Dopo una lunga trattativa, organizzazioni sindacali e Ministero dell'Istruzione hanno trovato la quadra per l'accordo sul nuovo contratto scuola. Nonostante il risultato raggiunto, tuttavia, rimangono ancora alcuni nodi da sciogliere il prima possibile. Da una parte, Valditara dovrà trovare le risorse aggiuntive promesse ai sindacati in modo da arrivare all'aumento di 120 euro lordi. Dall'altra parte, sarà anche necessario procedere sulla parte normativa del CCNL scuola 2019-2021.
Facciamo il punto della situazione.
Valditara sul rinnovo del contratto scuola: arrivare all'aumento medio di 120 euro lordi
Dopo la rimozione dell'aumento al tetto del contante, finalmente è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DL n. 176/2022. All'interno del cosiddetto Decreto Aiuti Quater, vengono stanziati i 100 milioni di euro aggiuntivi promessi dal Ministro dell'Istruzione.
Il testo approvato in Consiglio dei Ministri aggiunge alla legge di bilancio 2022 il comma 606-bis, che recita:
"Per l'anno 2022 il fondo di cui al comma 606 è incrementato di 85,8 milioni di euro per il personale docente. Per l'anno 2022 e' autorizzata la spesa di 14,2 milioni di euro da destinare al compenso individuale accessorio del personale ATA."Approvato l'aumento, benché irrisorio e una tantum, in legge di bilancio 2022, la sfida di Valditara sarà quella di reperire fondi da inserire in legge di bilancio 2023. Servono almeno 300 milioni di euro che permettano di arrivare a un aumento medio di 120 euro lordi al mese.
Il Ministro dell'Istruzione dovrà quindi fare pressione sul Governo Meloni per trovare le nuove risorse, con il capitolo MOF ancora non risolto. Se l'ex Ministro Bianchi aveva infatti approvato lo spostamento di 300 milioni dal MOF alla contrattazione, Valditara sembra voler procedere in un'altra direzione.
Se riuscirà nell'intento, potremo saperlo non appena inizieranno a circolare le bozze della legge di bilancio. Oggi è peraltro previsto il primo incontro del Consiglio dei Ministri sulla questione.
Sanzioni disciplinari e formazione docenti: il punto sulla parte normativa del CCNL scuola
Contemporaneamente al reperimento dei nuovi fondi, l'ARAN e i sindacati lavorano sulla parte normativa del nuovo contratto scuola.
Se infatti le parti hanno raggiunto l'intesa economica, adesso si dovrà trovare un'ulteriore sintesi. Nelle intenzioni dell'ARAN, si dovrebbe arrivare a un accordo entro dicembre. Da questo punto di vista, i punti più spinosi sono:
- la questione delle sanzioni disciplinari e il potere del Dirigente Scolastico;
- il tema della formazione dei docenti.
Intervenuto su Il Sole 24 Ore, il presidente ARAN Antonio Naddeo ha riportato come la prima proposta sia stata respinta dai sindacati ma come - allo stesso tempo - sia necessario trovare un accordo.
E, sul capitolo formazione, aggiunge:
"Sarà un argomento che tratteremo. Personalmente ritengo che la formazione rappresenti un aspetto fondamentale per ogni lavoratore e la scuola più che mai non può fare eccezione."
Aumenti e arretrati per i dipendenti scolastici: cosa prevede il nuovo contratto
L'accordo raggiunto da ARAN, Ministero e sindacati sulla parte economica del nuovo contratto scuola riguarda tutti i dipendenti scolastici. Se però il personale in servizio riceverà l'aumento e gli arretrati nel mese di dicembre, i supplenti e i pensionati dovranno verosimilmente attendere qualche mese.
Per approfondimenti su questo punto, rimandiamo agli articoli dedicati:
- agli aumenti tabellari per i dipendenti della scuola, docenti e personale ATA;
- agli aggiornamenti su chi percepirà arretrati e aumenti e quando.