Nell'estate 2020, con il decreto n. 25 dell'8 giugno, fu prevista, da parte del Ministero dell'Istruzione, una straordinaria modalità di reclutamento del personale docente, chiamata ad hoc "call veloce". Successivamente sospesa per l'anno scolastico 2021-2022 ai sensi dell'art.58, comma 2, lettera b) del decreto-legge Sostegni bis, pare ora che anche per l'anno scolastico 2022/2023 - nel caso residuino dei posti dalle graduatorie di merito dei concorsi - dovrebbe tornarsi a tale sistema.
Cos'è la "chiamata veloce"
Lo straordinario meccanismo di assunzione in ruolo detto "Call veloce" è disciplinato dall'art. 1 commi da 17 a 17septies del decreto-legge del 29 ottobre 2019 n.126, convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 2019 n. 159. In sostanza, si tratta della medesima procedura di chiamata per l'assunzione a tempo indeterminato di personale docente ed educativo sui posti residuali al termine delle operazioni annuali di assegnazione indeterminate. La chiamata veloce è dunque indirizzata al personale già inserito nelle Graduatorie ad Esaurimento e Graduatorie di merito concorsuali ma in altra Provincia o Regione e costituisce, come abbiamo detto, una procedura ulteriore rispetto alle ordinarie operazioni di assunzione a tempo indeterminato.
Chi ha potuto presentare domanda negli scorsi anni e chi potrà quest'anno
Per l'anno scolastico 2020/2021 hanno potuto presentare istanza di partecipazione quei docenti non di ruolo inseriti nelle seguenti graduatorie:
- DDG 105/2016 Concorso ordinario scuola primaria e dell'infanzia;
- DDG 106/2016 Concorso ordinario scuola secondaria di I e II grado;
- DDG 107/2016 Concorso ordinario per i posti di sostegno;
- DDG 85/2018 Concorso straordinario docenti scuola secondaria;
- DDG 1546/2018 Concorso straordinario docenti scuola primaria e dell'infanzia;
- Graduatorie ad esaurimento di ogni ordine e grado.
A partire dal prossimo anno scolastico (2022/2023) a questi docenti andranno ad aggiungersi anche quelli inseriti nelle graduatorie:
- del concorso straordinario per il ruolo di cui al DD n. 510 del 23 aprile 2020;
- del concorso infanzia e primaria di cui al DD n. 498 del 21 aprile 2020;
- del concorso secondaria di cui al DD n. 499 del 21 aprile 2020.
Criteri di partecipazione
All'epoca - e potrebbe essere così anche per la procedura di quest'anno - per disporsi per la call veloce era necessario indicare, oltre che alla regione:
- la provincia o le province di destinazione della regione scelta;
- i posti di interesse e le relative graduatorie di inserimento;
- l'ordine di preferenza tra le province (qualora dovessero esprimersi più province);
- l'ordine di preferenza tra i posti per i quali si partecipa (se si concorre per più classi di concorso o per più tipologie di posto).
Vincoli
Il docente che accetta l'incarico mediante chiamata veloce è soggetto a taluni vincoli, ovvero:
- Rinuncia a trasferimento provinciale e/o interprovinciale;
- Rinuncia a passaggio di cattedra e/o di ruolo provinciale e/o interprovinciale;
- Rinuncia ad assegnazione provvisoria ed utilizzazioni provinciale e/o interprovinciale;
- Rinuncia a incarico a tempo determinato in altro ruolo/classe di concorso (art. 36 del CCNL 2007).
Call Veloce per l'anno scolastico 2022/2023
Sebbene il Decreto Sostegni bis abbia provveduto a sospendere - per il solo a.s. 2021/2022 - tale inedita procedura, ci sono almeno tre ragioni secondo le quali si può supporre che venga riattivata per il prossimo anno:
- Il Decreto Sostegni bis ha solo sospeso temporaneamente il ricorso alla call veloce;
- Nel Decreto Milleproroghe - attualmente in via di definizione alle Camere - non vi è fatto alcun accenno alla sua ulteriore sospensione o disattivazione. Dunque, in sostanza, resterebbe in vigore quanto disposto con l'attuale Legge n. 159/2019.
- Vi è una bozza di decreto ministeriale dedicata all'assunzione tramite call veloce dei vincitori di concorso DSGA a partire dal 1 settembre 2022. Tale volontà farebbe supporre che la direzione che si intende intraprendere è quella di un ritorno all'estensione della chiamata veloce anche al personale docente ed educativo.