Il 16 marzo si è tenuta l'inaugurazione dell'anno scolastico delle scuole italiane attive nell'emisfero australe. La cerimonia, organizzata dal Ministero degli Esteri, si è svolta nella scuola paritaria Eugenio Montale di San Paolo e ha costituito l'occasione per alcuni messaggi inviati dagli esponenti della maggioranza, che chiariscono qual è l'idea di scuola del Governo Meloni.
Facciamo il punto della situazione.
Inaugurazione dell'anno scolastico in una scuola paritaria: l'istruzione italiana nel mondo
Gli istituti scolastici italiani nel mondo sono oltre 100, fra sei scuole statali e scuole paritarie dove lavorano oltre 800 fra docenti, personale ATA e Dirigenti Scolastici. La scelta di inaugurare l'anno scolastico a San Paolo non è stata casuale, dal momento che la città brasiliana vanta la maggiore presenza di oriundi italiani al mondo, ossia circa la metà della sua popolazione.
Durante la cerimonia, hanno preso la parola sia il direttore centrale per la Promozione della cultura e della lingua italiana Alessandro De Pedys, sia il Console generale d'Italia a San Paolo Domenico Fornara, che hanno confermato come siano 300 mila gli studenti nel mondo ad avere scelto un'istruzione pienamente italiana.
Antonio Tajani ha inviato invece un messaggio letto all'inizio dell'inaugurazione:
"mi auguro che quella odierna sia la prima di una serie di occasioni per intensificare il dialogo tra scuole italiane, in Italia e all'estero, in uno spirito di condivisione di esperienze virtuose e buone pratiche"Il Ministro degli Esteri ha poi concluso complimentandosi con la Eugenio Montale, scuola paritaria di San Paolo, che si fa ambasciatrice della scuola e del modello educativo italiano nel mondo.
Parità di trattamento fra scuole pubbliche e paritarie: le parole di Valditara
Pur nel contesto di una cerimonia di inaugurazione, quelle di Tajani non sono le uniche parole a supporto dell'istruzione paritaria in Italia e nel mondo.
Intervenendo al convegno "La sfida Erasmus CreaSteam", Valditara ha comunicato la decisione di ricomprendere le scuole paritarie fra quelle beneficiarie delle risorse fornite dal PNRR, in modo che la scuola pubblica in Italia sia pubblica a 360 gradi.
Il progetto del Ministro dell'Istruzione e del Merito mira a coinvolgere la scuola paritaria proprio, sostiene, perché scuola pubblica a tutti gli effetti.
D'altronde, Valditara si era già espresso in merito sulla questione delle scuole paritarie:
"Io ritengo che le scuole paritarie debbano avere una effettiva pari dignità. Insomma, che si debba creare un contesto in cui non ci sia differenza di trattamento tra la scuola statale e quella non statale"Dichiarazione che non aveva mancato di scatenare diverse polemiche.
Più fondi pubblici per le scuole paritarie da parte del governo: e la scuola pubblica?
Che il Governo Meloni voglia attivamente supportare il sistema delle scuole paritarie non è una novità, con gli oltre 10 mila istituti in Italia e i 100 all'estero. Già la Legge di Bilancio aveva stanziato ulteriori aiuti che si erano sommati ai 550 milioni di euro stanziati dal Governo Draghi.
Da una parte, quindi, valorizzare l'istruzione italiana all'estero vuol dire rafforzare le scuole paritarie per un mero discorso numerico. Dall'altra parte, però, le dichiarazioni degli esponenti dell'esecutivo lasciano intendere una particolare attenzione verso la rete di scuole paritarie in Italia.
Si tratta di una serie di iniziative anche condivisibili, se solo non si considerano i problemi della scuola pubblica, fra carenze strutturali, salari dei docenti, problematiche sociali, e così via.
Ma d'altronde, di fronte a soluzioni del calibro del docente tutor e dello studiolo per tutti gli insegnanti, problemi secondari come il sovraffollamento, la dispersione scolastica e la retribuzione dei docenti scompaiono all'orizzonte.