Il mese di dicembre si sta rivelando molto intenso per la scuola. Non ci sono soltanto le vacanze di Natale, con date diverse da regione a regione, ma anche l'approvazione della legge di bilancio e gli scioperi contro il Governo Meloni.
A questo proposito, sono diverse le questioni che riguardano il settore istruzione. La legge di bilancio lascia alla scuola soltanto le briciole, e molti emendamenti vogliono correggere la tendenza dell'esecutivo.
Facciamo il punto della situazione.
Dimensionamento, organico ATA e mobilità: i principali emendamenti alla legge di bilancio
Che i tempi per l'approvazione della legge di bilancio siano stretti, lo si sapeva già da prima delle elezioni. Le camere devono infatti votare il testo del Governo Meloni entro il 31 dicembre, e questo lascia poco spazio per le modifiche da parte dei partiti.
Nonostante questo, gli articoli dedicati alla scuola hanno scontentato praticamente tutte le opposizioni e tutti i sindacati di categoria.
Le principali questioni sulle quali sono stati presentati emendamenti riguardano:
- il dimensionamento scolastico, che potrebbe portare alla soppressione e quindi all'accorpamento di almeno 600 istituzioni scolastiche;
- l'organico aggiuntivo per i dipendenti ATA, su cui è lo stesso partito Fratelli d'Italia a chiedere maggiore attenzione;
- i vincoli alla mobilità, una situazione che però va risolta anche a livello contrattuale.
Oltre alle tempistiche di approvazione della legge di bilancio, a far storcere il naso è anche la mancanza di fondi aggiuntivi da dedicare alla scuola. Rimangono almeno i 150 milioni già stanziati per la valorizzazione del personale scolastico.
Confermare l'organico covid: l'emendamento del MoVimento 5 Stelle
Una delle questioni più dibattute riguarda però l'organico Covid, istituito dal Governo Draghi e che per molti necessita di una proroga almeno fino all'estate 2023.
La pensa così il MoVimento 5 Stelle, che ha presentato un emendamento ad hoc. Il firmatario Gaetano Armao sottolinea come si tratti di oltre 50 mila dipendenti che, oggi, si sentono traditi dalle promesse elettorali dell'attuale governo.
A commento della modifica della legge di bilancio sull'organico Covid, i deputati M5S non risparmiano attacchi alla maggioranza:
"In campagna elettorale il partito di Giorgia Meloni si era detto favorevole alla proroga, ma alla prova dei fatti non hanno stanziato un euro per mantenerli in ruolo. Eppure chi conosce la scuola sa benissimo che gli istituti stanno ancora facendo i conti con le conseguenze della pandemia"
Da una parte, quindi, il Governo Meloni permette il ritorno del personale non vaccinato ma, dall'altra, indebolisce un organico fondamentale per il contrasto alla pandemia.
Poco spazio di manovra per le modifiche alla legge di bilancio: la scuola in bilico
Come abbiamo già accennato all'inizio dell'articolo, le tempistiche per l'approvazione definitiva della legge di bilancio non sono lunghe. Anzi, tutto l'opposto. La settimana appena iniziata vedrà diverse riunioni della Commissione Bilancio della Camera, in preparazione alla discussione in aula della settimana prossima. Lì verranno votati gli emendamenti ammessi e si andrà avanti fino alla notte del 23 dicembre.
Dopo la pausa natalizia, il testo della legge dovrà passare al Senato ed essere approvato in pochissimi giorni. Fine ultimo: la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entro il 31 dicembre.
Come si vede, al disinteresse della legge di bilancio per l'istruzione si aggiungono anche i tempi di approvazione risicati.
E, come era lecito aspettarsi, la politica vede la scuola come un "vorrei ma non posso" che si risolve in un nulla di fatto. E senza alcun merito.