Gli ultimi anni hanno visto una maggiore consapevolezza nei confronti delle tematiche legate all’autismo e, soprattutto, al rapporto fra autismo e istruzione.
Se è impossibile approcciare tutti i casi allo stesso modo, è allora necessario definire e realizzare un programma educativo che unisca specificità e progettualità. In questo approfondimento, vedremo perché è importante uno sportello scolastico dedicato agli studenti con spettro autistico, e come può essere messo in pratica.
Livelli di funzionamento e sfide quotidiane degli studenti autistici
Come abbiamo accennato nell’introduzione, un approccio univoco all’autismo è irrealizzabile. Già i medici utilizzano due peculiarità per definire una diagnosi di disturbo dello spettro autistico:
- da una parte, le difficoltà di comunicazione sociale;
- dall’altra parte, gli interessi e i comportamenti ristretti o ripetitivi.
Esistono quindi diversi livelli di funzionamento da parte di bambini e ragazzi autistici che, quindi, necessitano di particolari tipologie di sostegno. Alcuni alunni autistici possono presentare maggiori problemi legati alla sfera dell’intelletto, mentre altri alla possibilità di conversare o, addirittura, parlare.
Risulta fondamentale, in questa fase, comprendere adeguatamente le sfide che i bambini e i ragazzi con autismo devono affrontare all’interno del contesto scolastico. Importanti fattori da affrontare sono:
- l’elaborazione sensoriale;
- la regolazione emotiva;
- le capacità intellettuali;
- le abilità sociali.
A questa consapevolezza, deve necessariamente seguire una programmazione delle opzioni educative utilizzabili nel concreto.
Elaborazione sensoriale e regolazione emotiva degli studenti con autismo
Una delle sfide che gli alunni e gli studenti con autismo si trovano a dover affrontare riguarda i problemi di elaborazione sensoriale. Da questo punto di vista, nel quotidiano la scuola può costituire una fonte di problemi, a causa di:
- forti rumori, anche causati dal chiasso nei corridoi;
- eco nelle palestre per l’educazione fisica o motoria;
- allarmi antincendio e campanelle.
Possono irritare i bambini con autismo anche eventuali odori forti che provengono dalle cucine e si diffondono nei locali scolastici o, anche, l’odore di muffa nel caso di vecchi edifici.
Nel caso della regolazione emotiva, invece, negli studenti autistici si riscontra una risposta non naturale che porta a vivere la rabbia, l’eccitazione, la tristezza, l’ansia e altre emozioni in modo travolgente. Alcuni esempi possono essere:
- urla, pianti o singhiozzi rumorosi;
- fughe dall’aula o dall’edificio scolastico;
- nascondersi sotto il banco o appoggiarvisi con il capo.
In questi casi, è fondamentale il supporto da parte della classe e della scuola alla regolazione emotiva del bambino o del ragazzo con autismo.
Capacità intellettuali e abilità sociali: mettere al centro la persona
Anche le capacità intellettuali degli studenti autistici presentano una diversità e una ricchezza che non si possono uniformare e di cui è necessario tenere conto. Se ci sono alunni con difficoltà di apprendimento e altri con un quoziente intellettivo molto alto, è importante saper aiutare nel miglior modo ciascuno di essi. Inoltre, la capacità di apprendimento può anche aiutare a determinare il tipo di classe o scuola più adatte.
Come per le capacità intellettuali, c’è grande diversità anche nelle abilità sociali presenti nelle persone con autismo, con esiti che possono precludere a un bambino autistico la piena partecipazione alla vita in classe.
Sportello scolastico per alunni con disturbi dello spettro autistico: perché è importante
Risulta particolarmente interessante il progetto su uno sportello scolastico per alunni con spettro autistico sviluppato dall’Istituto Springer di Surbo, in provincia di Lecce. Si legge, nella pagina dedicata del sito web, che il progetto nasce dal bisogno di ridefinire l’ambiente di apprendimento in funzione di una maggiore e più ampia inclusione, così da favorire i processi di comunicazione e socializzazione.
Queste invece sono le finalità dello sportello scolastico promosso dall’istituto comprensivo:
- potenziare l’inclusione scolastica e il diritto allo studio;
- fornire un’occasione di crescita professionale ai docenti curricolari e promuovere la loro corresponsabilità educativa;
- favorire nei docenti la competenza nel progettare;
- garantire adeguati percorsi formativi agli insegnanti;
- raccogliere, documentare e condividere esperienze e buone pratiche per il territorio;
- supportare tutti coloro che sono impegnati nel quotidiano in un rapporto educativo con gli alunni autistici;
- diffondere la cultura dell’inclusione nella scuola e sul territorio;
- mettere la persona al centro dell’azione didattica;
- promuovere la dimensione comunitaria e sociale dell’apprendimento;
- incrementare gli approcci metodologici cooperativi e riflessivi, con particolare attenzione alla dimensione sociale e metacognitiva dell’apprendimento.
Volendo sintetizzare, uno sportello scolastico di questo tipo ha la finalità di comprendere le sfide dei ragazzi con autismo e cercare di rispondere con servizi adeguati alle loro necessità. Oltre alla formazione per docenti, educatori e famiglie, viene data importanza anche all’analisi dei bisogni degli studenti con disturbi dello spettro autistico, mediante una mappatura dei bisogni e dei servizi, nonché l’attivazione di laboratori inclusivi.