posizioni economiche ATA vedrebbero una riduzione dei loro compensi. Al momento, le organizzazioni sindacali si sono limitate a recepire le proposte dell'ARAN e ad annunciare la previsione di un ulteriore incontro nel gennaio 2023.
