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La "Scuola senza zaino" è un modello didattico alternativo basato sulla riorganizzazione dell'ambiente classe nella sua funzione di setting educativo. it-IT Editoriale 2022-02-16T10:18:27+01:00
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Cos'è la "Scuola senza zaino" ?

La "Scuola senza zaino" è un modello didattico alternativo basato sulla riorganizzazione dell'ambiente classe nella sua funzione di setting educativo.

Redazione Universo Scuola
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Si parla spesso di modelli pedagogici alternativi, nel tentativo periodico di svecchiare la scuola italiana, sotto certi punti di vista ancorata a un modo di fare didattica fin troppo classico.

La "Scuola senza zaino" fa parte di questi e sta trovando sempre più riscontro positivo in diversi istituti italiani. Ma in cosa consiste esattamente? Quali sono i suoi fondamentali e le sue differenze con il modello tradizionale?

Scuola senza zaino. Un'idea di Marco Orsi reinventa l'ambiente classe

Scuola senza zaino nasce da un'idea di Marco Orsi, il quale espone i cardini della sua filosofia didattica nel libro quasi omonimo "A scuola senza zaino - Il metodo del curricolo globale per una didattica innovativa".

L'idea al centro del progetto è quella diriorganizzare l'ambiente formativo, in particolare quindi la classe, basandosi sull'idea che il setting formativo vada a determinare il modello pedagogico-educativo da adottare e i rapporti che intercorreranno tra alunni e tra alunni e docente.

Non solo didattica alternativa dunque, ma un diverso modello relazionale che va a mutare sensibilmente il contesto globale entro il quale si sviluppa una regolare giornata scolastica.

Scuola senza zaino e approccio globale al curricolo (CGA)

L'idea alla base della Scuola senza zaino si fondano sul pensiero di John Dewey, filosofo e pedagogista statunitense che produsse i suoi scritti e le sue teorie a cavallo tra la seconda metà dell'Ottocento e la prima del Novecento.

Secondo Dewey alla base dell'apprendimento umano c'erano le relazioni tra soggetto e ambiente, inteso come il risultato sia delle persone che lo abitano, quanto delle strutture e delle metodologie applicate. In sintesi, per Dewey si impara più dalla comunità in cui si è immersi che dal singolo insegnante.

Il contesto educativo è quindi inteso come sistema interattivo di due parti, secondo un modello che riprende la teoria informatica:

  • Hardware: La parte fisica, strutturale dell'ambiente didattico composta dal suo spazio, dagli arredi, dall'architettura e dagli strumenti didattici utilizzati;
  • Software: La parte non-fisica dell'ambiente didattico, ovvero le relazioni e i rapporti tra gli attori coinvolti nella didattica, ma anche la sfera delle competenze, l'offerta formativa e il sistema di valutazione.

Le interazioni tra hardware e software danno vita alle "Azioni", cioè tutte le attività che avvengono all'interno di una classe e che diventano in questo caso oggetto di ricerca cooperativa, all'interno di una progettazione continua e ad ampio respiro.
Questa tendenza a mettere al centro dell'attenzione l'ambiente formativo, prende il nome di Approccio Globale al Curricolo (CGA , acronimo di Global Curriculum Approach).

Da studente a persona. L'approccio globale nel modello Scuola senza zaino

Il concetto di globalità si estende anche alla considerazione dello studente-persona. Nel modello Scuola senza zaino, tutti gli aspetti che compongono una persona sono implicati nel processo di apprendimento. Questi sono:

  • Aspetto cognitivo
  • Aspetto corporeo
  • Aspetto affettivo
  • Aspetto emotivo
  • Aspetto relazionale

Il successo dell'apprendimento dipenderà dunque dal rapporto che si realizzerà tra lo studente e l'ambiente scolastico. Questo sarà stimolato tramite differenti metodologie che affiancheranno modi classici di imparare a manipolare i simboli (leggere, scrivere, contare) con altri che invece mettono al centro un contatto diretto con la realtà e il corpo, utilizzando sistemi di comunicazione visuale e attività che stimolano direttamente l'immaginazione.

Differenze tra didattica classica e Scuola senza zaino

Come si traduce nella realtà pratica quanto detto finora? Quali sono le differenze effettiva tra una classe che segue la metodologia Scuola senza zaino e una classica? Qui di seguito si analizzeranno 5 delle caratteristiche che vanno a connotare la "Scuola senza zaino" come modello pedagogico e didattico unico.

1. Un nuovo modello di classe

Nella Scuola senza zaino spazio classe si riorganizza secondo una nuova struttura. Stop alla cattedra di fronte a file di banchi.Le classi di scuola dell'infanzia ed elementare vengono suddivise in aree di lavoro, in una nuova impostazione di quello che prende il nome di "Setting di apprendimento".

La classe si divide quindi in varie aree: l'area tavoli, quella dei laboratori e quella individuale. Fondamentale l'area agorà, dove gli alunni e il docente si incontrano per discutere e confrontarsi, come in una piazza dell'antica Grecia.

2. Attenzione alle diversità e all'iniziativa personale

La giornata tipo di una classe di Scuola senza zaino comincia in area agorà, con una riflessione con cui il docente stimola i bambini. Questi si riuniranno poi nell'area tavoli, dove produrranno un riassunto, un disegno, una scheda o un discorso orale che si ricollega al tema introdotto dall'insegnante.

Questo permette un approccio personae allo studio del bambino, che ne salvaguardia l'unicità. Sarà cura del docente far sì che nel corso dell'anno, tutti i bambini si confrontino con le diverse tipologie di attività.

3. Strumenti didattici alternativi. Focus sul tatto

La Scuola senza zaino rimette al centro della didattica strumenti diversi dai libri di testo. In particolare, ci si concentra sulla costruzione e sull'utilizzo di strumenti tattili, per recuperare e nobilitare quello che è il primo senso utilizzato dall'essere umano nella scoperta del mondo.

4. Dai voti alle valutazioni

Nessun voto classico nella Scuola senza zaino, ma una valutazione che descriva punti di forza e di debolezza dello studente, con il fine di motivarlo a migliorare.
Secondo Marco Orsi l'insegnante deve essere inteso come un allenatore il cui compito è aiutare i bambini a migliorare nelle loro attività. Chiaramente, nel pieno rispetto della legge, i voti in pagella saranno presenti, ma sarà dato ampio spazio all'ascolto dei disagi dei bambini, per non trasformare l'esperienza del voto in qualcosa di demotivante.

5. Niente più zaino, ma una cartella uguale per tutti

Gli studenti di una classe di Scuola senza zaino non dovranno preoccuparsi di procurarsi uno zaino individuale da riempire di libri e quaderni. Avranno infatti a disposizione una cartella che sarà consegnata loro a inizio anno, con una piccola cerimonia che stimola il senso di comunità.

Questo accorgimento vuole eliminare il disagio arrecato ai bambini dallo zaino stesso, spesso troppo pesante o faticoso da portare fino a scuola, in modo da alleggerire letteralmente l'esperienza scolastica, in virtù di quell'attenzione all'ambiente formativo alla base della filosofia di Scuola senza zaino.

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