I dati parlano chiaro: il numero degli alunni con disabilità certificata iscritti nelle scuole italiane è in forte crescita. A confermarlo è l'indagine compiuta da Openpolis che, tra l'altro, sottolinea che solo una scuola italiana su tre è pienamente inclusiva e accessibile.
Alunni con disabilità certificata: numeri in aumento
Se nell'anno scolastico 2004/2005 gli studenti disabili erano meno del 2% degli studenti totali, nel 2021 sono saliti a 3,62%:
Stando ai dati forniti dal Ministero, nell'anno scolastico 2020/21 circa il 97% degli alunni ha una disabilità psicofisica certificata. Di questi:
- il 69,5% ha una disabilità intellettiva;
- il 2,8& ha una disabilità motoria;
- l'1,3% ha una disabilità visiva;
- l'1,9 ha una disabilità uditiva;
- il 24,5% ha un altro tipo di disabilità.
I numeri evidenziati da Openpolis dimostrano un fatto molto chiaro: non basta abbattere le barriere architettoniche, ma è indispensabile cambiare radicalmente mentalità abbandonando l'approccio prettamente clinico nei confronti degli alunni disabili.
Le persone con disabilità, soprattutto se sono minori, non devono ridursi a meri utenti di servizi sociali o sanitari: sono esseri umani con bisogni speciali che, di conseguenza, meritano anche e soprattutto strutture adeguate che puntino all'inclusività.
Il suggerimento di Openpolis, infatti, è di valutare le cosiddette soluzioni di design universale, progettate seguendo una linea multisensoriale e corredate di spazi che valorizzino ogni singolo aspetto della percezione; in questo modo, è possibile aiutare le persone disabili a superare più facilmente i propri problemi di apprendimento, derivanti anche dall'ambiente che le circonda.
Si necessita di ambienti scolastici inclusivi
Traendo le somme di quanto detto finora, per essere all'altezza delle esigenze degli alunni disabili, il sistema educativo dovrebbe:
- cambiare il proprio paradigma culturale, con l'abbandono in primis dell'approccio esclusivamente clinico;
- costruire ambienti scolastici inclusivi, che prevede non solo la ristrutturazione degli spazi fisici, ma anche la presenza di personale specializzato.
In particolare, su quest'ultimo punto dovrebbe essere concentrata massima attenzione: bisognerebbe incrementare la presenza di insegnanti di sostegno e assistenti all'autonomia, le uniche figure che possono realmente aiutare gli alunni disabili a scoprire le proprie potenzialità e a metterle in pratica.
L'architettura scolastica, poi, è fondamentale: non bisogna soffermarsi solo sull'abbattimento delle barriere architettoniche, ma anche sull'implementazione di spazi universali, che consentano a chiunque di poter usufruire di ciò che li circonda senza riscontrare difficoltà.
L'attuale accessibilità delle scuole italiane
Openpolis, nella sua indagine, si è soffermata anche sull'attuale accessibilità delle scuole italiane. Dai risultati si riscontra che solo 1 edificio su 3 è pienamente accessibile.
Per "pienamente accessibile" si intende una struttura che dispone di tutte le caratteristiche a norma, dai bagni agli ascensori, passando per porte e scale. In alcuni casi, rientrano anche rampe esterne o servoscala.
Le differenze territoriali sono abbastanza nette ed evidenti:
- al nord, le scuole accessibili superano il 37%;
- al centro, le scuole accessibili ammontano al 33,1%;
- al sud, la quota non arriva neanche al 30%.
Entrando nello specifico delle regioni:
- la soglia del 40% viene superata in Marche e Lombardia;
- sotto la soglia del 40% si piazzano Friuli Venezia Giulia, Piemonte ed Emilia Romagna.
Andando avanti:
- sopra la media nazionale del 30% circa si trovano Umbria, Sardegna, Basilicata, Veneto, Puglia e Toscana;
- non raggiungono il 30% Liguria e Campania.
La prima provincia italiana nel 2021 è Bergamo, con il 56,5% si scuole pienamente accessibili dal punto di vista strutturale. Sopra il 50% si trovano anche le province di Macerata e Cremona.
Intorno al 45%, invece, compaiono Gorizia, Sondrio, Lodi, Mantova e Brescia.
Dati per regione
Di seguito è possibile scaricare e visionare i dati relativi all'accessibilità delle scuole italiane suddivisi per regione.
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Emilia Romagna;
- Friuli Venezia Giulia;
- Lazio;
- Liguria;
- Lombardia;
- Marche;
- Molise;
- Piemonte;
- Puglia;
- Sardegna;
- Sicilia;
- Toscana;
- Trentino-Alto Adige;
- Umbria;
- Valle d'Aosta;
- Veneto;
- Totale nazionale.