Importante sentenza del Consiglio di Stato riguardo l'ammissione di uno studente con Piano didattico personalizzato (PDP) all'anno successivo, dopo un'iniziale bocciatura.
Il giudizio del Consiglio di Stato si colloca nel complicato contesto della didattica individualizzata e personalizzata per studenti con bisogni educativi speciali. Ecco cosa è successo.
Obbligo di didattica personalizzata: Come funziona
La legge italiana dice che in presenza di un alunno che soffre di determinati disturbi, l'istituto scolastico deve fornire adeguate misure di sostegno, con elementi di supporto adeguatamente valutati da esperti che vanno a costituire la didattica individualizzata e personalizzata.
Il PDP prevede dunque modalità personalizzate, in base ai bisogni del singolo alunno: strategie, metodologie e utilizzo di mezzi alternativi, ma anche misure dispensative da prestazioni non essenziali, per non mettere lo studente di fronte a situazioni difficilmente affrontabili.
L'adozione di questa tipologia di didattica è un obbligo, non qualcosa di facoltativo. Ogni scuola è dunque tenuta ad un'attenta valutazione dei bisogni dei suoi studenti e alla messa a punto delle giuste strategie pedagogico-educative.
Mancato utilizzo di strumenti compensativi: Annullata la non ammissione alla classe successiva
Nel caso in questione, era stata predisposta una bocciatura in seguito a voti negativi in 5 materie diverse, nonostante la scuola avesse regolarmente predisposto il PDP.
Il ricorso presentato contro la decisione del Consiglio di classe si è basato sul fatto che - come ha anche confermato il logopedista incaricato - l'alunno non aveva potuto fare utilizzo, nelle materie in cui ha registrato le insufficienze, di adeguati strumenti compensativi.
Pomo della discordia in particolare l'utilizzo, solo parziale, delle mappe concettuali, strumento compensativo fondamentale per l'alunno. In sintesi, pur essendo tecnicamente presenti nel piano didattico personalizzato, il ricorso alle mappe non era stato proposto in maniera efficace, con mancanze evidenti nelle materie dove l'alunno non ha poi raggiunto voti sufficienti.
Ulteriore elemento è la relazione esposta dai docenti al termine del primo quadrimestre, che riportava un collegamento tra le scarse valutazioni dell'alunno e un'errata diagnosi: anche ammettendo che ciò sia vero, questo avrebbe dovuto portare a una revisione del PDP e a un potenziamento delle strategie compensative. Niente di tutto ciò è avvenuto, conducendo l'alunno verso la bocciatura.
Il ruolo del Consiglio di classe nella didattica individualizzata e personalizzata
Il Consiglio di classe si è dunque mostrato particolarmente inadempiente, in quanto nel verbale di scrutinio si è limitato a riportare la mancata ammissione all'anno successivo, senza contestualizzare il tutto alla situazione dell'alunno e alla sua patologia.
La mancanza degli adeguati strumenti è invece stata ignorata in fase di scrutinio, valutando lo studente senza tenere conto del percorso che aveva intrapreso, e delle carenze dello stesso.
Il pressapochismo del Consiglio di Classe, che si è limitato dunque a riportare le carenze senza approfondire il discorso riguardante la mancata applicazione degli strumenti compensativi, ha fatto sì che grazie all'intervento del Consiglio di Stato, l'alunno potesse essere ammesso alla classe successiva.